)O( Perché? )O( (ok con indicazioni) Alias

Elysiane
00giovedì 17 marzo 2016 00:28
Nixi, Elysiane, Inwe
Riassunto: Le tre Sacerdotesse si recano all'Approdo per cercare di percepire la presenza di Roseline, tuttavia la Somma Stella non riuscirà a farlo. Prese dalla malinconia, le Ancelle si accorgeranno solo in un secondo momento delle rune della Stella del Vespro sparse sulla sabbia fino a formare un simbolo preciso:Eihwaz. Ognuna reagirà a modo suo ma tutte si chiederanno il perché della partenza di così tante Sacerdotesse, domandandosi che cosa davvero voglia la Dea da loro.


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ELYSIANE { . Spiaggia . }°{ L’esile falce di Luna Vergine accompagna l’incedere della Dama del Lago e delle Ancelle della Triade che questa sera si sono allontanate dalle sacre mura del Tempio col cuore gonfio di amarezza. Non c’è il consueto trucco scuro a cerchiare gli occhi verdi di Elysiane, il cui viso si espone alla luce lunare sciupato e smagrito dallo smarrimento; là ove le lacrime hanno lambito le gote vi è ancora una traccia che la Custode non è riuscita a cancellare con la manica della sua tunica cremisi. Mentre i calzari affondano nella sabbia, lo sguardo saetta sui volti delle Sorelle, albergando sui loro connotati per poi spostarsi veloce come una lucciola. Non parla tanto la Romana poiché sa che la sua voce risulterebbe arrochita. Quello è proprio il luogo in cui Roseline l’aveva ripescata dall’acqua, salvandola dalla morsa impietosa delle Nebbie e conducendola al Tempio, ciò prima ancora che Cerridwen apponesse il suo bacio ardente sulla sua pelle nivea per la seconda volta. Scacciando quei ricordi la ventenne si stringe nel manto nero che ricopre per intero la sua figura: difatti, il cappuccio è calato sulla testa rasata ai lati ed il crine sfuggito alla bislacca pettinatura è severamente fermato in una treccia appollaiata sulla spalla destra. }

NIXI (spiaggia) La notte è di nuovo calata sull'isola, portando con sè un gelo che dovrebbe appartenere al tempo di Rhiannon piuttosto che a quello della Vergine. Ma forse quel gelo non viene da fuori, ma da dentro se stessa. Una missiva che come un soffio di vento invernale ha spazzato via tutto, lasciando al suo posto un nuovo vuoto. Un'altra partenza, una nuova ferita in un animo che ormai si sta facendo sempre più pesante. E' ironico come semplici parole abbiano un tale potere, taglienti come gli artigli della Vecchia. Gli Spiriti la seguono e la circondano, stranamente silenziosi come se volessero essere l'eco del suo stato d'animo. Accanto a lei le due Fiamme del Tempio, ma nemmeno il loro calore e vicinanza possono qualcosa per il gelo che si porta dentro. Cammina assieme a loro lungo la spiaggia. Non c'è fretta nei passi della Dama del Lago, sa già che colei che le ha lasciate è già troppo distante. Nessuna fredda luce del Vespro risplende nell'isola e quell'assenza fa male. I suoi occhi sono asciutti, come se fosse incapace di piangere. La veste che indossa è semplicemente nera senza alcun dettaglio d'oro, così com'è scuro il mantello. Nera come lo era lei. I capelli sono sciolti e privi di decorazioni. °°E' già oltre il mio sguardo...°° le uniche poche parole mormorate. Non servono altre spiegazioni, le sue sorelle sanno. Lei sa.

