A scuola con corsetto anti-coltello

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Lpoz
00martedì 20 gennaio 2009 14:01
Gb, allarme per diffusione baby-gang
Rimbalza dal Regno Unito una preoccupante panoramica sul mondo giovanile. Secondo uno studio, in Gran Bretagna la cosiddetta "cultura delle bande", è in netta diffusione. In alcune scuole, gli studenti andrebbero addirittura a lezione muniti di giubbotto anti-proiettile o di corsetto anti-coltellata sotto alla maglietta. La causa starebbe nel fatto che il numero di ragazzi coinvolti con una gang è raddoppiato rispetto a 5 anni fa.

Lo studio, commissionato dalla sigla sindacale NASUWT, mira a far luce sul fenomeno delle baby-gang che negli ultimi anni sta insanguinando le strade inglesi. Il problema non sarebbe da sottovalutare: stando al rapporto che segue l'indagine, le bande 'recluterebbero' ragazzini a partire dai 9 anni. I più giovani avrebbero un ruolo di "messaggeri" al servizio dei più vecchi.

"In un'area colpita dalle attività di queste bande - dice il rapporto - una scuola secondaria tipica ha in media 20 ragazzi coinvolti in modo serio, 40 a livello medio, e fino a 100 elementi con un ruolo marginale".

Per quanto riguarda i professori, secondo lo studio, essi sarebbero a conoscenza del fatto che gli studenti vanno a lezione con i giubbotti di protezione. Non c'è da stupirsi però perchè: "in certi istituti gli studenti entrano in classe con le armi. Oppure le nascondano all'interno della scuola o in zone limitrofe".

Tuttavia, ad alleggerire l'allarmante notizia, ci sarebbe il fatto che il numero degli istituti coinvolti dalla piaga delle gang giovanili è una minoranza rispetto al totale delle scuole britanniche.

Corriere.it
Lux-86
00martedì 20 gennaio 2009 14:10
Io ho la mia personale soluzione al problema: mandarli a lavorare 10 ore al giorno, alla fine saranno così stanchi che non avranno neanche la forza di accoltellare qualcuno. Oppure, se proprio ci teniamo all'istruzione, rendere le scuole talmente dure che siano costretti a studiare/fare i compiti tutti i pomeriggi e alla fine abbiano solo voglia di dormire. Mica come adesso che i sedicenni hanno abbastanza tempo libero da andare a sfasciare le scuole. [SM=x751545]
Pius Augustus
00martedì 20 gennaio 2009 14:17
Il problema la sono gli immigrati, i violenti autoghettizzatesi sono loro.
princepsoptimus
00martedì 20 gennaio 2009 16:14
Re:
Pius Augustus, 20/01/2009 14.17:

Il problema la sono gli immigrati, i violenti autoghettizzatesi sono loro.




no comment
-Giona-
00martedì 20 gennaio 2009 17:25

Il problema la sono gli immigrati, i violenti autoghettizzatesi sono loro.



Sì e no: io comunque sono abbastanza preoccupato dal fatto che vedo qua in Italia dei giovanissimi di colore, provenienti dall'Africa nera e relativamente ben integrati, assumere certi atteggiamenti deteriori tipici dei ghetti neri statunitensi: come dire che di tutta la roba, buona e cattiva, che gli USA ci riversano addosso loro si prendono proprio quella peggiore. Lo stesso vale per giovani latinoamericani: non ne ho un'esperienza diretta, ma ho letto che a Milano tali bande minorili costituiscono un problema abbastanza serio.
DarkWalker
00martedì 20 gennaio 2009 17:54
Re:
-Giona-, 20/01/2009 17.25:


Il problema la sono gli immigrati, i violenti autoghettizzatesi sono loro.



