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Quinta sfida: i risultati!

Ultimo Aggiornamento: 29/08/2017 07:39
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Post: 1.227
Città: CREMA
Età: 38
Sesso: Maschile
02/09/2009 15:56

Ed ecco finalmente i risultati! Scusate se c'è voluto un po'.

Trovate tutto qui. Stasera posterò anche le recensioni della giuria, qui sul forum.

Ora, via alle congratulazioni per le vincitrici! [SM=g1455954] [SM=g1455954] [SM=g1455954]
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Post: 177
Sesso: Femminile
02/09/2009 16:04

...posso svenire? *_*
Lothiriel


*** Il mio blog: Benvenuti nella mia soffitta ***

*** Il mio sito personale: Scritto sulla sabbia ***
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Post: 338
Sesso: Femminile
02/09/2009 16:20

Complimentissimi a Lothiriel per la sua bellissima "Le Tre Vie", era proprio la storia che ho votato io e la cosa più bella è che ha vinto ex-aequo con "D come..." che era l'altra storia con la quale ero rimasta indecisa fino all'ultimo! Così hanno vinto entrambe le storie che amavo, come se le avessi potute votare tutte e due.
Bravissime a tutte e due le vincitrici, ma naturalmente anche agli altri partecipanti, che per me erano penalizzati solo perché non conoscevo il fandom.
_________________________________

"L'amore è accettazione incondizionata e ricerca del bene." (Denis Waitley)

"Se una cosa non vi piace, cambiatela. Se non potete cambiarla, cambiate il vostro atteggiamento. Non lamentatevi." (Maya Angelou)

"Lamentarsi è parlare di quello che non vogliamo anziché di quello che vogliamo. Lagnarsi significa ricorrere alle parole per concentrare l'attenzione su cose che non sono come vorremmo. I nostri pensieri modellano la nostra vita e le nostre parole rivelano che cosa stiamo pensando." (Will Bowen)

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Post: 39
Sesso: Femminile
02/09/2009 22:27

Non è stato facile scegliere per chi votare perché tutte le quattro storie erano belle.
"Dismantle repair" era - anche per me che non conosco One Tree Hill - un piccolo romanzo completo in cui i sentimenti dei protagonisti venivano molto ben descritti; "Our solemn hour" aveva un fascino gotico ed horror molto accattivante e lo spunto del rogo era originalissimo; "D come", poi, era forse quella più attinente alla sfida in atto senza contare l'abilità dell'autrice che da un fandom così abitualmentemente giocoso quale quello Disney ha saputo tirar fuori argomenti anche molto seri.
Alla fine, nonostante mi piacessero tutte, mi sono lasciata trasportare dal cuore perché in "Le tre vie" ho trovato l'incanto di una favola,dolcissima e triste al tempo stesso ed assai profonda.
In ogni modo complimenti a tutte le sfidanti. [SM=g1450374]
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Post: 591
Sesso: Femminile
03/09/2009 13:01

*__________________________________*
Assie!!

Aspetto i commenti della giuria! *sbav*
_________________________________

Guardo nel sole che fugge e mi porta via, guardo nel sole fingendo la poesia.

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Post: 177
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03/09/2009 13:09

Grazie di cuore... e ora svengo sul serio!
Lothiriel


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Post: 1.227
Città: CREMA
Età: 38
Sesso: Maschile
03/09/2009 18:58

Ecco le recensioni della giuria!

DK86:

D COME…

La storia – o forse sarebbe più corretto parlare di storie - che ho scelto di votare. Personalmente apprezzo molto l’uso delle drabble in ambito fanfiction, sia perché permettono di utilizzare idee che risulterebbero troppo stiracchiate per una one-shot con tutti i crismi, sia perché pone una discreta sfida all’autore: riuscire a comprimere tutto ciò che vuole comunicare ai lettori in cento parole esatte, impresa molto meno facile di quanto potrebbe sembrare.
L’autrice – di cui ho gradito la scelta di spaziare fra film molto diversi fra loro – è riuscita in questo compito in maniera buona, anche se forse non perfetta. Essendo una raccolta, è inevitabile che alcune delle drabble si elevino sulle altre – quella sulla sorellastra di Cenerentola l’ho adorata – mentre altre risultino per contro un po’ meno ispirate; ho l’impressione che in alcuni casi si sia riuscito a carpire meglio lo spirito dei personaggi e l’atmosfera dei lungometraggi scelti piuttosto che in altri.
Nel complesso, comunque, questa piccola raccolta si qualifica come un lavoro riuscito e decisamente piacevole.


DISMANTLE.REPAIR

Purtroppo, devo ammetterlo, conosco One Tree Hill solo di nome; ho fatto qualche ricerca in merito, ma comunque questa storia mi ha dato l’impressione di necessitare di una conoscenza più o meno approfondita della serie in questione per poterla apprezzare completamente; non che questo sia un male, affatto! Le “fan”fiction si chiamano così per un motivo!
Ho apprezzato molto l’aderenza che è stata data al bando, con la divisione in otto sezioni (e il piccolo tocco di classe della D all’inizio di ognuna!); ciononostante ho trovato la seconda parte, quella successiva alla riconciliazione, meno intensa e trascinante rispetto alla prima; come se in qualche modo la storia dovesse essere già conclusa.


OUR SOLEMN HOUR

Questa storia stilisticamente è senza dubbio la migliore. La Meyer – purtroppo per chi si è letto i suoi libri – non è che sia un genio in questo campo, e nobilitare personaggi minori è una cosa che apprezzo nelle fanfiction, visto che tendono a rimanere adombrati dai protagonisti. Questo è vero soprattutto nel caso di Twilight, dove nei romanzi l’ingombrante presenza di Bella e il suo ricordarci ogni due righe di come il suo compagno vampiro sia la perfezione scesa in terra non permette granché lo sviluppo dei comprimari.
Ciononostante ho trovato la fanfiction in questione meno incisiva di quando avrebbe dovuto (voluto?) essere. Non si riesce ad avvertire quella che dovrebbe essere la drammaticità di fondo, ma il tutto scorre in modo forse troppo neutro e distaccato, come se seguissimo un resoconto di ciò che è accaduto ai gemelli invece di venire immersi nella vicenda e prendervi parte. Per il resto, comunque, un buon lavoro.


