Ghanese denuncia i vigili per razzismo: "Picchiato, umiliato, offeso"

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princepsoptimus
00martedì 30 settembre 2008 15:49
PARMA - L'hanno fermato all'uscita da scuola, braccato, pestato: un piede sopra alla testa, le manette e poi le botte, anche all'interno della macchina di servizio. Sette agenti della polizia municipale di Parma – questa la denuncia fatta in mattinata ai carabinieri del Comando locale – hanno aggredito alle 18,25 di ieri al parco cittadino ex Eridania Bonsu Emmanuel Foster, giovane studente ghanese di 22 anni – riducendolo con un occhio nero, una gamba malmessa (il ragazzo zoppica) e diverse lesioni, come testimonia il referto ospedaliero. Ancora una volta, dunque, i vigili urbani di Parma – la città della carta dei "più poteri ai sindaci e alla polizia municipale" finiscono nella bufera, dopo l'episodio della prostituta abbandonata a terra nella cella di sicurezza. Un nuovo grattacapo per l'assessore alla sicurezza Costantino Monteverdi e il sindaco Pietro Vignali, che solo due settimane fa ha presentato un pacchetto di sette ordinanze, ora allo studio di Roma e Bologna. L'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Una) del ministero delle Pari opportunità ha aperto un'inchiesta per far luce sull'episodio.

Portato al comando della polizia municipale il giovane è stato fatto spogliare, perquisito e sbattuto in cella. Il giovane racconta di essere stato insultato: insulti razzisti. Gli è stato negato il permesso di telefonare a casa: solo alle 23 è arrivato il padre dello studente. Senza spiegazioni plausibile davanti a quell'occhio nero "mi hanno detto che era caduto ed era stato fermato perché non voleva dare le sue generalità" ha detto il padre, il giovane è stato rilasciato. E la polizia ha consegnato alla famiglia Bonsu una busta del Comune di Parma contenente i verbali con scritto sopra: "Emmanuel negro". Solo oggi la famiglia ha sporto denuncia e chiede, insieme alla comunità ghanese, scuse ufficiali e spiegazioni.

L'aggressione
Come ogni giorno Emmanuel Bonsu Foster, 22 anni, ghanese regolare, è andato a scuola intorno alle 18,15. Le sue lezioni all'Itis serale di via Toscana, di fronte al parco ex Eridania, iniziano alle 18,45. Il giovane è entrato in classe con anticipo, ha posato la cartella (in cui c'erano i documenti d'identità) ed è sceso in strada a fare due passi nel parco, aspettando l'inizio della lezione. Sono le 18,25. "Ho visto due uomini che parlavano dietro di me al cellulare – racconta – e un altro che si è avvicinato. Di colpo l'uomo da solo si è avvicinato senza dire niente, senza identificarsi e mi ha preso le mani. Gli altri due sono arrivati di corsa e mi hanno accerchiato. Ho preso paura, mi sono liberato e sono scappato". Emmanuel, gracile, alto non più di un metro e settanta e che dimostra meno anni di quel che ha, inizia la sua fuga disperata. In poco tempo arrivano altri tre agenti. Solo uno, secondo il ragazzo, da come è vestito "si capiva che era della polizia". Emmanuel fugge per il parco ma viene rincorso e atterrato. A pancia in giù sull'asfalto "mi hanno messo un piede sulla testa" e "hanno cominciato a menarmi. Poi le manette. Uno mi ha colpito con un pugno al volto". Nell'aggressione "gli agenti credo abbiano usato manganelli o forse erano bottigliette d'acqua, non so". Il 22enne viene fatto salire sulla macchina della polizia municipale. Con le manette ai polsi "hanno continuato a colpirmi finché non ho smesso di dimenarmi" e "mi davano del negro". Un "negro", Emmanuel, che fra pochi mesi andrà a lavorare come volontario nella comunità di recupero di Betania per tossicodipendenti, la stessa dove adesso è ospitato Matteo Cambi.