Sì e no: io comunque sono abbastanza preoccupato dal fatto che vedo qua in Italia dei giovanissimi di colore, provenienti dall'Africa nera e relativamente ben integrati, assumere certi atteggiamenti deteriori tipici dei ghetti neri statunitensi: come dire che di tutta la roba, buona e cattiva, che gli USA ci riversano addosso loro si prendono proprio quella peggiore. Lo stesso vale per giovani latinoamericani: non ne ho un'esperienza diretta, ma ho letto che a Milano tali bande minorili costituiscono un problema abbastanza serio.




questa è una cosa di cui mi stupisco anche io ogni volta che prendo la metro a milano. Non perchè -fortunatamente- incontro baby gang ma anche solo a livello di costume (e costumi) l'impatto con le varie subculture è notevole, altro che mtv^^.
Neanche io trovo il ragionamento di pius fuori luogo, senz'altro la parte del leone la fanno le condizioni socioeconomiche, ma non sono le uniche in gioco.
princepsoptimus
00martedì 20 gennaio 2009 19:39
Re:
-Giona-, 20/01/2009 17.25:


Il problema la sono gli immigrati, i violenti autoghettizzatesi sono loro.



Sì e no: io comunque sono abbastanza preoccupato dal fatto che vedo qua in Italia dei giovanissimi di colore, provenienti dall'Africa nera e relativamente ben integrati, assumere certi atteggiamenti deteriori tipici dei ghetti neri statunitensi: come dire che di tutta la roba, buona e cattiva, che gli USA ci riversano addosso loro si prendono proprio quella peggiore. Lo stesso vale per giovani latinoamericani: non ne ho un'esperienza diretta, ma ho letto che a Milano tali bande minorili costituiscono un problema abbastanza serio.




non più di quelle italiane, te ne assicuro...
Pius Augustus
00martedì 20 gennaio 2009 20:45
Re: Re:
princepsoptimus, 20/01/2009 16.14:




no comment




Vai a dare una occhiata all'appartenenza etnica dei membri delle bande minorilie poi ne riparliamo. Il 90% minimo sono provenienti dal subcontinente indiano o dall'africa, ed una parte minore dai caraibi.
princepsoptimus
00martedì 20 gennaio 2009 20:52
Re: Re: Re:
Pius Augustus, 20/01/2009 20.45:




Vai a dare una occhiata all'appartenenza etnica dei membri delle bande minorilie poi ne riparliamo. Il 90% minimo sono provenienti dal subcontinente indiano o dall'africa, ed una parte minore dai caraibi.




ma dici sul serio? Postami i dati...
Pius Augustus
00martedì 20 gennaio 2009 20:59
Re: Re: Re: Re:
princepsoptimus, 20/01/2009 20.52:




ma dici sul serio? Postami i dati...




Non li ho, non le trovo su internet, ma ci ho dato un esame l'anno scorso sull'integrazione razziale a Londra e ti posso assicurare che è così. Le bande hanno struttura territoriale, ci sono i pakistani, gli indù, i caraibici, i nigeriani ecc.ecc.
è molto più conflitto razziale tipo los angeles che violenza di ragazzini alla arancia meccanica.
princepsoptimus
00martedì 20 gennaio 2009 21:49
Re: Re: Re: Re: Re:
Pius Augustus, 20/01/2009 20.59:




Non li ho, non le trovo su internet, ma ci ho dato un esame l'anno scorso sull'integrazione razziale a Londra e ti posso assicurare che è così. Le bande hanno struttura territoriale, ci sono i pakistani, gli indù, i caraibici, i nigeriani ecc.ecc.
è molto più conflitto razziale tipo los angeles che violenza di ragazzini alla arancia meccanica.




ed ovviamente tra questi non ci sono "veri" londinesi...
Ace Ventura
00martedì 20 gennaio 2009 23:53
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
princepsoptimus, 20/01/2009 21.49:




ed ovviamente tra questi non ci sono "veri" londinesi...




Di sicuro i numeri sono diversi, purtroppo ha ragione Pius. A loro discolpa bisogna però dire che gli immigrati di certe etnie, sono trattati in occidente come poco più che ritardati dagli abitanti locali, anche quando possiedono una laurea.. Figuriamoci un poveraccio che emigra. E' anche per questo che si ghettizzano, non solo per peculiarità loro... Un ragionamento che comunque non considera l'origine culturale in nessun modo, è fuoriluogo e perbenista...
princepsoptimus
00mercoledì 21 gennaio 2009 18:51
per me sono tutte cavolate... l'etnia conta ben poco, ben più assillante è la ragione socio-economica
Malduin
00mercoledì 21 gennaio 2009 19:07
mah indicando etnie mi pare che si solito si voglia proprio sottolineare l'aspetto "Socio". Quando in questi casi si parla per dire di "Algerino" non si intende qualche strana proprietà ma semplicemente il prodotto del contesto (sub?)culturale "algeria".

