Bobby Darin

Fra non molto uscira' sugli schermi italiani il film autobiografico del cantante italo-americano Bobby Darin, che per la verita' in America e' stato un fiasco,nonostante l'interpretazione di Kevin Spacey.Chi era Bobby Darin?Il suo vero nome era Walden Robert Cassotto era nato nel 1936,inizio' col rock'n'roll negli anni'50,diventando un idolo per i teen agers(oltretutto era anche di bell'aspetto),di questo periodo ricordo dei rock piuttosto easy come"Splish splash"e"Early in the morning",poi si avvicino' al pop di classe con il suo brano di maggior successo,la splendida"Dream lover",che spesso si ascolta nelle colonne sonore dell'epoca,quindi recupero'"Mack the knife",tratto dall'"Opera di tre soldi"di Brecht,il successo fu grande e la bella voce di Darin fece pensare a molti che lui fosse il successore di Frank Sinatra(lo sostitui' alla Capitol).Era tanto il successo,che Darin si dette pure al cinema e sposo' la fidanzatina d'America, Sandra Dee(conosciuta sul set di"Torna a settembre"),ma il successo fu di breve durata e dopo essere passato allo swing,Darin si dette alla folk music,riprendendo il classico"If you were a carpenter",poi nel 1968 creo' una sua etichetta,la Direction,con cui incise degli album qusi sperimentali,si esibi' a Las Vegas,finche' il cuore malato da tempo gli dette dei grossi problemi,affronto' diverse operazioni,finche' nel 1973,a soli 37 anni,mori' durante un nuovo intervento.Il film riporta in auge un buon cantante,spesso accostato a torto a personaggi mediocri come Fabian o Bobby Vee,le cosiddette "pretty- faces" dei primi anni'60,provate a riascoltarvi qualche antologia (incise anche molte cover,tra i quali"Milord"e "Beyond the sea",il classico"La mer"di Charles Trenet e ricorderei anche un suo brano che ebbe un grande successo da noi nella versione di Remo Germani,"Baci",originariamente"Things").

Con quella faccia da pesce lesso di Kevin Spacey non poteva essere altrimenti; Bobby Darin lo conosco perchè l'ho visto in qualche film e perchè era sposato con Sandra Dee.

Mi era sfuggita la discussione su Bobby Darrin e dirò subito, fuor di metafora e consapevole dei rischi che corro, che la musica leggera di classe mi piace, eccome.
L'intrattenimento che rende popolare premesse musicali anche complesse, ha dato vita ad na classe di artisti, i cosiddetti crooners, che anche in Italia hanno avuto degni rappresentanti (Bongusto o Peppino Di Capri no, eh? ma non toccatemi Nicola Arigliano).
Si potrà obiettare su Sinatra, su Tony Bennett (entrambi anno inciso con i migliori musicisti del proprio tempo, e Louis Armstrong e Bill Evans sono solo i primi nomi che mi vengono in mente)e altrettanto si potrà fare oggi su Bublè (e il personaggio può lasciare perplesso per la mancanza di qualsiasi elemento di innovazione rispetto ai grandi padri dell'entertainement musicale, ma gli standard che ripropone sono belli e godibili), ma il fenomeno non può essere liquidato con il rifiuto preconcetto.

Di Bobby Darin (ah, un altro paradosso americano: il film con Spacey sembra decisamente bello alla grande maggioranza della critica, stupita del clamoroso flop al botteghino) ho una raccolta ("The legendary BD"): un bel disco, di classe sopraffina.