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Seconda Sfida: Incoroniamo la nuova regina delle tenebre!

Ultimo Aggiornamento: 06/12/2008 14:52
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Post: 533
Città: MONZA
Età: 42
Sesso: Femminile
08/11/2008 15:43

Commenti. Ecco i miei... comincio con un paio di considerazioni in generale (anche se ovviamente soggettive)...
Difficoltà a votare: come ho già detto da qualche altra parte, ammetto di non riuscire a comparare bene fanfiction ed originali: trovarmi davanti a una storia che è uno spaccato di qualcosa di più grosso mi dà una sensazione completamente diversa da una che inizia e finisce e si completa in sè stessa. Se poi non conosci il fandom, diventa ancora più difficile valutare, ma in ogni caso anche una storia presa da un fandom che conosco mi dà l’aria di qualcosa che da solo non sta su, che ha bisogno di un macrocosmo di supporto, per questo difficilmente comparabile con le sue sorelline originali. Per cui, per me votare è stato molto difficile.
Poi, altra cosa che mi ha colpita (e non solo me, c’era un altro messaggio a riguardo): i vampiri sconfitti da streghe e licantropi.
La seconda, terza e quarta avevano un licantropo. Nonostante questo, i licantropi restano una specie da proteggere (chiamerò la LAV) perchè pare che proprio non piacciano, da soli... anche io ho fatto fatica a scriverci su. Però, a quanto pare hanno grandi potenzialità e non è giusto snobbarli, anche perchè almeno online è stato scritto molto poco su di loro e c’è un ampio spazio di manovra. Quindi, iscrivetevi all’EnPLican, l’ente protezione del lupo mannaro. Diamo una dignità a queste creaturine pelose e splatter.
Poi, le streghe. Mi aspettavo un approccio “tradizionalista” (non D&Desco, insomma, più strega naturale, wicca e via dicendo) ma mi sono comunque sentita un po’ delusa: l’approccio alla strega per la maggior parte era quello che ormai ho sentito troppe volte per trovarlo interessante, ovvero “una povera ragazza ha dei poteri terribili, viene tormentata e alla fine uccisa (preferibilmente con la classica pira) a causa della malvagità della gente, ma non è veramente cattiva”. Per questo ho amato la strega di Reader, che era effettivamente maligna, e la dolcezza fiabesca e quasi amorale di Unara del castagno rispetto alle altre, che mi sapevano un po’ troppo di tema già visto e rivisto.
Poi, le tragedie. Creature sovrannaturali come queste tendono a richiamare storie molto fosche e tragiche, per cui una storia iniziata in un certo modo non può che finire in un certo modo. Ma, in generale, le povere bestie che vengono uccise mi sono venute a noia da tempo, tanto più che io per prima mi sono sforzata a non far finire i miei lupi impallinati... vedere tante storie così adese a questo stile mi ha un po’ delusa, oltre ai roghi, anche i vampiri “angst” finiscono per cadere nello stra abusato. Sarò diventata ipercritica, ma ho preferito le storie che trattassero gli argomenti in modo meno tragico, malinconico piuttosto (come in Wander e la strega o Spaventosa Simmetria).

E ora, via con i commenti, se sono troppo acida o cattiva vi chiedo scusa in anticipo, ma certe cose mi hanno un po’ urtata, perchè magari mi rendevano noiosa una storia scritta bene.

Da fata a strega
Questa storia non mi ha proprio convinta. La parte con l’accademia delle fate è carina, ma per il resto è confusa, i periodi sono spesso incompleti o incomprensibili (a volte non capivo chi fosse il soggetto delle frasi) e i dialoghi troppo “botta e risposta”. Consiglio una betata e l’approfondimento dei personaggi.

Gravity of love
Citando Reader: non sapendo niente del fandom, ho capito veramente poco di questa storia. Tanto più che era pure un AU... mi ha lasciato sensazioni positive e mi ha fatto interessare al gioco, c’era una certa musicalità di fondo, ma mi ha lasciato l’amaro in bocca e la brutta sensazione di non aver capito un tubo.

Missy piccola strega
La prima Pira Story, anche se qui la tragediona è evitata, ci si mantiene su una linea davvero troppo abusata, che se per un racconto storico può andare (anche io ne ho scritto uno e alla fin fine è lì che si deve giocare), per uno che comunque inserisce streghe vere è davvero limitante. La storia utilizza tutti i clichè del caso: le persecuzioni, l’incertezza, le incomprensioni, il fatto che la strega non adora il diavolo, ma gli dei della natura (online ne ho trovata una in cui la strega adorava il diavolo davvero. Mi sono commossa XD)! Insomma, l’ho trovata decisamente troppo banale per tutte le potenzialità che le streghe hanno. Lo stile semplice è adattissimo e gradevole, ma la trama non è riuscita minimamente a destare in me interesse, era davvero troppo prevedibile.

Notturno
Prevedibile, anche qui. Non mi ha coinvolta e anche se (ignoranza mia) non ho mai letto Brown, ho capito dove andava a parare e il colpo di scena finale non è stato un colpo di scena. E la storia ella famiglia massacrata è un altro di quei temi che, se si tratta di vampiri, mi sento di definire abusato. Anche qui, lo stile è buono e il ritmo c’è. Ma non mi ha coinvolta.

Ossessione
Un errorino sulle figure del patologo/medico legale non riuscito a guastarmi la lettura. Lo stile è adattissimo al genere poliziesco. La storia è coinvolgente, i personaggi sono interessantissimi: i vampiri restano sullo sfondo ma sono presenti, le figure che investigano sul caso sono umane, ben delineate, il ritmo è mantenuto fino alla fine. Anche il buon vecchio diario svolge egregiamente la sua funzione e fa ricordare sospirando Mina perseguitata dal pensiero di Dracula. Il male vince, cosa che non può che farmi piacere: la vittima diventa carnefice e i due si danno alla macchia impuniti.