LE TRE VIE

Questa storia mi ha ricordato le favole di Esopo, brevi e con la morale finale. C’è perfino l’animale parlante, un corvo – tradizionalmente associato alla morte… Possiamo considerarlo una quarta D oltre alle tre presentate? Visto che si trova all’incrocio sembra quasi intendere che una vita trascorsa senza compiere scelte equivale ad essere già morti. Ma forse sto sovrainterpretando – che segue l’apparentemente infinito vagare del cavaliere verso l’agognato riposo che alla fine viene trovato, a costo dei propri dolori ma anche dei propri ricordi.
L’atmosfera rarefatta che si respira nella storia, così atemporale e nebulosa, in alcuni punti si rivela funzionale… Ma in altri punti finisce per esserlo troppo, rischiando di sembrare più un vago riassunto delle vicende del cavaliere, più che una storia vera e propria.




MIVIDAM:

D COME...

Devo ammettere che non mi è mai capitato di leggere un testo strutturato come questo, che coinvolge una molteplicità di personaggi noti catturati in tanti, piccoli istanti. E' stato strano leggerlo, mi è piaciuto vedere come sei riuscita a reinterpretare certe scene, però non riesco a giudicare il tuo scritto propriamente una storia.
Forse, se posso darti un piccolo consiglio, sarebbe stato meglio sistemare diversamente le scene, in modo da creare una sorta di crescendo di emozioni che culminano; una storia di emozioni e sensazioni, in pratica. Però non vorrei travisare il senso del tuo scritto...
(Una curiosità: a che film si riferisce la parte del Sogno?)


DISMANTLE.REPAIR

Premetto che non sono un'amante delle fanfic, anzi. Ho letto questa storia più volte di tutte le altre perchè sentivo continuamente che c'era qualcosa che non capivo. Sono persino andata su internet per cercare qualche dettaglio sulla trama della serie da cui è tratta e sui personaggi. Mi sono emozionata, leggendola, ma ho sempre avuto la sensazione che mi mancasse qualcosa e questo mi ha impedito di apprezzarla completamente.
Pur essendo abbastanza lunga non è affatto monotona o noiosa. I personaggi non sono piatti, ma a volte ho avuto la sensazione che mancassero di caratterizzazione o contestualizzazione. Magari sono io a essere un po' tarda, ma leggendo ho avuto la sensazione che certe variazioni nelle idee e nei sentimenti dei personaggi fossero quasi troppo rapide.


OUR SOLEMN HOUR

Se non ci fosse stata "Le Tre Vie", senza alcun dubbio avrei votato questa storia. E' scritta bene, ha un finale di quelli che piacciono a me (sospesi, indeterminati, ma allo stesso tempo conclusi) e dei personaggi veramente interessanti.
Non ho letto Twilight per scelta, quindi non so quanto di tuo ci sia in questa storia e quanto, invece, appartenga a Stephenie Meyer, ma mi è piaciuto molto come hai impostato la narrazione.
A conti fatti, il finale era abbastanza prevedibile, però mi è piaciuto leggere questa storia, che scava nella mente e nei ricordi di Jane pian piano, prendendosi il tempo che serve. La figura di Aro passa un po' in secondo piano, ma in fondo è meglio così: troppe prime donne nelle storie dei vampiri stroppiano, mentre tu hai saputo ben bilanciare la presenza di tutti i personaggi. Brava!


LE TRE VIE

Saprei riconoscere lo stile di Lothiriel quasi ad occhi chiusi. Questa storia è magica, visionaria. L'ho letteralmente divorata, gustandomi le diversità dei luoghi che il cavaliere errante attraversa, apprezzando le differenze che sussistono tra le Dame dei vari castelli, ascoltando la saggia voce del corvo parlante quasi fossi stata io il cavaliere...
La storia è sospesa, si fa metafora di come l'uomo trascorre la sua vita, cercando senza mai accontentarsi di quel che ha, e alla fine perdendo il suo tempo. Finchè, a chiusura, non arriva il finale... E quando l'uomo si addormenta, è come se il lettore si svegliasse da un sogno. E' davvero una splendida favola, carica di malinconia, di riampianti e di esperienze. Questa è la storia che ho votato, perchè è quella che mi ha lasciato più riflessioni e che mi ha stupito più di tutte per la sua bellezza.




ANONIMA AUTORI:

D COME...
Ovvero, come delineare in pochi semplici tratti, l’altro lato dello specchio. Oltre la gentilezza dei mondi che tutti conosciamo e che ci accompagnano fin dall’infanzia, ecco otto ritrattai di sentimenti nascosti, plausibili, acuti e inaspettati. Perché anche per le piccole deliziose creature colorate e vivaci hanno un lato malinconico, frivolo, oscuro o sognatore che quei salta fuori con grazia arrivando dritto al bersaglio.
L’idea è originalissima. Il risultato è fresco, intelligente, brillante e con una punta di amarezza al veleno che non guasta affatto. L’aderenza al bando è perfettamente rispettata. (Personalmente, quella sulla strega di Biancaneve mi ha spezzato il cuore, mentre ho trovato adorabile Trilly e la sua piccola superbia di fata.)


