COMMEMORAZIONE

F.Delemme
00giovedì 9 aprile 2009 11:52
Con quanta frequenza va celebrata?


La morte di Gesù dovrebbe essere commemorata tutte le settimane o forse anche tutti i giorni? Cristo istituì il Pasto Serale del Signore e fu ingiustamente messo a morte il giorno di Pasqua. Con la Pasqua, che si teneva solo una volta all’anno, il 14 nisan, si commemorava la liberazione di Israele dalla schiavitù egiziana. (Esodo 12:6, 14; Levitico 23:5) Quindi la morte di “Cristo, la nostra pasqua”, si dovrebbe commemorare solo una volta all’anno, non tutte le settimane né tutti i giorni. (1 Corinti 5:7)
Nel celebrare il Pasto Serale del Signore i cristiani seguono la stessa procedura seguita da Gesù quando lo istituì.
Qual è allora il senso delle parole di Paolo: “Ogni volta che mangiate questo pane e bevete questo calice, continuate a proclamare la morte del Signore, finché egli arrivi”? (1 Corinti 11:26)
Paolo stava dicendo che ogni qualvolta avessero preso gli emblemi, i cristiani unti avrebbero proclamato la loro fede nel sacrificio di riscatto di Gesù.
I cristiani unti avrebbero commemorato la morte di Cristo ‘finché egli fosse arrivato’. Questa celebrazione sarebbe continuata finché Gesù fosse arrivato per ricevere i suoi unti seguaci in cielo mediante la risurrezione alla vita spirituale durante la sua “presenza”. (1 Tessalonicesi 4:14-17) Questo è in armonia con le parole che Cristo disse agli 11 apostoli fedeli: “Se sarò andato e vi avrò preparato un luogo, verrò di nuovo e vi riceverò a casa presso di me, affinché dove sono io siate anche voi”. — Giovanni 14:3.

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