La seconda principessa
Ho visto il film più volte, ho letto il libro... vedere la sorella di Mina mi ha subito messo addosso il sospetto di trovarmi davanti una Mary Sue e la brutta sensazione mi ha rovinato completamente la lettura. Dracula che si comporta in modo così poco adatto a lui poi, mi ha dato il colpo di grazia. Comunque sia, Arien, continui a migliorare sul versante stile, complimenti. Queste sfide ti portano a dei bei livelli davvero.

Seconda Pelle
La mia preferita. Una strega che sa il fatto suo, perfida e vincente, brillava, almeno ai miei occhi, su tutte le altre povere vittime. La storia è coinvolgente, la descrizione del dibattito piacevolmente cinica e il personaggio della lupetta mannara che va a recuperare le leggende dei guerrieri berserker (reader, quelli che hanno dato vita alla leggenda: usavano le pelli di animale per autosuggestionarsi e indursi una frenesia combattiva pensando di acquisire la forza dell’animale stesso) tenero e terrificante insieme. Una coppia che scoppia, sono davvero felice sia arrivata sul podio.

Il suono del flauto
Scritta divinamente, evocativa da far male agli occhi. Tutti i paesaggi si stampavano nella mia mente come cartoline. L’uso delle parole è poetico e musicale (un dono di Charis), lo stile è ricercato ma non pesante. Il gioco leggenda pericolosa che diventa realtà è molto adatto all’ambientazione. Il flautista pecca di hybris ed è punito. La Lamia è un vampiro poco utilizzato e questo ha aumentato il mio piacere. La tragedia finale ci voleva, ma purtroppo, come ho detto prima è stata soprattutto questa a farmi lasciare da parte la storia...

Spaventosa simmetria
Adoro le storie di Lukjanenko sui Guardiani ma il fandom italiano è praticamente inesistente e per quel che so io nemmeno gli altri sono così floridi (tranne che in russo, ma chi lo capisce?) e un approfondimento su Tigrotto era un’ottima scelta. La sua vicenda è narrata per sommi capi e tu sei riuscito a entrare bene nel suo punto di vista, nell’atmosfera noir della quadrilogia, nella moralità ambigua della lotta Luce contro Tenebre, per cui anche la Luce spesso non si comporta proprio bene (il costringere Tigrotto a diventare mutantropa è un gesto che rasenta la crudeltà eppure viene da un Altro della Luce). Si sa come andrà a finire e la malinconia è dovuta, ma non pesante. Complimenti.

I trionfi: gli Amanti e la Morte
Una buona storia, sviluppata perfettamente. Dà ciò che promette (una storia che comincia a quel modo non potevo certo aspettarmela con un lieto fine), i toni sono delicati e lo stile è musicale. Forse ci sono un po’ troppe ridondanze (lo dicono sempre anche a me, ormai le riconosco a pelle) e dopo un po’ tutti quei richiami alla voce della chiromante e agli occhi mi hanno un po’ stancata, lo ammetto. Pilar è certamente il meglio della storia: l’idea della chiromante che ruba l’anima per vedere il futuro è molto bella, hai creato una strega decisamente interessante. La storia degli sposini, rispetto a lei, cade forse troppo in secondo piano: la loro storia non mi ha molto coinvolta, anche perchè ammetto di trovare entrambi i personaggi un po’ troppo stereotipati e rispetto alla sfolgorante chiromante lo sembravano ancora di più. Anche qui, peccato per la pira: anche se, appunto, non poteva esserci un lieto fine, se l’avessero che so, decapitata, avrei paradossalmente tirato un sospiro di sollievo XD

Wander e la strega
Unara è meravigliosa, continuo a ripeterlo. Questa storia riprende a meraviglia le leggende sulle streghe che incantano i viandanti e quella figura nodosa che parla amichevolmente con gli alberi è malinconica e fiabesca a tal punto da incantare anche il lettore. Anche qui, si sa come si va a finire, la malinconia ci vuole ed affascina anche. Questa storia ha anche il pregio di inserirsi a un punto della storia che non necessitava troppa conoscenza del fandom anche se, avendo giocato SotC, certamente ho ammirato la tua capacità di creare una strega che ci si inserisce a meraviglia.

Werwolfstein
Bella, scritta e costruita bene. La storia della pietra è interessante, i personaggi sono adattissimi a questa ambientazione cupa. La scelta del lupo mannaro poi mi ha deliziata, come mi ha deliziata la leggenda della pietra: un ottimo escamotage per collegarci a Fantasia. Ovviamente, ho sorriso come un’ebete alla frase finale XD. L’unica parte che forse mi ha fatto un po’ calare l’attenzione è il lungo flashback, che ho trovato un po’ noioso.

Zahira del deserto di pietra.
Comincia con una bellissima descrizione, molto evocativa, che inserisce bene il lettore nell’atmosfera fiabesca della storia. Peccato, anche qui, fosse la descrizione di un rogo. Cosa che mi ha tolto un po’ la gioia di vivere, tanto più che la storia in sè era carina, pur riproponendo elementi già visti (ad esempio, quando la strega ha chiesto una vita per una vita, non ho potuto fare a meno di domandarmi come, se era tanto saggia, potesse farsi fregare così).

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Doubting, Dreaming Dreams No Mortal Ever Dared To Dream Before
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