Ai 18 Compagni del S.C.C. , Vostro Barone Nagh.(2'm) --------------Venezia

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Naghornokarabah
00domenica 20 aprile 2003 22:22
Vi lasciai anni trascorsi con buone nuove per la mia Serenissima. Esse ancor migliori addivengono ogni giorno che intercorre a che Caronte giunga a trasbordarci.
E' con vivido ed avito orgoglio che vengo a dirvi che la montagnosa terra di Re Tvrtko Segundo e' anch'essa entrata nei nostri dominii. La Bosnia , abbandonata al suo destino infatti dall'ingrata Ragusa , giunta a nova alleanza con l'Illirico Albanese et l'acerrimo nostro rivale Genovese, presto s'e' venuta aggiungersi a nostra Gloriosissima Patria. Finalmente potro' tornare nella terra dei miei avi e sulle loro tombe piangere in pace. Si che pacifica rappresenta per me la memoria della Bosnia e finalmente assicurata alla Cristianita'per sempre. Siamo ancora alleati co' Magiari e Croati, persi l'Austriaci che non vollero entrar a bega contro altre terre di lingua germanica. Ma a noi di queste lotte ben poco ce ne tange, giacche' per senso di fidelta' all'alleanza entrammo in guerra, ma all'atti pratico lasciammo i Magiari a vedersela da soli contro i Germani. Invece noi puntammo decisi alla bellissima Ragusa. In fondo desideravamo solo prender essa dentro i nostri dominii, lasciando l'Albanese Ortodosso a vedersela da se col Turco. Appena dichiarammo guerra a Ragusa pero' , ci trovammo attaccati ad occidente dal papa , deciso a toglierci Mantua. Subito giungemmo ad armistizio co' Albanesi , Ragusani e Genovesi , ed essi ne furono lieti, giacche' durissimi e vincitori uscimmo negli scontri per terra e mare. ma non v'era tempo per assediare sui balcani giacche' mantua stava cedendo a 35 mila papalini. prestamente raggiungemmo la nostra provincia d'occidente e appena in tempo la sollevammo dall'assedio, e poi dritti giu ' verso la Romagna , a restituir l'affronto alla santita' de' papi. Annientate le forze romane cingemmo d'assedio e prendemmo Bologna , e facemmo nostra in armistizio.
In ultimo vi aggiungo che , pur senza conquiste militari, ebbimo modo de scontrar le nostre navi e galee contro fortissime forze Inglesi , durante una guerra che ci tocco' marginalmente e di cui fu promotore il Signore di Lussemburgo, all'epoca alleato nostro.Cruentissima fu la lotta nell'adriatico tra le nostre forze (5 Navi da Guerra, 30 galee, 5 trasporti) e quelle Angle (19 Navi da Guerra e 7 trasporti), e risultati nostri immensi: Inseguitele per tutto l'adriatico le affondammo tutte , privando l'Inglese di tutti i suoi legni , sicche' se ne stara' per lunghi anni buono entro i propri confini . Noi solo una Galea perdemmo in questi scontri.
Vostro Nagh
12 Ottobre 1440.
Xerse
00martedì 22 aprile 2003 15:04
Mio Signore colendissimo,
leggo che li veneziani sono con l'arme agli occhi e da tempo il tamburo suona alla gagliarda.
Vostra Signoria fa risuonare la tromba della sua Fama fin oltre i confini italici e delle colonne d'Ercole. il figlio d'Albion atterrato e vinto, oggi tremante al suo sovrano, della potenza veneziana con terror favella; e con le parole sue sparge l'orror della flotta d'Adria fino agli oceani d'alberi di York e di Borgogna.
Bologna liberata il Principe suo in Vostra Signoria saluta e già la scienza e l'arti e la poesia al Doge di Venetia vieppiù consacra.
Perciosiacchè cosa non riman che l'union d'Italia, che l'alloro più bello saria se posato fosse sul crin di Venetia bella.

E più non ardisc'oltre. Che il Signore vi conservi sempre,
Vostro,
Xerse.





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