DISMANTLE.REPAIR

Non tutti conoscono One Tree Hill, telefilm longevo e molto popolare in patria, ma forse meno noto da noi. Non è così importante, tuttavia, aver visto il telefilm per capire questa storia, anche perché si situa in una sorta di AU. Se non avete la più pallida idea di chi siano Nathan, Haley e Brooke, perciò, potete benissimo pensarli come dei personaggi originali, protagonisti della semplice e commovente storia che ci viene presentata in otto passi (ciascuno dei quali comincia, con una piccola raffinatezza, con una "d"...). Due amiche, un tragico incidente in cui muore una donna, il rabbioso risentimento del giovane vedovo e infine il nascere e l'affermarsi della sua seconda occasione, proprio con l'amica di sempre, la ragazza che era con sua moglie al momento della tragedia. Non manca neppure una certa collaborazione da parte del piccolo Jamie, risoluto a spingere il padre tra le braccia della simpatica Brooke. La vicenda viene narrata mostrandocene otto momenti significativi e distanziati nel tempo, in modo da poter seguire l'evoluzione dei sentimenti del suo protagonista. Forse per l'eccessiva stringatezza, questi passaggi restano però un po' superficiali.
L'aderenza al bando è perfetta per almeno cinque delle D, mentre non so bene ricollegare il Delirio e la Delizia, in quanto alla Disperazione, forse l'ho collocata al numero 2, ma non sono sicura. Da questo punto di vista, in ogni caso, non c'è proprio niente da ridire.
Lo stile, invece, risulta a tratti un po' pesante, e non mancano alcuni errori e dimenticanze, ed è questo il motivo principale per cui non ho votato questa storia, oltre al fatto che a dir la verità il tema del vedovo disperato e della migliore amica della moglie e dell'adorabile bimbo è sì gradevole, ma è anche stato sfruttato tante, forse troppe, volte.


OUR SOLEMN HOUR

Cappello introduttivo: conosco molto poco il fandom di Twilight (ho letto solo il primo libro), per cui non mi posso esprimere sull'aderenza al fandom; in ogni caso, ho trovato questa storia piacevole da leggere e scritta in maniera scorrevole e corretta (tranne quelle "mani di cartapesta" che forse avrebbero dovuto essere di carta velina), tanto che è stata una delle papabili per il primo posto. La trama non è tuttavia originalissima (la strega nel bosco dal cuore buono ma incompresa e la ragazzina che le sia avvicina sono due figure archetipo molto usate), però il personaggio di Jane è descritto bene, nelle sue paure e nei suoi sentimenti e il dipanarsi delle vicende è avvincente quanto basta a far desiderare al lettore di sapere come finisce la storia.


LE TRE VIE

Storia abbastanza corretta (faccio notare "la cresta" della montagna di sabbia che forse avrebbe dovuto essere la cima e un "fosse costruito" che avrebbe dovuto essere un "fosse stato costruito").
L'impressione che mi ha lasciato questo elaborato è quella analoga a un tavolo a tre gambe: manca qualcosa di importante, non indispensabile ma utile per dare ad un racconto quel certo non so che che affascina colui che legge. Manca l'introspezione del protagonista, le sue ragioni intime, la descrizione della sua personalità e manca un punto cardinale (perché non va a est? Anche se da lì fosse partito, ad un certo punto ci sarebbe stato un est verso il quale dirigersi...).
La mancanza di originalità è la pecca più grande di questa storia: è composta da elementi molto usati nel fantasy e nella letteratura in genere (il protagonista alla ricerca di qualcosa - per esempio Parsifal) accolto in un luogo incantato/magico/riposante (abbiamo la Morgana delle Nebbie di Avalon e - ospite d'onore - l'omerico Odisseo) nel quale si perde e perde la cognizione del tempo (ancora Morgana), e la metafora dei punti cardinali è stata anche usata da Lyman Frank Baum nel mago di Oz, tanto per dire.
Ad onore della storia, l'autrice è stata brava a unire tutti questi elementi in un insieme abbastanza armonioso, ma a spese dell'originalità, il tutto dà l'impressione di déjà vu. In ogni caso, il consiglio che mi sento di dare è di riprendere questo scritto e di approfondirlo perché ne varrebbe la pena.
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Città: CREMA
Età: 38
Sesso: Maschile
03/09/2009 18:58

Ecco le recensioni della giuria!

DK86:

D COME…

La storia – o forse sarebbe più corretto parlare di storie - che ho scelto di votare. Personalmente apprezzo molto l’uso delle drabble in ambito fanfiction, sia perché permettono di utilizzare idee che risulterebbero troppo stiracchiate per una one-shot con tutti i crismi, sia perché pone una discreta sfida all’autore: riuscire a comprimere tutto ciò che vuole comunicare ai lettori in cento parole esatte, impresa molto meno facile di quanto potrebbe sembrare.
L’autrice – di cui ho gradito la scelta di spaziare fra film molto diversi fra loro – è riuscita in questo compito in maniera buona, anche se forse non perfetta. Essendo una raccolta, è inevitabile che alcune delle drabble si elevino sulle altre – quella sulla sorellastra di Cenerentola l’ho adorata – mentre altre risultino per contro un po’ meno ispirate; ho l’impressione che in alcuni casi si sia riuscito a carpire meglio lo spirito dei personaggi e l’atmosfera dei lungometraggi scelti piuttosto che in altri.
Nel complesso, comunque, questa piccola raccolta si qualifica come un lavoro riuscito e decisamente piacevole.


DISMANTLE.REPAIR

Purtroppo, devo ammetterlo, conosco One Tree Hill solo di nome; ho fatto qualche ricerca in merito, ma comunque questa storia mi ha dato l’impressione di necessitare di una conoscenza più o meno approfondita della serie in questione per poterla apprezzare completamente; non che questo sia un male, affatto! Le “fan”fiction si chiamano così per un motivo!
Ho apprezzato molto l’aderenza che è stata data al bando, con la divisione in otto sezioni (e il piccolo tocco di classe della D all’inizio di ognuna!); ciononostante ho trovato la seconda parte, quella successiva alla riconciliazione, meno intensa e trascinante rispetto alla prima; come se in qualche modo la storia dovesse essere già conclusa.


