Ci scrive Ruben Rossitto

csssstrinakria
00mercoledì 16 gennaio 2013 22:29
È vero che...

Ci ha scritto Ruben Rossitto. Ci fa tre domande:
1. È vero che per entrare in una sala delle assemblee si paga il biglietto?
2. È vero che si può essere disassociati per eiaculazione precoce?
3. È vero che la vostra Bibbia è tradotta male?
Grazie per le vostre risposte.
Ruben Rossitto




Si dicono tante cose, caro Ruben. L'alcol è un cattivo amico e alcune persone hanno fatto amicizia stretta con esso.
Segui la discussione, come ho un po' di tempo ti rispondo.
F.Delemme
00giovedì 17 gennaio 2013 20:39

Alla prima domanda posso rispondere io.

“È vero che per entrare in una sala delle assemblee si paga il biglietto”?

Se qualcuno ha affermato questo, l'avrà fatto dal suo sito abituale, cioè il manicomio criminale.
Chi ha assistito ad una qualsiasi assemblea dei testimoni di Geova, sa bene che l’affermazione è una delle tante "porcherie" presenti sul web e in particolar modo sui forum dei nostri detrattori.
I nostri luoghi di raduno, come le sale delle assemblee, sono dei luoghi aperti al pubblico. Sia i posti a sedere che i parcheggi sono SEMPRE GRATUITI.
Gratuiti sono gli interventi dei vari oratori e le pubblicazioni religiose presentate in occasione di assemblee di distretto, nazionali o internazionali. C'è da dire che fino a qualche tempo fa, ad ogni assemblea era attivo un reparto ristoro che metteva a disposizione dei presenti, gratuitamente dagli anni ottanta, colazione, spuntino, bibite, caffè e gelati.
Non è stato più possibile offrire questo servizio perché la legge non permette la distribuzione di derrate alimentari senza un preventivo scontrino, anche per raduni religiosi. Da allora non è possibile offrire gratuitamente neppure l’acqua imbottigliata. Se le condizioni atmosferiche si presentano avverse e si preannuncia una calamità, la distribuzione gratuita di bottigliette d’acqua è consentita.
Naturalmente tutto questo è successo perché alcuni nostri detrattori hanno presentato un’esposto all'agenzia delle entrate accusandoci di fare attività commerciale senza rilascio di scontrino (che bravi cristiani questi nostri detrattori…). La cosa è perlomeno buffa se non tragica vista da qui, cioè da dove sono in questo momento. Che SIA CHIARO, nessuna violazione della legge è stata addebitata ai testimoni di Geova. Ci hanno detto che bisognava rilasciare scontrino. Noi contestammo questa interpretazione della legge, sostenendo che non poteva trattarsi di attività commerciale perché questo tipo di servizio veniva offerto gratuitamente, solo ed esclusivamente per queste occasioni, a tutti gli intervenuti. L'ufficio delle entrate fece presente che essendo un luogo ad entrata libera, potevano usufruire di questo servizio anche non testimoni di Geova o simpatizzanti. Visto che la cosa era diventata una storia infinita, abbiamo preferito eliminare il servizio ristoro.
Allo stato attuale abbiamo installato dei macchinari che erogano acqua GRATUITAMENTE. Tutto questo fino a quando qualche altro detrattore non chiederà il sequestro di questi distributori perché privi di certificato antisommossa.
Ritorniamo al quesito del nostro visitatore.
È fuor di dubbio che per tenere tutte le nostre assemblee, abbiamo bisogno di spazi non indifferenti. Negli anni sessanta del secolo scorso prendevamo in affitto cinema di periferia e spesso tenevamo le assemblee in piccoli paesini. Un'ottima strategia per fare un lavoro di semina dove ancora la presenza dei testimoni di Geova era sparuta. Col tempo, in Estate, per le grandi assemblee prendevamo in locazione palazzetti dello sport e stadi. La scelta è stata azzeccatissima perché abbiamo avuto una crescita non indifferente.
In quel periodo, per sopperire alle spese a cui andavamo incontro: affitti, materiali di consumo, elettricità, suppellettili vari, trasporto sedie, ecc., si attingeva alle contribuzioni volontarie. Certe volte, però, le contribuzioni volontarie non bastavano, che fare? Si stabiliva che ogni congregazione pagasse parte di quel debito non in parti uguali ma secondo la composizione della congregazione, cioè per proclamatori. Gli anziani riuniti appositamente, in rappresentanza delle loro congregazioni di appartenenza, decidevano di versare la quota "pro-capite". Il segretario, nel corso dell'adunanza di servizio avvisava la congregazione che TUTTI gli anziani della circoscrizione o distretto di appartenenza, avevano approvato preso questa risoluzione. La quota pro-capite era bassissima. L'annuncio era informativo e come sempre, NESSUNO ERA OBBLIGATO AD AUTOTASSARSI di quelle 2 o trecento lire. La congregazione si autotassava.
Trovo la cosa molto equilibrata ed onesta. Chi trova da ridire anche su questo, non possiamo considerarlo un essere pensante e socialmente utile alla comunità.
Col tempo, visto che gli affitti levitavano ogni anno, si ebbe l'idea, veramente geniale, di realizzare strutture per questi eventi. Fu quindi elaborato un sistema che col tempo è stato migliorato ma che ci ha permesso di realizzare strutture comode, funzionali e di proprietà. TUTTI coloro che erano in grado di farlo, e secondo la propria specializzazione, davano una mano. Le strutture realizzate con TUTTE LE AUTORIZZAZIONI e in regola con tutte le normative assicurative e antinfortunistiche incominciarono a nascere in tutt'Italia. Il costo di ogni struttura costava in media 5 volte meno di quanto potesse costare se realizzata da strutture private.
Credo questo basti a far capire ai nostri detrattori che certe affermazioni sanno di ipocrisia e intolleranza.
La FRATELLANZA INTERNAZIONALE è grata alla nostra Organizzazione per essere stata lungimirante e a beneficio di tutti.


La prossima volta, se qualcuno vi dice che si paga il biglietto per entrare nei nostri luoghi di culto, sorridetegli e consigliategli una pastiglia....
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