Sbattuto in cella
Senza chiare giustificazioni, a quanto riferisce il giovane, "mi hanno detto che ero scappato e per questo mi hanno arrestato". Emmanuel viene portato al comando di via del Taglio, lo stesso dove a metà agosto era stata rinchiusa una prostituta la cui foto a fatto il giro del mondo. Al comando lo fanno spogliare: "Mi hanno perquisito. Prima, al parco, mi avevano svuotato le tasche e preso il cellulare, la tessera dell'autobus, la tessera della biblioteca e qualche moneta". Emmanuel è completamente nudo. "Mi facevano girare fuori e dentro, fuori e dentro dalla cella. Avevo paura. Mi hanno obbligato a fare delle firme ma io mi sono opposto più volte, volevo chiamare a casa". Poi alla fine Emmanuel cede e firma il verbale.

L'accusa
Oltre alla resistenza a pubblico ufficiale e il reato di non aver mostrato le proprie generalità Emmanuel viene messo sotto torchio. Insieme a lui al parco è stato arrestato uno spacciatore. Emmanuel racconta: "I vigili mi hanno accusato di una cosa che io non sapevo cos'era, mi hanno messo davanti una cosa marrone come cioccolato, poi mi hanno detto di dire la verità perché hanno trovato questa cosa. C'era un'altra persona nella cella e la polizia mi ha detto che questo ha confessato tutto e che mi conosceva. Però io questo non l'avevo mai visto. Non so chi era".

L'arrivo del padre
Emmanuel chiede più volte di telefonare. "Mi è stato negato, ma sono maggiorenne e ne avevo diritto. Mi dicevano "negro muoviti" e poi…poi alle 22 hanno chiamato mio padre. Il papà di Emanuell, Alex Osei, metalmeccanico, in Italia dal '95, arriva al comando alle 23 insieme alla moglie Paulina. "Mi hanno detto che mio figlio era stato fermato perché era vicino ad uno spacciatore ma lui non ha voluto mostrare i documenti. Così l'hanno inseguito, dato che era scappato, e caricato in auto". Poi il padre, sotto choc appena vede il figlio, chiede agli agenti del comando: "Ma perché è ridotto così?. La risposta della municipale "è stata perché è caduto. Ma un occhio nero non te lo fai cadendo. Così io ho chiesto a mio figlio se era stato pestato. Lui ha detto solo sì". Il padre si infuria, chiede spiegazioni. "Ma quando ho alzato la voce e pronunciato la parola abuso mi hanno fatto il gesto con le mani di uscire. Mi hanno detto "Vai via". Ci hanno buttato fuori tutti". All'uscita, intorno alle 23, 15, nelle mani del padre, viene consegnata una busta con lo stemma del Comune di Parma: contiene i verbali e sopra c'è scritto "Emmanuel negro".

All'ospedale
Al Pronto soccorso di Parma Emmanuel e la sua famiglia arrivano a mezzanotte. Spiegano ai medici dell'aggressione: gli viene certificato un' ematoma, una ferita alla mano e il fatto che non abbia mai perso coscienza. Medicato, con ghiaccio e pomate, il giovane viene accompagnato a casa dal padre. Vengo avvertiti gli amici della comunità ghanese.

L'epilogo
Questa mattina la famiglia Bonsu si è riunita a casa di amici. Hanno raccolto tutto il materiale: la busta con scritto "negro", il verbale della municipale, il referto ospedaliero. Poi si sono diretti verso la caserma dei carabinieri, pronti a fare denuncia e "chiedere giustizia".

Il comunicato del Comune
Alle 11.14 l'ufficio stampa del Comune di Parma invia un comunicato dove si congratula con gli agenti per l'arresto di un famoso pusher nella zona ex Eridania. "L'assessore alla Sicurezza Costantino Monteverdi ha ringraziato nella giornata di oggi gli agenti della Polizia municipale che, dopo alcuni giorni di appostamenti, hanno arrestato in flagranza di reato un pusher al parco Eridania: "E' stata un'operazione esemplare per professionalità, risultato e correttezza visto che erano coinvolti anche alcuni minori. Era una segnalazione che arrivava dai cittadini e per questo sono soddisfatto due volte, per aver dato una risposta ad una richiesta reale che arrivava dai frequentatori del parco e, secondo, perché la Polizia municipale ha dimostrato ancora una volta di essere all'altezza dei compiti assegnati". Tralasciando però quello che viene denunciato da Emmanuel Bonsu.