OUR SOLEMN HOUR

Questa storia stilisticamente è senza dubbio la migliore. La Meyer – purtroppo per chi si è letto i suoi libri – non è che sia un genio in questo campo, e nobilitare personaggi minori è una cosa che apprezzo nelle fanfiction, visto che tendono a rimanere adombrati dai protagonisti. Questo è vero soprattutto nel caso di Twilight, dove nei romanzi l’ingombrante presenza di Bella e il suo ricordarci ogni due righe di come il suo compagno vampiro sia la perfezione scesa in terra non permette granché lo sviluppo dei comprimari.
Ciononostante ho trovato la fanfiction in questione meno incisiva di quando avrebbe dovuto (voluto?) essere. Non si riesce ad avvertire quella che dovrebbe essere la drammaticità di fondo, ma il tutto scorre in modo forse troppo neutro e distaccato, come se seguissimo un resoconto di ciò che è accaduto ai gemelli invece di venire immersi nella vicenda e prendervi parte. Per il resto, comunque, un buon lavoro.


LE TRE VIE

Questa storia mi ha ricordato le favole di Esopo, brevi e con la morale finale. C’è perfino l’animale parlante, un corvo – tradizionalmente associato alla morte… Possiamo considerarlo una quarta D oltre alle tre presentate? Visto che si trova all’incrocio sembra quasi intendere che una vita trascorsa senza compiere scelte equivale ad essere già morti. Ma forse sto sovrainterpretando – che segue l’apparentemente infinito vagare del cavaliere verso l’agognato riposo che alla fine viene trovato, a costo dei propri dolori ma anche dei propri ricordi.
L’atmosfera rarefatta che si respira nella storia, così atemporale e nebulosa, in alcuni punti si rivela funzionale… Ma in altri punti finisce per esserlo troppo, rischiando di sembrare più un vago riassunto delle vicende del cavaliere, più che una storia vera e propria.




MIVIDAM:

D COME...

Devo ammettere che non mi è mai capitato di leggere un testo strutturato come questo, che coinvolge una molteplicità di personaggi noti catturati in tanti, piccoli istanti. E' stato strano leggerlo, mi è piaciuto vedere come sei riuscita a reinterpretare certe scene, però non riesco a giudicare il tuo scritto propriamente una storia.
Forse, se posso darti un piccolo consiglio, sarebbe stato meglio sistemare diversamente le scene, in modo da creare una sorta di crescendo di emozioni che culminano; una storia di emozioni e sensazioni, in pratica. Però non vorrei travisare il senso del tuo scritto...
(Una curiosità: a che film si riferisce la parte del Sogno?)


DISMANTLE.REPAIR

Premetto che non sono un'amante delle fanfic, anzi. Ho letto questa storia più volte di tutte le altre perchè sentivo continuamente che c'era qualcosa che non capivo. Sono persino andata su internet per cercare qualche dettaglio sulla trama della serie da cui è tratta e sui personaggi. Mi sono emozionata, leggendola, ma ho sempre avuto la sensazione che mi mancasse qualcosa e questo mi ha impedito di apprezzarla completamente.
Pur essendo abbastanza lunga non è affatto monotona o noiosa. I personaggi non sono piatti, ma a volte ho avuto la sensazione che mancassero di caratterizzazione o contestualizzazione. Magari sono io a essere un po' tarda, ma leggendo ho avuto la sensazione che certe variazioni nelle idee e nei sentimenti dei personaggi fossero quasi troppo rapide.


OUR SOLEMN HOUR

Se non ci fosse stata "Le Tre Vie", senza alcun dubbio avrei votato questa storia. E' scritta bene, ha un finale di quelli che piacciono a me (sospesi, indeterminati, ma allo stesso tempo conclusi) e dei personaggi veramente interessanti.
Non ho letto Twilight per scelta, quindi non so quanto di tuo ci sia in questa storia e quanto, invece, appartenga a Stephenie Meyer, ma mi è piaciuto molto come hai impostato la narrazione.
A conti fatti, il finale era abbastanza prevedibile, però mi è piaciuto leggere questa storia, che scava nella mente e nei ricordi di Jane pian piano, prendendosi il tempo che serve. La figura di Aro passa un po' in secondo piano, ma in fondo è meglio così: troppe prime donne nelle storie dei vampiri stroppiano, mentre tu hai saputo ben bilanciare la presenza di tutti i personaggi. Brava!


LE TRE VIE

Saprei riconoscere lo stile di Lothiriel quasi ad occhi chiusi. Questa storia è magica, visionaria. L'ho letteralmente divorata, gustandomi le diversità dei luoghi che il cavaliere errante attraversa, apprezzando le differenze che sussistono tra le Dame dei vari castelli, ascoltando la saggia voce del corvo parlante quasi fossi stata io il cavaliere...
La storia è sospesa, si fa metafora di come l'uomo trascorre la sua vita, cercando senza mai accontentarsi di quel che ha, e alla fine perdendo il suo tempo. Finchè, a chiusura, non arriva il finale... E quando l'uomo si addormenta, è come se il lettore si svegliasse da un sogno. E' davvero una splendida favola, carica di malinconia, di riampianti e di esperienze. Questa è la storia che ho votato, perchè è quella che mi ha lasciato più riflessioni e che mi ha stupito più di tutte per la sua bellezza.




