Al giorno d'oggi, una cena al ristorante (in genere una pizzata) non è nulla di speciale.
Quando ero bimbo io, invece, l'evento si rivelava come qualcosa di eccezionale (almeno per me e per la mia famiglia). Ricordo l'eccitazione che precedeva la serata: dopo la visione di qualche cartone animato (per esempio Batman), si montava tutti nell' 850 beige (eravamo in 6!!) e si andava verso l'abitazione di mia zia. Da lì, si procedeva verso il ristorante (se non ricordo male era il "Da Nilo", per il quale prendevo in giro mio cugino che si chiama, appunto "Danilo"), al quartiere Prenestino (credo!) di Roma.
Il locale era caratteristico, c'erano diverse sale, ma il punto più bello era il cortile interno, molto più in basso del livello stradale. Era pieno di vegetazione e tra le foglie degli alberi e dei rampicanti si vedeva il cielo. Era davvero incantevole!!!
Ricordo una sera, in cui tirava un leggero venticello fresco, che mi costrinse ad indossare un giacchetto di jeans. Poi una cameriera davvero graziosa, dalla quale non staccavo gli occhi ogni volta che veniva al tavolo.
Per me è come se fosse la taverna dell'angelo (l'angelo era la cameriera!! - chi ha visto "Il segno del comando" sa a cosa mi riferisco)!!!