fonte: Repubblica.it
Staib
00martedì 30 settembre 2008 16:24
Repubblica.it:

Studente picchiato, i vigili smentiscono le accuse
Aperta una inchiesta da parte del ministero delle Pari opportunità. La comandante dei vigili: "Abbiamo rispettato le regole"
di Giacomo Talignani
Sul caso dell'aggressione a Emmanuel Bonsu da parte dei vigili urbani il ministero delle Pari opportunità, ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) ha aperto una inchiesta per far luce sulla vicenda. Pronta la replica del Comando di polizia municipale di Parma che nega l'accaduto, parla di "nessuna violazione delle regole" e asserisce che nell'episodio sono stati feriti anche due agenti della municipale.

Il comandante della polizia municipale: "Smentisco"

Emma Monguidi, comandante della polizia municipale di Parma, intervistata sulla vicenda del pestaggio di Emmanuel spiega: "Non so ancora bene a cosa si riferisce, ma mi è stato detto dagli agenti in servizio che il ghanese di 22 anni è scappato, è stato rincorso per il parco. Gli agenti l'hanno fermato. L'occhio nero? Mi hanno detto che è caduto faccia a terra. Smentisco ogni tipo di violenza". Queste le prime reazioni. Poi, dopo aver raccolto i verbali, riassume l'intera vicenda: "Il ragazzo è stato visto nel parco durante una operazione antidroga. Un agente in borghese si è avvicinato a lui mostrando il tesserino ma il giovane è scappato senza farsi identificare. E stato rincorso dall'agente e da altri due in servizio. C'è stata un po' di colluttazione, ma solo per via del ragazzo: il ghanese dimenandosi ha urtato un nostro vigile e lo ha fatto cadere. Per l'agente venti giorni di prognosi e un altro è stato ferito alla mano. Non c'è stata nessuna violenza sul giovane. L'occhio nero se l'è fatto cadendo di faccia sul cordolo del marciapiede. Niente insulti, tanto meno in caserma. Non è mai stato spogliato e l'abbiamo trattato con rispetto, come tutti, al di là del colore della pelle. Come da prassi lo abbiamo perquisito: ma solo per verificare che non avesse oggetti per autolesionismo. La scritta "negro" sulla busta? Quella busta era bianca, forse l'ha fatta lui".
(30 settembre 2008)

fonte


Riccardo.cuordileone
00martedì 30 settembre 2008 18:44
Che le forze dell'ordine spesso abusino dei loro poteri è noto, questo potrebbe esserne un chiaro esempio, ma di certo il ragazzo non sarà stata una povera vittima indifesa maltrattata dal vigile nazista.

Ma si sà, l'antirazzismo ora va di moda, quindi un ladro che viene ucciso a spragate dopo un furto diventa un povero innocente ucciso perchè negro.
-Kaname-chan
00mercoledì 1 ottobre 2008 12:38
Re:
Riccardo.cuordileone, 30/09/2008 18.44:

Che le forze dell'ordine spesso abusino dei loro poteri è noto, questo potrebbe esserne un chiaro esempio, ma di certo il ragazzo non sarà stata una povera vittima indifesa maltrattata dal vigile nazista.

Ma si sà, l'antirazzismo ora va di moda, quindi un ladro che viene ucciso a spragate dopo un furto diventa un povero innocente ucciso perchè negro.



Perché dovrebbe essere colpevole di qualcosa? E se si sono sbagliati i vigili? Tra l'altro gente abituata a smaltire il traffico non vedo come possa riuscire a gestire queste cose. Riguardo al tuo ladro, pare abbia rubato un pacco di biscotti. Io a 18 anni ho rubato un bicchiere in un pub. Molto bello devo dire, ce l'ho ancora da qualche parte. E pure un posacenere a dire il vero [SM=x751545] Insomma, non è che ci sia da andarci fieri però era uno scherzo, avrei meritato una sprangata sul cranio?
Tra l'altro mi pare che i veri delinquenti fossero proprio i baristi, avevano precedenti penali se non sbaglio...
Staib
00mercoledì 1 ottobre 2008 20:20
Re:
Riccardo.cuordileone, 30/09/2008 18.44:

Che le forze dell'ordine spesso abusino dei loro poteri è noto, questo potrebbe esserne un chiaro esempio, ma di certo il ragazzo non sarà stata una povera vittima indifesa maltrattata dal vigile nazista.