ANONIMA AUTORI:

D COME...
Ovvero, come delineare in pochi semplici tratti, l’altro lato dello specchio. Oltre la gentilezza dei mondi che tutti conosciamo e che ci accompagnano fin dall’infanzia, ecco otto ritrattai di sentimenti nascosti, plausibili, acuti e inaspettati. Perché anche per le piccole deliziose creature colorate e vivaci hanno un lato malinconico, frivolo, oscuro o sognatore che quei salta fuori con grazia arrivando dritto al bersaglio.
L’idea è originalissima. Il risultato è fresco, intelligente, brillante e con una punta di amarezza al veleno che non guasta affatto. L’aderenza al bando è perfettamente rispettata. (Personalmente, quella sulla strega di Biancaneve mi ha spezzato il cuore, mentre ho trovato adorabile Trilly e la sua piccola superbia di fata.)


DISMANTLE.REPAIR

Non tutti conoscono One Tree Hill, telefilm longevo e molto popolare in patria, ma forse meno noto da noi. Non è così importante, tuttavia, aver visto il telefilm per capire questa storia, anche perché si situa in una sorta di AU. Se non avete la più pallida idea di chi siano Nathan, Haley e Brooke, perciò, potete benissimo pensarli come dei personaggi originali, protagonisti della semplice e commovente storia che ci viene presentata in otto passi (ciascuno dei quali comincia, con una piccola raffinatezza, con una "d"...). Due amiche, un tragico incidente in cui muore una donna, il rabbioso risentimento del giovane vedovo e infine il nascere e l'affermarsi della sua seconda occasione, proprio con l'amica di sempre, la ragazza che era con sua moglie al momento della tragedia. Non manca neppure una certa collaborazione da parte del piccolo Jamie, risoluto a spingere il padre tra le braccia della simpatica Brooke. La vicenda viene narrata mostrandocene otto momenti significativi e distanziati nel tempo, in modo da poter seguire l'evoluzione dei sentimenti del suo protagonista. Forse per l'eccessiva stringatezza, questi passaggi restano però un po' superficiali.
L'aderenza al bando è perfetta per almeno cinque delle D, mentre non so bene ricollegare il Delirio e la Delizia, in quanto alla Disperazione, forse l'ho collocata al numero 2, ma non sono sicura. Da questo punto di vista, in ogni caso, non c'è proprio niente da ridire.
Lo stile, invece, risulta a tratti un po' pesante, e non mancano alcuni errori e dimenticanze, ed è questo il motivo principale per cui non ho votato questa storia, oltre al fatto che a dir la verità il tema del vedovo disperato e della migliore amica della moglie e dell'adorabile bimbo è sì gradevole, ma è anche stato sfruttato tante, forse troppe, volte.


OUR SOLEMN HOUR

Cappello introduttivo: conosco molto poco il fandom di Twilight (ho letto solo il primo libro), per cui non mi posso esprimere sull'aderenza al fandom; in ogni caso, ho trovato questa storia piacevole da leggere e scritta in maniera scorrevole e corretta (tranne quelle "mani di cartapesta" che forse avrebbero dovuto essere di carta velina), tanto che è stata una delle papabili per il primo posto. La trama non è tuttavia originalissima (la strega nel bosco dal cuore buono ma incompresa e la ragazzina che le sia avvicina sono due figure archetipo molto usate), però il personaggio di Jane è descritto bene, nelle sue paure e nei suoi sentimenti e il dipanarsi delle vicende è avvincente quanto basta a far desiderare al lettore di sapere come finisce la storia.


LE TRE VIE

Storia abbastanza corretta (faccio notare "la cresta" della montagna di sabbia che forse avrebbe dovuto essere la cima e un "fosse costruito" che avrebbe dovuto essere un "fosse stato costruito").
L'impressione che mi ha lasciato questo elaborato è quella analoga a un tavolo a tre gambe: manca qualcosa di importante, non indispensabile ma utile per dare ad un racconto quel certo non so che che affascina colui che legge. Manca l'introspezione del protagonista, le sue ragioni intime, la descrizione della sua personalità e manca un punto cardinale (perché non va a est? Anche se da lì fosse partito, ad un certo punto ci sarebbe stato un est verso il quale dirigersi...).
La mancanza di originalità è la pecca più grande di questa storia: è composta da elementi molto usati nel fantasy e nella letteratura in genere (il protagonista alla ricerca di qualcosa - per esempio Parsifal) accolto in un luogo incantato/magico/riposante (abbiamo la Morgana delle Nebbie di Avalon e - ospite d'onore - l'omerico Odisseo) nel quale si perde e perde la cognizione del tempo (ancora Morgana), e la metafora dei punti cardinali è stata anche usata da Lyman Frank Baum nel mago di Oz, tanto per dire.
Ad onore della storia, l'autrice è stata brava a unire tutti questi elementi in un insieme abbastanza armonioso, ma a spese dell'originalità, il tutto dà l'impressione di déjà vu. In ogni caso, il consiglio che mi sento di dare è di riprendere questo scritto e di approfondirlo perché ne varrebbe la pena.
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Post: 30
Sesso: Femminile
04/09/2009 12:26

wow! Grazie! ^.^ non me lo aspettavo! Avevo spedito "D come..." senza tante aspettative, in sostituzione alla storia che avrei voluto scrivere per il concorso e che ovviamente non ero (e non sono tuttora) riuscita a finire. Visto poi che era una raccolta, non pensavo rientrasse propriamente nel bando. L'ho scritta davvero in poco tempo (secondo i miei standard per lo meno) quindi... [SM=g1450379]
Ringrazio tanto tutti per i commenti - per la disposizione ho seguito l'anzianità degli Eterni, e sì, alcuni drabble mi sono venuti spontanei (tipo quello su Genoveffa e sulla matrigna di Biancaneve) e sono sicuramente più sentiti rispetto a quelli che mi sono trovata a scrivere solo per concludere la serie (per Mividam: la protagonista di "Sogno" è Aurora, la bella addormentata ^^)