INWE [Spiaggia] Tutto sembra normale, questa sera: la mezzaluna è alta, le stelle sue ancelle sono al loro posto e le ombre che hanno coperto l'Isola sono tranquille, profumate e silenziose come d'abitudine, compagne nel riposo di innumerevoli creature. Ve n'è una, tuttavia, che di tale riposo è probabilmente immagine antitetica: la Diaconessa è scompigliata, pallida e in disordine, agitata come poche volte prima d’ora mentre con passi nervosi attraversa la spiaggia. Gli occhi chiari spalancati sul buio sono pieni di tensione febbrile, giacché la rassegnazione ancora non è arrivata a scalzare definitivamente la speranza di scorgere da qualche parte la chioma chiarissima della Regina e di sua figlia, merito forse della minore esperienza rispetto a quella delle sorelle che accompagna. Non possono essere andate, sparite; non possono, semplicemente. Se si concentra a sufficienza su questo pensiero, imprimendovi abbastanza testardaggine e volontà, verrà di certo esaudita. DI CERTO. Il Regno di Faerie non le è mai stato tanto inviso come da qualche ora a questa parte, quando si è fatta strada nella sua mente la consapevolezza che in quelle nebbie possano essere definitivamente perdute Roseline e la giovane Haynes. Nel pugno serrato della mezzosangue c’è la missiva che proprio la Stella del Vespro ha vergato per comunicare la propria partenza alle sorelle, e le unghie che la trattengono hanno già grandemente stropicciato la pergamena passata di mano in mano. Nonostante il passo sia inquieto la Diaconessa non si allontana da Nixi e Elysiane, quasi abbia paura di perderle di vista fra le ombre e, in questo modo, essere definitivamente abbandonata anche da loro. Porta, come la Custode, una mantella nera a coprire lo scarlatto dell’abito, ma il cappuccio non è abbassato sui capelli scuri e disordinati. Accoglie il mormorio della Dama del Lago, conferma di quanto già sa, nel profondo, con un suono strozzato e un cenno di diniego: non è pronta ad ancora. Non possono costringerla, no?

ELYSIANE { . Spiaggia . }°{ Il magico silenzio del luogo è interrotto solo dal mormorio della Somma Stella, così fragile che è quasi un sussurro, eppure viene recepito dalla ventenne come uno schiaffo in faccia. Non riesce a sostenere lo sguardo delle sue Sorelle, non più. Sono rimaste in quattro e non c’è niente che Elysiane possa fare per cambiare le cose. Negli anni passati al servizio della Dea ha visto tante donne consacrate alla Triade allontanarsi dalle sacre mura con la promessa di ritornare presto, promessa poi non mantenuta. Lei stessa è stata via per anni, ingabbiata nella desolazione delle Nebbie. Il suo pensiero va anche ad Haynes, la piccola principessa, ed in cuor suo non sa se sia peggio pensarla tutta sola o in cattiva compagnia. Le braccia si stringono convulsamente al petto, mentre il corpo è scosso da un brivido scaturito da un’improvvisa sensazione d’abbandono. Dinanzi agli occhi ha solo l’oro dei capelli della Reggente ed il ceruleo vitreo dei suoi occhi che sapevano vedere più di quanto la Dea concedesse di scorgere a chiunque altro. Con un sospiro, solleva il mento e volge gli occhi al cielo, mordendosi le labbra con vigore fino a sentire il sapore del sangue invadere la cavità orale. D’improvviso, la luce fioca di Selene riflette in maniera anomala sulla sabbia, tanto da convincerla per un istante che una stella sia caduta dal firmamento. La Romana sbatte le ciglia un paio di volte per essere sicura di non essersi immaginata lo scintillio, indi s’allontana dalle altre due Sacerdotesse per avvicinarsi all’oggetto misterioso } Venite a vedere ! { Come previsto, la sua voce è tutt’altro che squillante; in attesa di veder avvicinare Nixi ed Inwe, Elysiane si chinerebbe poggiando il ginocchio sinistro a terra, tentando di scorgere nuovamente quel bagliore repentino. }