E da dove viene questa certezza? Dal fatto che uno è negro e l'altro pubblico uffiaciale?

Riccardo.cuordileone, 30/09/2008 18.44:


Ma si sà, l'antirazzismo ora va di moda, quindi un ladro che viene ucciso a spragate dopo un furto diventa un povero innocente ucciso perchè negro.



Veramente il trend è il razzismo.

Non bisogna cercarlo nel fatto che durante la colluttazione siano volate parole un po' demodé, dire "negro di merda" è così out guarda, a Milano poi, la capitale della moda, uno non se l'aspetta... che gente cheap!
Oltre a registrare un certo atteggiamento razzista palese, che questo sia stato la molla dell'omicidio bisogna cercarlo nella domanda: "Fosse stato italiano bianco, sarebbe andata allo stesso modo?"

Poi che l'atto in sé sia sproporzionato al danno è ovvio ma più che altro ci sarebbe da vedere cosa si sono detti prima di arrivare a questa tragedia.
Vota DC
00mercoledì 1 ottobre 2008 21:13
Re: Re:
Riccardo.cuordileone, 30/09/2008 18.44:

Che le forze dell'ordine spesso abusino dei loro poteri è noto, questo potrebbe esserne un chiaro esempio, ma di certo il ragazzo non sarà stata una povera vittima indifesa maltrattata dal vigile nazista.

Ma si sà, l'antirazzismo ora va di moda, quindi un ladro che viene ucciso a spragate dopo un furto diventa un povero innocente ucciso perchè negro.



Spero che dopo questo episodio i sinistroidi la smettano di rompere.La storia delle sprangate è che un gruppo di neri ha rubato dei biscotti,sono stati presi con le mani nel sacco e invece di restituirli e scusarsi hanno risposto in maniera arrogante,tanto erano in gruppo e si sentivano intoccabili.Se i proprietari fossero andati dai carabinieri quelli si sarebbero messi a ridere (lo fanno anche se chiedi aiuto in casi più gravi).Il gruppo di neri ha avuto la sfortuna di trovarsi di fronte persone violente e in grado di menare meglio di loro.
E qui che arrivano i sinistroidi.Sono sempre i primi a invocare l'intervento dello stato per queste cose.Bene,ecco lo stato.E' ben noto che le forze dell'ordine sono composte da bruti razzisti e i sinistroidi devono smetterle una volta per tutte di invocarle.


-Kaname-chan, 01/10/2008 12.38:



Riguardo al tuo ladro, pare abbia rubato un pacco di biscotti. Io a 18 anni ho rubato un bicchiere in un pub. Molto bello devo dire, ce l'ho ancora da qualche parte. E pure un posacenere a dire il vero [SM=x751545] Insomma, non è che ci sia da andarci fieri però era uno scherzo, avrei meritato una sprangata sul cranio?
Tra l'altro mi pare che i veri delinquenti fossero proprio i baristi, avevano precedenti penali se non sbaglio...



Ma ti hanno beccato o no?Dalle mie parti se ti vedono rubare un grappolo d'uva ti corrono dietro con il forcone,più in giù se rubi un fico ti corrono dietro con la lupara o con il bastone se sei un bambino.
Comunque è vero che i proprietari del bar erano delinquenti e ciò riflette la situazione itagliana e dà un nuovo messaggio ai criminali.Se rubano a una persona onesta nella maggior parte dei casi non vengono beccati,e poi se li beccano c'è l'indulto,se però rubano ad altri delinquenti fanno una pessima fine.
Kijo
00giovedì 2 ottobre 2008 10:27
State mischiando le sprangate (e l'omicidio) di uno che aveva rubato dei biscotti con il pestaggio da parte dei vigili di un altro che stava per fatti suoi.