Complimenti inoltre a tutte le altre partecipanti!
Il mio voto l'ho dato a "Le tre vie" di Lothiriel, l'ambientazione fiabesca è stata quasi determinante ^^ la figura del corvo appostato vicino al ponte, seppur non originalissima (a me è venuta subito in mente la fiaba russa de "La palla d'oro" in cui c'era qualcosa di analogo) è affascinante. La costante ricerca e insoddisfazione davano una cadenza alla storia, quasi mi è spiaciuto che il cavaliere abbia fatto solo tre vie.
Anche le altre due storie mi sono piaciute, ma non conoscendo i fandom se non per "sentito dire", ho paura di non averle potute apprezzare appieno. O meglio, anche cercando di leggerle come originali, i personaggi mi sembravano un po' aleatori e sentivo quasi la mancanza di un bagaglio dietro che mi permettesse di interpretarli meglio di come stavo facendo (in "Le tre vie" probabilmente non l'ho sentito per l'atmosfera onirica che racchiudeva tutto).
^.^
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Post: 591
Sesso: Femminile
05/09/2009 09:56

Ringrazio tutti molto per i complimenti, e in particolare la giuria per avermi assegnato addirittura un secondo posto *________*
Per quanto riguarda la mia storia, il fatto che comunque vi sia piaciuta mi riempe di piacere perchè è stata scritta di frettissima in circa un'ora, dato che non avrei mai avuto il tempo di finire quella che avevo iniziato realmente per la sfida, quando ho scoperto che non c'era la proroga.
Quindi la trama non piace molto neanche a me (troppi clichè, è vero), inoltre nella mia testa la vicenda di Alec e Jane si è svolta in un altro modo, che spero di poter esporre in una fanfiction molto più lunga...
Per quanto riguarda l'aderenza, siccome molti di voi non hanno letto twilight, posso dire solo che spero di essermi mantenuta coerente con il carattere dei personaggi (di cui, in verità, non si parla granchè, tranne che per Aro), invece per quanto riguarda la trama, la Meyer ci ha solo illustrato quali siano i poteri di Jane ed Alec, mentre della loro storia non si praticamente nulla (nei libri non viene raccontato nulla, mentre in un'intervista l'autrice ha detto che i gemelli furono accusati di stregoneria e salvati da Aro). Ecco quanto XD.
_________________________________

Guardo nel sole che fugge e mi porta via, guardo nel sole fingendo la poesia.

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Post: 177
Sesso: Femminile
05/09/2009 12:22


DK86:

LE TRE VIE

Questa storia mi ha ricordato le favole di Esopo, brevi e con la morale finale. C’è perfino l’animale parlante, un corvo – tradizionalmente associato alla morte… Possiamo considerarlo una quarta D oltre alle tre presentate? Visto che si trova all’incrocio sembra quasi intendere che una vita trascorsa senza compiere scelte equivale ad essere già morti. Ma forse sto sovrainterpretando – che segue l’apparentemente infinito vagare del cavaliere verso l’agognato riposo che alla fine viene trovato, a costo dei propri dolori ma anche dei propri ricordi.
L’atmosfera rarefatta che si respira nella storia, così atemporale e nebulosa, in alcuni punti si rivela funzionale… Ma in altri punti finisce per esserlo troppo, rischiando di sembrare più un vago riassunto delle vicende del cavaliere, più che una storia vera e propria.


Dunque... no, non avevo dato nessuna interpretazione al corvo, se non una sorta di guardiano del ponte, o di oracolo che indica la via...
Per quanto riguarda il carattere vago della storia, è comunque voluto, perchè alla fine si tratta di una specie di fiaba che vuole rappresentare metaforicamente il cammino della vita... però ammetto che certe cose non avrei saputo come descriverle in modo più specifico...


MIVIDAM:

LE TRE VIE

Saprei riconoscere lo stile di Lothiriel quasi ad occhi chiusi. Questa storia è magica, visionaria. L'ho letteralmente divorata, gustandomi le diversità dei luoghi che il cavaliere errante attraversa, apprezzando le differenze che sussistono tra le Dame dei vari castelli, ascoltando la saggia voce del corvo parlante quasi fossi stata io il cavaliere...
La storia è sospesa, si fa metafora di come l'uomo trascorre la sua vita, cercando senza mai accontentarsi di quel che ha, e alla fine perdendo il suo tempo. Finchè, a chiusura, non arriva il finale... E quando l'uomo si addormenta, è come se il lettore si svegliasse da un sogno. E' davvero una splendida favola, carica di malinconia, di riampianti e di esperienze. Questa è la storia che ho votato, perchè è quella che mi ha lasciato più riflessioni e che mi ha stupito più di tutte per la sua bellezza.


Grazie!! [SM=g1450379]
Ecco, credo che sia questa l'interpretazione che io stessa ho dato al mio racconto... una sorta di trasposizione in un mondo fantastico di ciò che l'esperienza mi ha fatto capire riguardo alla vita...


ANONIMA AUTORI:

LE TRE VIE

Storia abbastanza corretta (faccio notare "la cresta" della montagna di sabbia che forse avrebbe dovuto essere la cima e un "fosse costruito" che avrebbe dovuto essere un "fosse stato costruito").
L'impressione che mi ha lasciato questo elaborato è quella analoga a un tavolo a tre gambe: manca qualcosa di importante, non indispensabile ma utile per dare ad un racconto quel certo non so che che affascina colui che legge. Manca l'introspezione del protagonista, le sue ragioni intime, la descrizione della sua personalità e manca un punto cardinale (perché non va a est? Anche se da lì fosse partito, ad un certo punto ci sarebbe stato un est verso il quale dirigersi...).
La mancanza di originalità è la pecca più grande di questa storia: è composta da elementi molto usati nel fantasy e nella letteratura in genere (il protagonista alla ricerca di qualcosa - per esempio Parsifal) accolto in un luogo incantato/magico/riposante (abbiamo la Morgana delle Nebbie di Avalon e - ospite d'onore - l'omerico Odisseo) nel quale si perde e perde la cognizione del tempo (ancora Morgana), e la metafora dei punti cardinali è stata anche usata da Lyman Frank Baum nel mago di Oz, tanto per dire.
Ad onore della storia, l'autrice è stata brava a unire tutti questi elementi in un insieme abbastanza armonioso, ma a spese dell'originalità, il tutto dà l'impressione di déjà vu. In ogni caso, il consiglio che mi sento di dare è di riprendere questo scritto e di approfondirlo perché ne varrebbe la pena.