NIXI Lo sguardo va alle nebbie che aleggiano sul lago e circondano l'isola. Fissa per un lungo momento quella presenza che nell'oscurità notturna diventa soltanto un'ombra indistinta. Quante di loro la nebbia si è portata via? Quanti visi familiari, quanti sentimenti sono scomparsi tra quei meandri misteriosi? Tanti, troppi. Fili spezzati uno dopo l'altro che lasciano dietro di sè solo la speranza che un giorno si ricongiungeranno. Speranza... Lei ne è stata la custode e la signora eppure mai come adesso quel tempo sembra lontano. Sente solo il distacco, gli Spiriti che le sussurrano che sua sorella e la figlia Haynes sono in un luogo dove nessuna di loro può raggiungerle. E' quasi con riluttanza che alla fine distoglie lo sguardo dalla nebbia, da quel vuoto in cui non può scorgere niente. Le parole della Custode spezzano il silenzio e richiamano la sua attenzione, ma la reazione della nordica è lentissima come se il suo corpo fosse stato caricato di un grosso peso. Qualcosa scintilla laddove Elysiane è andata ad inginocchiarsi. La segue, si lascia scivolare a sua volta con le ginocchia nella sabbia. Allunga una mano e quello che troverebbe sarebbe una pietra stranamente liscia e fredda, non certo una delle rocce del lago. °°Sembra...°° comincia con voce fioca e priva di entusiasmo, ma senza finire la frase. Per terra vi sono altre pietre liscie, tutte in fila. Si rialza in piedi dunque per guardare il tutto dall'alto. °°Eihwaz°° è l'unica altra parola che pronuncia. Il tasso, l'albero sacro che collega i mondi con i suoi rami, il cambiamento e il passaggio ma anche la Morte che conduce ad un'altra via. Morte. °°Ci strappi una parte di noi e ci chiedi di ricominciare... ci chiedi di lasciare da parte il passato! Di abbandonare ciò che a noi era caro... per cosa?°° parla ma non si rivolge a nessuna delle sue sorelle. Guarda le stelle, la luna. °°Il dolore non finirà davvero mai? E' solo destinato a cambiare forma?!°° esclama con voce vibrante di rabbia. Lei ascolterà, lo fa sempre, ma come al solito l'unica risposta sarà il silenzio.

INWE [Spiaggia] Quasi un secolo di vita, eppure la figlia d’Eriu mantiene sfumature da bambina; s’è intestardita ben bene, ed è davvero convinta che sia solo questione di volontà affinché Roseline spunti magicamente all’orizzonte, con la consueta aria di severa compostezza che la mezzosangue ha inevitabilmente finito per l’associare alle tante sfaccettature che ormai compongono la sua idea di casa. Il nodo nel petto, però, ben piazzato fra cuore e polmoni, cresce ad ogni passo, accorciandole i respiri e associando ad ogni battito un peso che non fa che aumentare esponenzialmente: dietro gli occhi sente la puntura malevola delle lacrime, pronte ad approfittare della minima crepa nella colossale muraglia di ostinazione che ha eretto in fretta e furia per precipitarsi a terra tutte assieme. No, no, no. Non è ancora detta l’ultima parola. Nixi non la percepisce perché è confusa dal troppo dolore, di certo; deve essere così. Ha giocato un bel tiro a tutte, ma sta per apparire da un momento all’altro, ed Haynes con lei. Lo sa che è così. Non è concepibile l’idea di averle perse per sempre dietro quel banco di nebbia che, impenetrabile, copre l’orizzonte. Non può accettarlo, non è pronta. Sarebbe l’ennesimo colpo basso di un destino decisamente troppo malevolo. L’esclamazione di Elysiane le sembra, per un momento, la conferma tanto attesa alle proprie speranze: deve essere un segno della presenza della Stella del Vespro! Le corre dietro quasi subito, rapida, e, come Nixi, s’inginocchia nella sabbia. Davanti agli occhi accesi della mezzosangue, però, non c’è alcun incentivo alle sue fantasie, anzi: la cruda realtà le si manifesta sotto forma della runa Eihwaz, rappresentata proprio per mezzo delle rune di Roseline dell’Inverno. L’ha vista usarle tante volte, e sa che nulla al mondo avrebbe separato quei sassolini dalla loro proprietaria; nulla, se non la partenza. Eccolo, il tanto rimandato scontro con l’effettivo stato delle cose: si fa strada dapprima lentamente, poi con prepotenza crescente, come un sassolino che rotoli lungo il pendio per dare vita ad un’incontrollabile valanga. Paradossalmente, però, l’unica manifestazione di questa nuova presa di coscienza è un timido “Oh” a fior di labbra, che inevitabilmente si contrappone allo sfogo contro il cielo di Nixi. Di colpo, tutta l’energia febbrile di cui è stata piena finora è svanita, lasciando spazio ad una sensazione di vuoto lancinante. Non c’è neppure una delle tante minacciate lacrime a solcarle le guance, nè un grido di dolore a ferire la notte; niente, d’improvviso.