Come se il primo caso fosse una giustificazione per le mazzate dei vigili nel secondo.
Riccardo.cuordileone
00giovedì 2 ottobre 2008 12:28
Re:
Staib, 01/10/2008 20.20:


E da dove viene questa certezza? Dal fatto che uno è negro e l'altro pubblico uffiaciale?


Niente è certo a questo mondo... negro o binco non influirebbe sul mio gidizio... ma per me la verità sta nel mezzo... i vigili avranno sicuramente esagerato, ma probabilmente lui non era così immacolato e se lo era può darsi che abbia reagito male ecc ecc.


Vota DC
00giovedì 2 ottobre 2008 17:07
Re:
Kijo, 02/10/2008 10.27:

State mischiando le sprangate (e l'omicidio) di uno che aveva rubato dei biscotti con il pestaggio da parte dei vigili di un altro che stava per fatti suoi.

Come se il primo caso fosse una giustificazione per le mazzate dei vigili nel secondo.



Il fatto è che per quello dei biscotti si è parlato molto di razzismo anche se non c'entra,mentre per questo che è palesemente razzismo un po' meno soltanto perchè il tipo non aveva il branco che lo seguiva e soprattutto perchè non c'è scappato il morto.
Hasta_La_Victoria_Siempre
00giovedì 2 ottobre 2008 21:18
vabbè il ragazzo fermato a rubare biscotti potrebbe essere un ladro, ma è normale uccidere chi ruba(per giunta un pacco di biscotti)?
poi al telegiornale piangevano dicendo che non sono razzisti e che il ragazzo ha sbagliato perchè è scappato, spero che in carcere lo facciamo soffrire abbastanza a quell' uomo
princepsoptimus
00domenica 5 ottobre 2008 20:52
Caso Emmanuel, una donna: "Ho visto tutto"

"Lo hanno picchiato"
Ci sarebbe una testimone oculare di almeno una parte di ciò che è accaduto a Parma alcuni giorni fa, il 29 settembre, quando Emmanuel ha accusato i vigili urbani di averlo insultato e picchiato. Il racconto della donna sarà proposto domani nel corso della trasmissione di Raitre ''Chi l'ha visto?'' condotta da Federica Sciarelli, in onda alle 21. ''Ho sentito urlare. C'era quel ragazzo per terra, con quattro uomini e una donna che lo tenevano per non farlo muovere. Uno di quel gruppo - è il racconto della donna - gli ha dato un calcio nel fianco, e lui ha urlato''. ''La scena era molto forte, e io ero scossa. Ho visto poi che lo portavano via, e uno degli uomini saliva sulla sua bicicletta. Il ragazzo ha urlato: "Perchè mi portate via la bicicletta?". E uno del gruppo gli ha dato un altro pugno nel fianco e gli ha detto: "Stai zitto''

Le comunità scrivono al sindaco
Intanto, nel giorno della manifestazione anti-razzista che sabato pomeriggio è partita da piazza Garibaldi fino ad arrivare al parco ex Eridania per esprimere solidarietà a Emmanuel, le comunità parmigiane di Senegal, Costa d'Avorio, Nigeria, Burkina Faso, Camerun ed Eritrea, in apertura dell'Ottobre africano hanno firmato una lettera aperta al sindaco Pietro Vignali.

"Oggi doveva essere una festa - scrivono - ma possiamo veramente festeggiare quando, come dice il padre di Emmanuel, 'Abbiamo paura'? Gli eventi degli ultimi giorni ci pongono delle domande e noi cerchiamo delle risposte. Cosa è cambiato? Cosa direma la sera quando tornando a casa vedremo i nostri figli che ci guardano con il sorriso chiedendoci. 'Papà, come stai'?". E poi. "Adesso abbiamo tutti paura. abbiamo messo sulle braccia la fascia nera e bianca per dire che siamo con tutti quelli che hano paura, bianchi o neri che siano. La nostra città, città di cultura, lo è non solo per il Festival della poesia, per il Festival Verdi, ma crediamo anche per il Festival Ottobre africano. Forse è arrivato il momento di parlare di sicurezza, immigrazione, cultura".