Uhm... ero convinta di aver letto o sentito da qualche parte l'espressione "cresta della duna"... ma può benissimo essere che mi sia sbagliata...
Sul "fosse stato costruito" concordo... è che ho fatto appena in tempo a copiare la storia al computer, rileggerla e poi spedirla, per cui alcune cose forse mi sono sfuggite.
La mancanza di introspezione e di caratterizzazione del personaggio è voluta, nel senso che il cavaliere rappresenta ciascuno di noi, quando cerchiamo di dare un senso o una direzione alla nostra esistenza...
Il punto cardinale mancante... ecco... devo ammettere che è dovuto al fatto che solo tre "D" si adattavano alla mia storia...
Ho associato il sud al caldo e quindi al desiderio, il nord al freddo e al buio, quindi alla disperazione, l'ovest al tramonto quindi al sogno... l'est può benissimo essere il punto di partenza del cavaliere...
Per quanto riguarda l'utilizzo di stereotipi... beh, alla fine quello che mi interessava trasmettere è il messaggio che sta dietro la storia, più che il fatto di essere originale...
[Modificato da Lothiriel of Dol Amroth 05/09/2009 12:23]
Lothiriel


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17/09/2009 13:05

Domanda: ora la pubblicazione delle storie sul sito è automatica, o dobbiamo mandare altri dati?
Lothiriel


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17/09/2009 14:17

Mandaci due righe di riassunto e se ci dai l'ok, la mettiamo subito in coda per il beta.
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17/09/2009 17:39

Sono perfettamente d'accordo con la recensione che ha dato Mividam di "Le tre vie", che appunto è la storia che ho votato e che ho amato di più. Anch'io l'ho vissuta come una ricerca esistenziale, una metafora della vita umana, però immersa in un'atmosfera incantata e fantasy veramente magnifica.
"D come...", che era la mia seconda scelta, era veramente originale e deliziosa, anche se, come già hanno detto altri, ho trovato alcune drabble più incisive e graziose delle altre. Le mie preferite sono state quella della sorellastra di Cenerentola (che bello il piccolo approfondimento sul destino di due personaggi minori della fiaba!) e quella di Trilly, personaggio che trovo veramente adorabile in ogni versione della storia di Peter Pan!
Sulle altre due storie ho poco da dire: scritte bene, in bello stile, con coinvolgimento e ricerca di originalità, ma devo ammettere di non conoscere affatto One Tree Hill e di detestare cordialmente Twilight, e con tali premesse è difficile gustare appieno una storia, per quanto bella possa essere.
_________________________________

"L'amore è accettazione incondizionata e ricerca del bene." (Denis Waitley)

"Se una cosa non vi piace, cambiatela. Se non potete cambiarla, cambiate il vostro atteggiamento. Non lamentatevi." (Maya Angelou)

"Lamentarsi è parlare di quello che non vogliamo anziché di quello che vogliamo. Lagnarsi significa ricorrere alle parole per concentrare l'attenzione su cose che non sono come vorremmo. I nostri pensieri modellano la nostra vita e le nostre parole rivelano che cosa stiamo pensando." (Will Bowen)

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17/09/2009 19:15

Uhm... come riassunto potrebbe andare bene una citazione dal racconto stesso?
Per intenderci, questa:

In quel momento un grosso corvo si staccò dalle rocce soprastanti e andò a posarsi sulla spalletta del ponte.
“Chi sei, straniero, e di dove vieni?”
Il cavaliere fissò lo strano animale, poi rise. “Che t’importa, corvo? Non ho né nome né paese, ho abbandonato entrambi molto tempo fa”.


Se va bene, per me potete mettere la storia in lista tra quelle da betare e pubblicare...


PS: grazie, Lady Arien, per il tuo giudizio... *_*
[Modificato da Lothiriel of Dol Amroth 17/09/2009 19:19]
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18/09/2009 00:26

Re:
Innanzitutto mi scuso per il mostruoso ritardo con cui mi presento a leggere e rispondere alle recensioni, questo è un periodo a dir poco incasinato per me e purtroppo non ho avuto tempo di farlo prima.



Dk86, 03/09/2009 18.58:

Ecco le recensioni della giuria!

DK86:

DISMANTLE.REPAIR

Purtroppo, devo ammetterlo, conosco One Tree Hill solo di nome; ho fatto qualche ricerca in merito, ma comunque questa storia mi ha dato l’impressione di necessitare di una conoscenza più o meno approfondita della serie in questione per poterla apprezzare completamente; non che questo sia un male, affatto! Le “fan”fiction si chiamano così per un motivo!
Ho apprezzato molto l’aderenza che è stata data al bando, con la divisione in otto sezioni (e il piccolo tocco di classe della D all’inizio di ognuna!); ciononostante ho trovato la seconda parte, quella successiva alla riconciliazione, meno intensa e trascinante rispetto alla prima; come se in qualche modo la storia dovesse essere già conclusa.



Sinceramente, è una sensazione che ho avuto anche io. Sono abbastanza insoddisfatta di alcuni punti della storia ma purtroppo avevo troppo poco "spazio" per sviluppare gli avvenimenti in altro modo.