ELYSIANE { . Spiaggia . }°{ Dietro l’argenteo bagliore di Selene si nasconde una verità molto più oscura. Le basta avvicinarsi solo un poco per riconoscere le rune che sua nonna le aveva donato e che lei stessa aveva consegnato a Roseline come pegno del loro legame. Le fissa senza guardarle davvero, massaggiandosi il petto per scaldarselo. Si sente fredda e vuota e per un istante le pare che anche le fiamme del Meriggio l’abbiano abbandonata. Osserva quella composizione cosciente dell’eruzione di rabbia e disgusto che potrebbe prorompere da un momento all’altro dalle sue labbra, eppure il suo viso scavato appare immutato dagli eventi [ Imperturbabilità liv. 4 ]. Eihwaz. } Che buffo { Vomita fuori quelle parole come se fossero intrise di veleno, continuando a fissare i granelli di sabbia } Continuano a tornare da me ogni volta che qualcuno che amo mi lascia { Prima sua nonna, poi la sua migliore amica: quante altre volte dovrà ricominciare per ritrovarsi al punto di partenza? La furia della Somma Stella contagia anche la Sacerdotessa del Meriggio, la quale poggia anche l’altro ginocchio sul terreno per ritrovarsi a carponi e con la veste ed il manto insozzati. Con movimenti scattosi si accinge a raccogliere tutte le rune, radunandole fra le pieghe della tunica scarlatta. Vorrebbe incendiarle, sotterrarle, gettarle nel lago ma le sue membra restano ferme e le sue mani si stringono attorno ai sassolini fino a sentire dolore ai palmi. }
NIXI (spiaggia) Può gridare alla Dea quanto vuole, può inveire contro di lei o dirle che la odia, ma in cuor suo sa che non avrà altre risposte a parte il silenzio e lo scintillare delle stelle. Questo è il destino di tutte loro in fondo, servire sapendo che le risposte forse non verranno mai. Non c'è giorno che ognuna di loro non sia stata preparata alla sofferenza e alla perdita, ma quando infine gli artigli della Vecchia cadono non esiste avvertimento che possa renderle davvero pronte. O comunque, non a rendere pronta lei. Peso, sente il proprio cuore come un macigno e così il resto del corpo. Le parole di Elysiane sembrano venire da lontano, anch'esse pregne di dolore. °°Sorelle...°° ricomincia a parlare in tono più basso °°Abbiamo perso tanto, troppo ormai... Nessuna luce brilla più nel Vespro così come nell'Alba, la Fiamma di Cerridwen è tutto ciò che ci rimane°° le dice guardandole negli occhi nell'oscurità, mentre le prime lacrime cominciano a colare più brucianti del fuoco. °°Sapevamo che avremmo sofferto sin dal momento in cui ci siamo offerte a Lei, ma... Lei ora ci sta portando via tutto, pezzo dopo pezzo°° dice con voce spezzata °°E ora questa runa... Cos'è che Lei vuole dirci davvero? Che cosa... cosa abbiamo sbagliato?°° domanda anche se sa che di nuovo non ci saranno risposte. °°Se è una punizione... perchè?°° le sue parole sono quasi un sussurro. Lo sguardo cerca gli occhi di Inwe e poi Elysiane. Perchè? Perchè Lei ha portato via anche Roseline? Ma Lei tace, gli spiriti tacciono stanotte. Il velo non si solleva per loro c'è soltanto il vuoto e la desolazione di una nuova perdita. La nordica guarda le sue sorelle, ne assapora le Fiamme delle loro anime, sono tutto ciò che le resta.

INWE [Spiaggia] Ognuno reagisce al dolore, alla perdita e al lutto in maniera propria e totalmente personale; l’ha imparato tempo fa e oggi ne ha la conferma, per quanto tutto le appaia filtrato da un velo di irrealtà. Nixi ha gridato, Elysiane sta raccogliendo quel che rimane della loro sorella, lei resta immobile, incapace di realizzare pienamente l’accaduto, perfino ora che è costretta a fronteggiarlo. La sofferenza è troppa perché possa agire in maniera diversa; sarebbe come cercare d’arginare un fiume a mani nude. La mente di Inwe vaga lontana per un tempo che non riesce a quantificare con precisione, finchè la voce familiare della Somma Stella non la richiama indietro: Nixi dà voce alla domanda che aleggia nella mente di tutte, con precisione crudele. Perchè? Cosa hanno hanno fatto per meritare questi continui castighi? Non riesce a formulare alcuna risposta, ma solo a crollare il capo, impotente. La domanda resterà ad aleggiare con loro come una quarta presenza per l’intera nottata, o almeno fin quando non torneranno al Tempio: cosa abbiamo sbagliato?