Fonte: Repubblica.it

Lpoz
00lunedì 6 ottobre 2008 16:52
QUesta ondata di razzismo, che sfocia in violenza è frutto dell'estremo buonismo avuto negli scorsi decenni...

ora tutti quanti si sentono indefesi, sentono lo stato assente, e si sentono in diritto di farsi giustizia da soli...
così come le FF.OO...
corrono, arrestano, e dopo 24H tutti fuori..
tanto vale gonfiare di botte...

inoltre, ci si sente sicuri di non andare in carcere..
se uno ubriaco e plurigiudicato alla guida può investire una ragazzina ed essere libero dopo pochi giorni, oppure andare a finire ai domiciliari in albergo e fare pure lo "stilista", perchè dovrebbero andare dietro le sbarre dei baristi derubati oppure degli agenti della municipale??
princepsoptimus
00lunedì 6 ottobre 2008 17:13
nemmeno i derubati e gli agenti della municipale vanno dentro, se è per questo...
Lpoz
00lunedì 6 ottobre 2008 17:48
Re:
princepsoptimus, 06/10/2008 17.13:

nemmeno i derubati e gli agenti della municipale vanno dentro, se è per questo...




appunto...
era una critica in generale...
Hareios
00lunedì 6 ottobre 2008 18:02
Re:
Lpoz, 06/10/2008 16.52:

QUesta ondata di razzismo, che sfocia in violenza è frutto dell'estremo buonismo avuto negli scorsi decenni...

ora tutti quanti si sentono indefesi, sentono lo stato assente, e si sentono in diritto di farsi giustizia da soli...
così come le FF.OO...
corrono, arrestano, e dopo 24H tutti fuori..
tanto vale gonfiare di botte...

inoltre, ci si sente sicuri di non andare in carcere..
se uno ubriaco e plurigiudicato alla guida può investire una ragazzina ed essere libero dopo pochi giorni, oppure andare a finire ai domiciliari in albergo e fare pure lo "stilista", perchè dovrebbero andare dietro le sbarre dei baristi derubati oppure degli agenti della municipale??




Sembra invece essere scoppiata in seguito ai successi elettorali ottenuti dalla destra, ed essere, forse, a cavallo della crescente (e per alcuni inesistente) opera di riabilitazione del fascismo.

Molto difficilmente può essere causata dalle inefficaci politiche sulla sicurezza avute dai precedenti governi, che tuttalpiù possono portare una parte (neache consistente) dell'elettorato a votare per il partito che meglio riesce a sfruttare (o a rispondere, anche se è più raro) le paure dei cittadini.

ma probabilmente sono episodi di pura ignoranza, che poco c'entrano con la reale situazione della sicurezza nel paese.


Lpoz
00lunedì 6 ottobre 2008 19:12
Re: Re:
Hareios, 06/10/2008 18.02:




Sembra invece essere scoppiata in seguito ai successi elettorali ottenuti dalla destra, ed essere, forse, a cavallo della crescente (e per alcuni inesistente) opera di riabilitazione del fascismo.

Molto difficilmente può essere causata dalle inefficaci politiche sulla sicurezza avute dai precedenti governi, che tuttalpiù possono portare una parte (neache consistente) dell'elettorato a votare per il partito che meglio riesce a sfruttare (o a rispondere, anche se è più raro) le paure dei cittadini.

ma probabilmente sono episodi di pura ignoranza, che poco c'entrano con la reale situazione della sicurezza nel paese.







bha...ci son sempre state queste situazioni negli ultimi anni..
non sono certo aumentate negli ultimi mesi..
Hareios
00lunedì 6 ottobre 2008 21:10
Re: Re: Re:
Lpoz, 06/10/2008 19.12:





bha...ci son sempre state queste situazioni negli ultimi anni..
non sono certo aumentate negli ultimi mesi..




Se ci sono stati questi episodi con la stessa frequenza (cosa possibile, io non ho una reale percezione del fenomeno ed i media non inaffidabili) negli ultimi anni allora non è il caso di parlare di ondata di razzismo - come tu stesso hai fatto - ma forse il caso di preoccuparsi ancora di più.

Di certo si più dire che ultimamente se ne sentono di più dai mezzi di informazioni, anche se questo in sè non vuol dire molto.
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