MIVIDAM:

DISMANTLE.REPAIR

Premetto che non sono un'amante delle fanfic, anzi. Ho letto questa storia più volte di tutte le altre perchè sentivo continuamente che c'era qualcosa che non capivo. Sono persino andata su internet per cercare qualche dettaglio sulla trama della serie da cui è tratta e sui personaggi. Mi sono emozionata, leggendola, ma ho sempre avuto la sensazione che mi mancasse qualcosa e questo mi ha impedito di apprezzarla completamente.
Pur essendo abbastanza lunga non è affatto monotona o noiosa. I personaggi non sono piatti, ma a volte ho avuto la sensazione che mancassero di caratterizzazione o contestualizzazione. Magari sono io a essere un po' tarda, ma leggendo ho avuto la sensazione che certe variazioni nelle idee e nei sentimenti dei personaggi fossero quasi troppo rapide.



Ho fatto quanto ho potuto per sviluppare al meglio le emozioni dei personaggi ma in 15 pagine era molto arduo e per questo ho adottato dei salti temporli in modo che le variazioni risultassero più naturali. Semi mancato qualcosa alla tua comprensione è certamente una mancanza mia, perchè in realtà nel telefilm i due personaggi principali di questa fan fiction hanno avuto scene insieme circa 8 volte in 6 anni... e non sto scherzando lol.



ANONIMA AUTORI:


DISMANTLE.REPAIR

Non tutti conoscono One Tree Hill, telefilm longevo e molto popolare in patria, ma forse meno noto da noi. Non è così importante, tuttavia, aver visto il telefilm per capire questa storia, anche perché si situa in una sorta di AU. Se non avete la più pallida idea di chi siano Nathan, Haley e Brooke, perciò, potete benissimo pensarli come dei personaggi originali, protagonisti della semplice e commovente storia che ci viene presentata in otto passi (ciascuno dei quali comincia, con una piccola raffinatezza, con una "d"...). Due amiche, un tragico incidente in cui muore una donna, il rabbioso risentimento del giovane vedovo e infine il nascere e l'affermarsi della sua seconda occasione, proprio con l'amica di sempre, la ragazza che era con sua moglie al momento della tragedia. Non manca neppure una certa collaborazione da parte del piccolo Jamie, risoluto a spingere il padre tra le braccia della simpatica Brooke. La vicenda viene narrata mostrandocene otto momenti significativi e distanziati nel tempo, in modo da poter seguire l'evoluzione dei sentimenti del suo protagonista. Forse per l'eccessiva stringatezza, questi passaggi restano però un po' superficiali.
L'aderenza al bando è perfetta per almeno cinque delle D, mentre non so bene ricollegare il Delirio e la Delizia, in quanto alla Disperazione, forse l'ho collocata al numero 2, ma non sono sicura. Da questo punto di vista, in ogni caso, non c'è proprio niente da ridire.
Lo stile, invece, risulta a tratti un po' pesante, e non mancano alcuni errori e dimenticanze, ed è questo il motivo principale per cui non ho votato questa storia, oltre al fatto che a dir la verità il tema del vedovo disperato e della migliore amica della moglie e dell'adorabile bimbo è sì gradevole, ma è anche stato sfruttato tante, forse troppe, volte.




Non ho mai avuto il dono della sintesi, quando scrivo storie che siano meno lunghe di dieci pagine è per raccontare eventi più semplici e quindi ho fatto quello che ho potuto per chiudere tutto in 15 pagine.
Per quanto riguarda le altre D non individuate: il delirio è nella scena 6, con Nathan che si riprende dalla febbre dopo aver delirato e chiamato il nome della moglie, durante il sonno. La disperazione è un pò ovunque nelle prime 3 scene. Con la delizia sono stanta pessima, perchè l'ho solo accennata.
Per quanto riguarda il resto... non sai quanto hai ragione, ma ho svritto 3/4 della storia la sera in cui scadeva il bando per cui non ho avuto modo di ricontrollarla e la faccenda delle 15 pagine è stata una pressione non calcolata che mi ha indotta a scrivere periodi eccessivamente lunghi e pesanti. Si spera che al prossimo giro io riesca a destreggiarmi meglio con questo limite.
[Modificato da Swamy Winchester 18/09/2009 00:28]



"Do love you, Morgana"
It is painful and delicius between us, a starved need beyond hunger, and somewhere in it is the thought: I have never said love before. And though there's a memory of beds and faces gone or yet to come, the echo of the same words deeply meant and even better understood, this first time a piece of self arcs out like a fierce comet, burning with a never-again brightness and falling, always remembered, down the lonely space of life.[Firelord - Parke Godwin]
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18/09/2009 08:52

Swamy, a proposito della tua storia per la sfida... ti va bene preparare due righe di presentazione? Così settimana prossima, non appena rientro dalla Francia, la prendo in mano e vedo se c'è qualcosa da correggere, in modo da metterla sul sito al più presto.

A proposito delle D che mancavano, non eri mica obbligata a mettercele tutte, eh. Ce ne erano più che a sufficienza per il bando, anche senza queste ultime tre!
[Modificato da ReaderNotViewer 18/09/2009 08:53]
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02/10/2009 12:24

C'è un sacco da correggere, non ti invidio per niente xD

Per la presentazione non mi viene in mente nulla, magari: Il destino trova sempre il modo di realizzarsi.

PS: Posso mandarvi altre storie o aspetto il verdetto sulle ultime che vi ho inviato (ne avete di mie sotto mano, giusto? Sono un pò confusa riguardo a cosa vi ho già mandato e cosa no)



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02/10/2009 12:29

Swamy, sono confusa anch'io! Nel senso che ho messo su il sesto capitolo della storia a capitoli su OTH, e mi sono resa conto che non mi ricordo più se ho già moderato il settimo... facciamo così: lasciami finire con la storia sulla sfida, poi facciamo il punto della situazione con le tue altre storie.
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02/10/2009 12:30

Swamy, a me non sembra che ce ne siano di tue in coda, ma potrei sbagliarmi.
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