ELYSIANE { . Spiaggia > Sentiero . }°{ La domanda che le frulla in testa da questo pomeriggio è oramai sulla bocca di tutte: perché? Con fare rassegnato riacquista la posizione eretta, facendo scivolare una ad una le rune nelle tasche della veste cremisi. Non trova giovamento dall’ameno tintinnio delle pietre che cozzano una contro l’altra, permanendo con la fronte corrugata in un’espressione confusa per tutta la durata dell’operazione. Ascolta attentamente le parole di Nixi e solo quando è sicura di essere capace di parlare senza udire la sua voce traballare, schiude le labbra e cerca il volto della Dama del Lago con lo sguardo mesto } Non mi sembra di essere presuntuosa se affermo che non abbiamo commesso nulla per essere punite. Abbiamo amato quest’Isola e l’abbiamo servita con tutte le nostre forze. No, la motivazione deve essere un’altra! Forse Ella vuole renderci forti e resilienti, addestrarci e renderci migliori { Dopotutto, il Meriggio è ancora in piedi anche se gravemente ferito nell’orgoglio. Drizza le spalle e tenta di sorridere alle due donne dinanzi a sé, ricordandosi ciò che ha promesso alla Dea: le proteggerà, veglierà su di loro a qualunque costo. Protenderebbe entrambe le braccia dinanzi a sé, esortando le due Sacerdotesse ad afferrare le sue mani, a restare unite contro la tempesta di dolore. } Venite, torniamo a casa.

NIXI (spiaggia-sentiero) Le rune vengono raccolte della Custode e poco alla volta anche quell'ultimo segno che era rimasto di Roseline finisce per sparire. Era quella l'unica vera risposta, il solo messaggio che è stato lasciato loro. E' una richiesta che in questo momento suona terribilmente crudele. Come si può accettare un'altra perdita? Come si può andare avanti e accettare il cambiamento? Forse un giorno potranno quando il tempo avrà richiuso ma non guarito anche questa ferita. Ma non oggi, non stanotte. Ora vi è solo l'inverno nei loro cuori e gli artigli della Vecchia che graffiano senza pietà. Le parole di Elysiane rendono quel dolore ancora più acuto forse. E' vero, loro hanno amato l'isola e hanno fatto di tutto per servire la Dea. E allora perchè? °°Un'altra prova... no, non riesco a crederlo°° risponde °°Siamo sempre di meno, una dopo l'altra le nostre sorelle se ne vanno e le nuove figlie che si offrono alla Dea sono sempre più una rarità. Quali prove possiamo vincere se siamo sempre di meno?°° altra domanda a cui chiaramente non ha risposta °°Il Suo tempio è sempre più silenzioso, i fedeli che lo visitano sono sempre di meno... E' il segnale del cambiamento e credo che stavolta non potremo stare semplicemente a guardare. Dobbiamo ascoltare Eiwhaz...°° torna a tacere poi. Eiwhaz è un'invito all'azione, al rischio persino e anche se stanotte non ha voglia nemmeno di pensarci lei sa che dovrà farci i conti. Ma non ora, non con il dolore così vicino. °°Sì, torniamo a casa°° dice quindi prima di prendere per mano le sorelle e tornare al tempio assieme a loro.
(nixi)
00giovedì 17 marzo 2016 13:29
Ci siamo dimenticate di mettere questa cosa in approvazione...

Ci sarebbe da approvare che Elysiane raccoglie le rune di Roseline e ora sono in suo possesso.

Thanks e scusate la dimenticanza!
ALIAS.ALIAS
00venerdì 18 marzo 2016 11:41
Appena le mani di Elysiane si posano sulle rune per raccoglierle una voce maschile risuona intorno a loro pronunciando queste parole


Il duro Inverno non è ancora finito.
Metti legna sul fuoco e tieni calda la casa.
Se fuori c’è bufera e il vento ulula,
Racconta fiabe ai bambini,
E rassicurandoli vinci la tua paura.
Se temi il lupo e l’orso,
Ricorda che ciò che ti scalda
È la loro pelliccia.
E ciò che ti sazia
È il grano dell’estate.
E ciò che ti inebria
È il vino dell’autunno.
Passato e Presente,
Bene e Male,
Farmaco e Veleno,
Sono ora
Una cosa sola.


da quel momento per tre giocate il pg ELYSIANE perde la vista.

GDR APPROVATO CON INDICAZIONI


Ci sarebbe da approvare che Elysiane raccoglie le rune di Roseline e ora sono in suo possesso.

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