Secondo me or ora tutto sommato il problema "bande giovanili" in Italia è meno grave che 10-20 anni fa (chi gironzolava tra Cinisello Balsamo - Periferie varie di Milano dovrebbe sapere!), ovviamente bisogna in ogni modo evitare che si generino situazioni di (dis)integrazione in stile "Francese".
Hareios
00mercoledì 21 gennaio 2009 19:07
Re:
princepsoptimus, 21/01/2009 18.51:

per me sono tutte cavolate... l'etnia conta ben poco, ben più assillante è la ragione socio-economica



spiegati per piacere

princepsoptimus
00mercoledì 21 gennaio 2009 19:56
Re: Re:
Hareios, 21/01/2009 19.07:



spiegati per piacere





contesto sociale è inerente all'ambito anche culturale e familiare in senso lato, non c'entra la nazionalità o l'etnia...

il contesto economico rappresenta le possibilità economiche di una data famiglia che in genere vanno a braccetto con il contesto citato sopra.

Noi ormai pensiamo con occhi bendati eliminando questi due contesti fondamentali per trovare quello etnico che è fuori luogo per me in una sensata analisi macroscopica di questi fenomeni.

Se tu a livello ipotetico affermi che il 90% di ragazzi appartenenti a baby gang sono immigrati in realtà non dici nulla perchè i parametri che devi tener presente sono quelli sociali (tengo a precisare ben diversi dall'etnia...) ed economici.

Dunque questo 90% deve essere riportato su binari più "scientifici" oserei dire, spiegando il dato in base alle precarie condizioni sociali ed economiche cui sono portati questi individui che chiamiamo immigrati. Questi immigrati non appartengono a baby gang perchè immigrati, ma semplicemente perchè vivono in disagiate condizioni socio-economiche.

Tutto questo vale sulla presunta fondatezza delle informazioni addotte da Pius, ci stiamo ancora muovendo su un ambito ipotetico, in definitiva credo che queste baby gang siano formate sia da autoctoni che da immigrati senza molta distinzione...
DarkWalker
00mercoledì 21 gennaio 2009 19:58
non so, secondo me a parità di condizioni economiche l'appartenere ad una minoranza che non si riconosce nelle istituzioni del paese ospitante genera un vittimismo che può portare più facilmente alla violenza. Cmq non sono un sociologo eh.
princepsoptimus
00mercoledì 21 gennaio 2009 20:04
Re:
DarkWalker, 21/01/2009 19.58:

non so, secondo me a parità di condizioni economiche l'appartenere ad una minoranza che non si riconosce nelle istituzioni del paese ospitante genera un vittimismo che può portare più facilmente alla violenza. Cmq non sono un sociologo eh.




nemmeno io, ma ti posso dire che le minoranze che raggiungono discrete condizioni economiche in genere rafforzano il legame con il paese ospitante, basti pensare al voto conservatore della maggior parte degli italo-americani...

Ripeto il punto di partenza sono le condizioni socio-economiche, la nazionalità e l'etnia contano mooolto meno rispetto a questi due parametri...
Pius Augustus
00mercoledì 21 gennaio 2009 20:43
Se c'è un paese dove il governo ha (disgraziatamente) fatto di tutto per favorire la condizione degli immigrati questo è la gran bretagna. Eppure questi sono sempre più violenti e meno rispettosi del paese che li ospita.
princepsoptimus
00mercoledì 21 gennaio 2009 21:35
Re:
Pius Augustus, 21/01/2009 20.43:

Se c'è un paese dove il governo ha (disgraziatamente) fatto di tutto per favorire la condizione degli immigrati questo è la gran bretagna. Eppure questi sono sempre più violenti e meno rispettosi del paese che li ospita.




mah... non mi pare che tutti gli immigrati inglesi siano degli irrispettosi e violenti, alcuni si e ed altri no come in tutte le categorie sociali.
Ace Ventura
00mercoledì 21 gennaio 2009 22:54
Re: Re:
princepsoptimus, 21/01/2009 21.35:




mah... non mi pare che tutti gli immigrati inglesi siano degli irrispettosi e violenti, alcuni si e ed altri no come in tutte le categorie sociali.




