"Ho tredici anni, vieni con me"

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Hareios
00lunedì 2 giugno 2008 17:39
L'adescamento on line di una giornalista. Prima la chat, poi gli incontri
Incastrati personaggi eccellenti: un capo della polizia, un ufficiale di Marina

"Ho tredici anni, vieni con me"
Arrivano in tanti, paese sconvolto

I danesi chiedono una task-force contro i pedofili della Rete
di ANDREA TARQUINI

BERLINO - La finta lolita incastra pedofili, vip e pervertiti eccellenti. E'accaduto in Danimarca: la giovane Tine Roegind, 26 anni, giornalista del quotidiano Ekstra Bladet, ha messo un annuncio in rete in una chatline con una sua foto di quando era 13enne. 'Mi chiamo Maj, voglio conoscere gente, ho 13 anni'.

Hanno abboccato in tanti: un capo della polizia della capitale, un ufficiale di marina, un pensionato, un esperto di computer. Tutti le hanno chiesto incontri per prestazioni sessuali. Tutti sono caduti nell'imboscata: nel luogo convenuto per l'appuntamento, 'Maj'-Line era ad attenderli insieme a cameramen e colleghi. E tutti hanno dovuto confessare.

"Io nel mio annuncio non ho mai parlato direttamente di sesso", spiega Tine Roeglind. Ma la tecnologia del virtuale può servire anche così a smascherare potenziali pedofili e maniaci. "Molti uomini hanno cominciato il chatting con domande banali, poi sono venute le richieste d'incontri". Tine è stata al gioco per scovarli: ha dato appuntamento a quattro di loro e li ha smascherati come pedofili. E lo scandalo scuote la ricca, tranquilla Danimarca.

I casi sono pazzeschi. Ecco un capo della polizia della capitale, 53 anni, padre di due bambini. Chiede un appuntamento a 'Maj' a casa sua, ma prima vuole essere sicuro che i genitori di lei siano in viaggio. Poi arriva nella casa, e giornalisti e cameramen lo inchiodano. E' stato sospeso dal servizio, è indagato. "Finora ho fatto chatting online con oltre cento ragazze minorenni", ha confessato al giudice inquirente.

Ecco un ufficiale della marina reale, 43 anni, anche lui padre di due bimbi. Nella chatline si presenta come 'Steffen', usa subito frasi brutali. Si confessa. "Voglio fare sesso con una vergine, non ti preoccupare, starò molto attento". Si danno appuntamento a 80 chilometri dalla capitale, presso la base navale dove lui presta servizio. 'Steffen' indossa l'alta uniforme quando viene alla stazione delle Dsb, le ferrovie reali, a prendere 'Maj', e le telecamere lo inchiodano.

Ci sono anche altre confessioni. Un pensionato di 72 anni dice "voglio scopare con una piccola dolce fanciulla", e online minaccia Maj di farla rinchiudere in un brefotrofio se lei non ci starà. Adesso implora clemenza. Martin, 35 anni, esperto di computer, spiega di saperci fare. "Ho già posseduto una 15enne vergine, ho fatto molta attenzione, con te, Maj, vorrei iniziarti al rapporto orale".

Adesso il potere politico, scosso dall'offensiva dei media lanciata grazie a Tine Roegind, chiede che la polizia reale formi una task-force speciale per lottare online contro i pedofili. Ma al momento mancano mezzi, soldi ed effettivi, spiega la ministra della Giustizia Lene Espersen. "Dobbiamo muoverci presto, lo so, ma la riforma della polizia appena varata ha ridotto i mezzi".

(1 giugno 2008)

fonte:Repubblica.it

In fin dei conti pare non sia così difficile smascherarli, ma sarebbe auspicabile controllare o limitare la rete per tentare di porre rimedio a questo fenomeno?
E come comportarsi con questi pedofili (che spesso sono insospettabili padri di famiglia)?
daetil
00martedì 3 giugno 2008 19:54
Hareios non vorrei essere cattivo ma certa gente non vede l'ora di mettere vincoli alla libertà di internet. Gia da fioroni ho sentito parlare del sitema cinese e mi è venuta la pelle d'oca. Sul controllo conosco qualcuno alla polizia postale e so per certo che gran parte del loro lavoro è legato alla pedofilia. Ma odio sentir parlare di limitazioni della rete.
Hareios
00martedì 3 giugno 2008 23:14
La mia era infatti era una domanda; anche io sono contrario a limitazioni di sorta
=Mimmoxl=
00mercoledì 4 giugno 2008 08:57
Mah allora per l'evasione fiscale dovremmo limitare l'economia? Non mi sembra una idea saggia...

Semplicemente si deve parlare di maggiori controlli, così come la giornalista ha adescato in pochi giorni questi pedofili, potrebbe farlo anche la polizia!

E lo stesso discorso vale per l'evasione... Bastano 3 finanzieri in borghese che vanno dal dottore/Gioielliere/Commercialista etc etc... con telecamere nascoste, uno dietro l'altro o a poca distanza... Se a nessuno dei tre fanno la fattura (cosa registrata dalla telecamera), giù con multoni di quelli immani o con la chiusura dell'esercizio... Tutto dipende sempre dalla volontà di scovarli, i metodi sono molteplici... Ma siamo proprio sicuri che vogliano davvero scoprirli?

A voi l'ardua sentenza...
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