Gioco di ruolo finisce in tragedia

Prendo spunto da questa discussione iniziata dai nostri cugini di IOD. Ecco il link

GUARAPARI (Brasile) - Quando il gioco invade la realtà e non si riesce più a distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è. E' successo a un gruppo di ragazzi brasiliani, un'incredibile vicenda legata a un gioco di ruolo sfociato nel dramma. Un ragazzo di 21 anni, di fronte alla sconfitta del suo personaggio virtuale, ha accettato di essere punito, ma nella realtà e i due compagni di gioco hanno ucciso i suoi genitori e poi lui stesso. È successo a Guarapari, una località sull'Atlantico nello stato di Espirito Santo.

I particolari della vicenda all'interno della citata discussione.

Azz! Beh, nel nostro GDR Foca si è suicidato...

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Scritto da: coccolino + 23/05/2005 13.55
Azz! Beh, nel nostro GDR Foca si è suicidato...

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Non direi, ho "suicidato" il mio personaggio facendolo uccidere da un altro personaggio sempre creato dalla mia mente contorta !

Da amante del fantasy, in passato ho provato anche il piacere di cimentarmi in GDR sulla falsariga di "Dungeons and Dragons". Si tratta di giochi in cui ogni partecipante si cala nella parte di un protagonista, dotato di caratteristiche ben definite (le schede dei personaggi del GDR di Vicolo Stretto sono un tipico esempio), le quali possono incrementare e diminuire in virtù di determinate situazioni venutesi a creare nel corso degli eventi. Esiste un "master", ossia colui che prepara ed organizza l'avventura secondo determinate regole, e gli eventi sono in genere causati dal lancio di speciali dadi (triangolari, quadrati, ottagonali ecc..). Il divertimento in cosa consiste? Semplicemente nel calarsi nei panni di un guerriero, di un mago o qualsivoglia personaggio ed iniziare un'avventura che, grazie alla bravura del Master, ti fa assaporare atmosfere particolari ed uscire per un attimo dalla realtà e dalla routine di tutti i giorni: come vedere un film ed interagire con esso (vedi videogames), con la differenza che, come per tutti i giochi da tavolo, c'è più gusto a farlo tra amici.

Detto questo, com'è possibile che si arrivi a questi estremi? E' una domanda che può trovare risposta inquadrando il problema nella sensibilità dell'individuo: se la persona è fortemente emotiva di per sè ed è anche immatura, i rischi di un "crack" si fanno evidenti sin da subito. Per fare un esempio, giocando con la figlia di un mio amico (aveva solo 12 anni), sono rimasto malissimo quando il suo personaggio "morì" e lei si mise a piangere. Questo è solo un esempio, eppure dovetti rincuorarla (ci era affezionata).

Tornando alla notizia...

E se fosse tutta una montatura?
Chi può smentire i due? Il movente non potrebbe essere il furto?
Una soluzione più banale e rassicurante. Per modo di dire, naturalmente.

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Scritto da: coccolino + 23/05/2005 14.51
Tornando alla notizia...

E se fosse tutta una montatura?
Chi può smentire i due? Il movente non potrebbe essere il furto?
Una soluzione più banale e rassicurante. Per modo di dire, naturalmente.

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Tutto è possibile. Quello che trovo strano è l'apparente freddezza degli assassini, tipica di chi commette un omicidio inspiegabilmente assurdo. Ci sono altri modi, altre vie per commettere un furto, certamente meno cruente e devastanti.

[Modificato da Tidus forever 23/05/2005 15.05]

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Scritto da: coccolino + 23/05/2005 14.51
Tornando alla notizia...

E se fosse tutta una montatura?
Chi può smentire i due? Il movente non potrebbe essere il furto?
Una soluzione più banale e rassicurante. Per modo di dire, naturalmente.

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Ho avuto lo stesso pensiero di Cocco... questo mi fa dubitare di me stesso!!!!

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Scritto da: Danko57 23/05/2005 19.19


Ho avuto lo stesso pensiero di Cocco... questo mi fa dubitare di me stesso!!!!

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Scritto da: Danko57 23/05/2005 19.19


Ho avuto lo stesso pensiero di Cocco... questo mi fa dubitare di me stesso!!!!

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Dan.. ti senti bene?!? Forse è meglio se per un po' evitiamo cene fra forumisti...