seee, come no...
Lux-86
00giovedì 22 gennaio 2009 09:00
Pereò guardate: in USA hanno la segregazione, il razzismo, il KKK, avevano la schiavitù... ed hanno eletto un nero presidente. In GB sono tutti per l'integrazione e Blair aveva paura a dire di essere cattolico ...!
Hareios
00giovedì 22 gennaio 2009 11:58
Re: Re: Re:
princepsoptimus, 21/01/2009 19.56:




contesto sociale è inerente all'ambito anche culturale e familiare in senso lato, non c'entra la nazionalità o l'etnia...

il contesto economico rappresenta le possibilità economiche di una data famiglia che in genere vanno a braccetto con il contesto citato sopra.

Noi ormai pensiamo con occhi bendati eliminando questi due contesti fondamentali per trovare quello etnico che è fuori luogo per me in una sensata analisi macroscopica di questi fenomeni.

Se tu a livello ipotetico affermi che il 90% di ragazzi appartenenti a baby gang sono immigrati in realtà non dici nulla perchè i parametri che devi tener presente sono quelli sociali (tengo a precisare ben diversi dall'etnia...) ed economici.

Dunque questo 90% deve essere riportato su binari più "scientifici" oserei dire, spiegando il dato in base alle precarie condizioni sociali ed economiche cui sono portati questi individui che chiamiamo immigrati. Questi immigrati non appartengono a baby gang perchè immigrati, ma semplicemente perchè vivono in disagiate condizioni socio-economiche.

Tutto questo vale sulla presunta fondatezza delle informazioni addotte da Pius, ci stiamo ancora muovendo su un ambito ipotetico, in definitiva credo che queste baby gang siano formate sia da autoctoni che da immigrati senza molta distinzione...




Ti ho ben compreso, ma nemmeno la pista da te suggerita spiega in verità molto.
Se è infatti vero che in un ambiente degradato che generalmente si accompagna alla povertà l'uomo tenda ad abbrutirsi e quindi a compiere con più facilità l'atto crimonoso, bisogna tener conto che il fenomeno della baby gang è molto più complesso.
Una spiegazione del genere, infatti, calzerebbe a pennello per la situazione di un paese sudamericano, non per la realtà inglese o, in generale, europea.
Come tu ben sai queste baby gang non si formano necessariamente tra ragazzi di famiglie povere o in zone malfamate.
Io credo sia meglio indagare sulla pista fornita da pius, accettando quanto detto da lui come un dato neutrale più che come una critica (magari razzistica) agli immigrati.
princepsoptimus
00giovedì 22 gennaio 2009 20:07
Re: Re: Re: Re:
Hareios, 22/01/2009 11.58:





Se è infatti vero che in un ambiente degradato che generalmente si accompagna alla povertà l'uomo tenda ad abbrutirsi e quindi a compiere con più facilità l'atto crimonoso, bisogna tener conto che il fenomeno della baby gang è molto più complesso.




Se ben ci pensi in realtà quello che stai dicendo non fa che avvalorare ancor più la mia tesi...

il fenomeno delle baby gang è molto più complesso per la semplice ragione che non è formato solo da immigrati che partano da condizioni disagiate ma anche da autoctoni benestanti. Bene, in questo senso sbarriamo anche l'ultima barriera che ci legava a questo fenomeno come ad un fenomeno legato all'immigrazione supponendo il fatto che gli autoctoni non prendano parte essi stessi al presunto senso di "alienazione" alla società proposto per gli immigrati. Tuttavia, ammessa e concessa anche questa ultima evenienza il discorso fila ugualmente in quanto non si parla più di immigrazione in senso stretto ma di un generale senso di smarrimento di valori che investe in misura
uguale sia gli autoctoni che gli immigrati rendendo nulla la "discriminante immigrati" ed al contrario avvalorando la mia percezioni del fenomeno in un ambito socio-economico, in quanto si rivela l'unica attendibile spiegazione per tutto questo.
Pius Augustus
00giovedì 22 gennaio 2009 20:11
Re: Re: Re: Re: Re:
princepsoptimus, 22/01/2009 20.07:




Se ben ci pensi in realtà quello che stai dicendo non fa che avvalorare ancor più la mia tesi...

il fenomeno delle baby gang è molto più complesso per la semplice ragione che non è formato solo da immigrati che partano da condizioni disagiate ma anche da autoctoni benestanti. Bene, in questo senso sbarriamo anche l'ultima barriera che ci legava a questo fenomeno come ad un fenomeno legato all'immigrazione supponendo il fatto che gli autoctoni non prendano parte essi stessi al presunto senso di "alienazione" alla società proposto per gli immigrati. Tuttavia, ammessa e concessa anche questa ultima evenienza il discorso fila ugualmente in quanto non si parla più di immigrazione in senso stretto ma di un generale senso di smarrimento di valori che investe in misura
uguale sia gli autoctoni che gli immigrati rendendo nulla la "discriminante immigrati" ed al contrario avvalorando la mia percezioni del fenomeno in un ambito socio-economico, in quanto si rivela l'unica attendibile spiegazione per tutto questo.




è una alienazione culturale di gruppi allogeni che rifiutano i valori fondamentali della nazione inglese, non è un problema degli autoctoni benestanti.
princepsoptimus
00giovedì 22 gennaio 2009 20:49
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Pius Augustus, 22/01/2009 20.11:




è una alienazione culturale di gruppi allogeni che rifiutano i valori fondamentali della nazione inglese, non è un problema degli autoctoni benestanti.




alienazione culturale che può investire allo stesso modo anche gli autoctoni inglesi che si discostano dai suddetti valori...
Hareios
00giovedì 22 gennaio 2009 20:52
Re: Re: Re: Re: Re:
princepsoptimus, 22/01/2009 20.07:




Se ben ci pensi in realtà quello che stai dicendo non fa che avvalorare ancor più la mia tesi...

il fenomeno delle baby gang è molto più complesso per la semplice ragione che non è formato solo da immigrati che partano da condizioni disagiate ma anche da autoctoni benestanti. Bene, in questo senso sbarriamo anche l'ultima barriera che ci legava a questo fenomeno come ad un fenomeno legato all'immigrazione supponendo il fatto che gli autoctoni non prendano parte essi stessi al presunto senso di "alienazione" alla società proposto per gli immigrati. Tuttavia, ammessa e concessa anche questa ultima evenienza il discorso fila ugualmente in quanto non si parla più di immigrazione in senso stretto ma di un generale senso di smarrimento di valori che investe in misura uguale sia gli autoctoni che gli immigrati rendendo nulla la "discriminante immigrati" ed al contrario avvalorando la mia percezioni del fenomeno in un ambito socio-economico, in quanto si rivela l'unica attendibile spiegazione per tutto questo.




io non me la sento di avvalorare o meno nessuna tesi perchè al riguardo so veramente poco; tutto il mio post era incentrato sull'affermare che per me i motivi economici centrano in maniera limitata (e in una certa maniera anche quelli sociali, intesi nell'unico significato che gli abbiamo dato finora).

Non ho affermato nien'altro: non ho detto che il fenomeno investa famigli inglesi autoctone e non ho fatto esempi sull'inghilterra (l'unico esempio che mi sono sentito di fare e quello di alcuni paesi dell'america latina).

Il mio post voleva solo suggerire una pista d'indagine diversa.
princepsoptimus
00giovedì 22 gennaio 2009 20:59
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Hareios, 22/01/2009 20.52:




io non me la sento di avvalorare o meno nessuna tesi perchè al riguardo so veramente poco; tutto il mio post era incentrato sull'affermare che per me i motivi economici centrano in maniera limitata (e in una certa maniera anche quelli sociali, intesi nell'unico significato che gli abbiamo dato finora).

Non ho affermato nien'altro: non ho detto che il fenomeno investa famigli inglesi autoctone e non ho fatto esempi sull'inghilterra (l'unico esempio che mi sono sentito di fare e quello di alcuni paesi dell'america latina).

Il mio post voleva solo suggerire una pista d'indagine diversa.




ok...

ma io mi riferisco alla situazione inglese perchè è quella presente nel post d'apertura.


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