Articolo sul football che sta girando:

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LORDLUTORTITUS
00mercoledì 14 aprile 2010 18:27
La nuova frontiera dello sport marketing? E’ il football americano. Se fossimo
in Borsa, sarebbe come puntare su un titolo azionario sconosciuto e
che potrebbe fare il botto. Roba da addetti ai lavori, da cacciatori di nuovi
“oceani blu” del marketing nel mondo dello sport. Negli ultimi anni l’Italia
ha visto nascere e crescere il fenomeno del rugby, un’operazione da manuale
tenuto conto che solo pochi anni fa era una nicchia per eletti. Ora tv,
giornali e new media non possono fare a meno di parlare della palla ovale,
soprattutto grazie al buon lavoro di comunicazione fatto sulla Nazionale
e grazie all’ingresso di sponsor importanti. Ma in Italia c’è un’altra palla
ovale che sta lentamente risalendo la china per tornare agli antichi splendori
ed è del quella del football Usa. Cerchiamo di riepilogare.
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I fasti e il declino
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Dopo i fasti degli anni Ottanta con ampi spazi sulle tv nazionali e poi sul
satellite c’è stato il lento declino nel corso degli Anni Novanta. L’abbandono
progressivo degli sponsor, qualche guaio di troppo a livello federale
hanno gettato il football nel limbo con il crollo totale nel 2000 a seguito
del commissariamento della federazione Fiaf dal Coni, causa situazioni
debitorie pregresse. Da allora il movimento è ripartito praticamente da
zero e ha cercato di andare avanti ricostituendosi all’interno della Nfl i,
associazione sportiva privata che ha gestito i campionati successivi. Il football
è tornato lentamente a crescere soprattutto promuovendosi con i
settori giovanili, ma molte cose continuavano a non funzionare, anche
in mancanza di un progetto di comunicazione adeguato per il rilancio
di questo sport.
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La rivoluzione
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La svolta è arrivata nel 2007 quando le società maggiori hanno deciso
di cambiare rotta riunendosi in una lega autonoma, la IFL - Italian Football
League, con l’obiettivo di costruire un progetto d’eccellenza, con
un piano di comunicazione mirato e di riportare progressivamente
football ai livelli di un tempo, compreso il ritorno nel Coni. Questo ha
provocato una rottura del movimento e una reazione a catena anche nel
mondo delle società minori. Una sorta di rivoluzione in cui si è cercato
di trovare un contenitore comune che potesse fare da collante per tutti i
team, grandi e piccoli. Da qui è nata l’opportunità di ripescare la Fidaf,
federazione di football nata in Sicilia dopo il commissariamento della
Fiaf. La Fidaf era limitata territorialmente alla sola regione siciliana ma
aveva attivato tutte le procedure per essere rispettosa dei parametri del
Coni. Gli mancava, sostanzialmente la possibilità di vantare un’attività
agonistica in tutta Italia.
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Il ritorno nel Coni
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Con l’adesione delle squadre della lega IFL al progetto Fidaf, la federazione
ha potuto raggiungere i requisiti necessari per bussare nuovamente
alla porta del Coni e tentare il rientro. Due anni fa è arrivato un primo
riconoscimento con l’ingresso all’interno dell’Osservatorio Coni, una
sorta di limbo della durata di 2 anni dopo i quali, verifi cato che le attività
sono tutte nei parametri, ci sarà il ritorno uffi ciale nel Coni. E il termine
è ormai alle porte.
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Il caso Grisham, dal bestseller al fi lm
Un primo grande successo per il nuovo corso del football è arrivato nel
2008 con l’uscita negli Usa e in Italia del libro “Il professionista” del celebre
scrittore John Grisham. Un best seller oggi tradotto in tutto il mondo
che parla proprio del football americano in Italia visto con gli occhi di un
quarterback americano. La morale del libro? La vera anima del football
è in posti come l’Italia dove si gioca per passione, dove lo sport non è
“macchiato” dal denaro e dai grandi interessi. Adesso negli Usa è in corso
il progetto di realizzare un fi lm dedicato a questo libro e pare che sia già
stato identifi cato l’attore protagonista, il biondo e muscoloso Matthew
McConaughey. Se tutto andrà come previsto il fi lm sarà realizzato
tra il2010 e il 2011 e poi, ovviamente, approderà
anche in Italia.
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Il ritorno anche sui Media
In questi ultimi tre anni IFL e Fidaf hanno
cercato di lavorare su un progetto di
comunicazione integrata. A singhiozzo
il football è tornato anche sui giornali
nazionali con Gazzetta, Corriere dello
Sport, Qn, Sport Week e altri magazine
che gli danno visibilità ancora a fasi alterne.
Ma l’interesse è crescente anche
perché, nel frattempo, il football è tornato
in tv.
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Il ritorno in tv
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Da quest’anno Rai Sport Più e Sport Italia,
sul circuito Sky, ospitano ogni settimana
una trasmissione televisiva dedicata
alla serie A-IFL. La produzione delle
immagini è realizzata direttamente dalla
lega e dalla federazione e il “pacchetto
video” viene anche proposto territorialmente
sulle tv locali in collegamento alle
società sportive delle varie città.
La forza di internet
Uno punto forte del football è il web.
Negli anni di oblio mediatico il football
ha saputo sviluppare tutta una serie di
canali di visibilità grazie a internet. Sul
web il popolo del football si ritrova e
partecipa postando in tutta Italia, video,
fotografi e, articoli. I siti di riferimento
sono quello della lega e quello federale,
ma poi c’è tutto il mondo dei siti delle
varie società e l’universo di blog, community,
social network. Inoltre Repubblica.
it dal 2010 dedica ogni settimana
un ampio servizio dedicato a tutti i risultati
delle varie giornate.
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L’Italian Super Bowl
Con il nuovo corso del football ha trovato
nuovo splendore anche la fi nalissima
scudetto, l’Italian Super Bowl. La lega
IFL è riuscita nel 2008 e nel 2009 a porportare
il football sul grande palcoscenico
della riviera romagnola, prima a Cattolica
e poi a Milano Marittima ottenendo
un interesse crescente anche da parte del
pubblico non appassionato. Quest’anno
l’Italian Super Bowl si terrà a Milano,
piazza di primo piano della comunicazione
nazionale e le istituzioni del territorio
hanno già aderito al progetto.
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Lo spettacolo
Altro punto di forza del football americano
è la grande spettacolarità dello
sport. Lanci, corse, intercetti, scontri: le
immagini sono sempre straordinarie e
chi lentamente ci si avvicina, se ne appassiona.
E poi ci sono tutte le attività di
contorno perché una partita di football è
uno spettacolo nello spettacolo, con cheerleader,
musica, gadget e molto altro.
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Il movimento
Con la ruota che gira anche il movimento
sta tornando a crescere e conta oggi
oltre 4mila tesserati in tutta Italia, in costante
incremento. Al di là delle società
maggiori presenti in serie A, con quattro
team impegnati anche nelle competizioni
europee, ci sono società praticamente
in ogni città italiana, poi ci sono i campionati
giovanili e il circuito del fl ag football,
quello senza contatto dedicato ai
più piccoli e anche alle donne.
Il ritorno dei grandi sponsor
Questa nuova ondata di interesse e un
progetto di comunicazione mirato hanno
attirato i primi sponsor nazionali a
investire sul football: Buitoni, Doctor
Glass, Great Wall, Giglio. E dalla lega
IFL e dalla Fidaf fanno sapere che altre
trattative sono già in corso per la fi nalissima
di Milano e per le prossime stagioni
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