Giordano annuncia scissione dei vendoliani dal PRC

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..SpartaK..
00giovedì 8 gennaio 2009 16:00
pare che ci siamo, non appena quel coglione di sansonetti verrà sfiduciato, mezzo prc andrà per conto suo.
quante scissioni in nome dell'unità della sinistra!

notizie.alice.it/notizie/politica/2009/01_gennaio/08/prc_giordano_annuncia_scissione_non_piu_condizioni_per_restare,17480...
Pius Augustus
00giovedì 8 gennaio 2009 18:58
[SM=x751525]
DarkWalker
00venerdì 9 gennaio 2009 09:51
Spero non si riducano come i socialisti, o ci vorrà il microscopio per vederli.
Malduin
00venerdì 9 gennaio 2009 12:05
"Proletari di tutto il mondo SCINDETEVI!"


Vendola però ha la puglia come feudo no? Almeno li, se ha saputo mettere bene le sue radici (e di solito i politici nostrani lo sanno fare), dovrebbe sopravvivere...
..SpartaK..
00venerdì 9 gennaio 2009 12:52
vendola ha certamente la puglia, dove rifondazione si è creata pure lei la sua bella rete di clientele, più altri feudi quà e là per il sud italia dove ci sono giunte di centrosinistra con assessori rifondaroli (che al sud sono perlopiù vendoliani, come i due di napoli che hanno disobbedito al partito restando nella giunta iervolino).

ma soprattutto vendola, per quanto riguarda lo scontro interno al prc, ha l'appoggio del pd e dei media nazionali (se su repubblica trovi un'articolo sul prc riguarda mozione 2, giordano, vendola, bertinotti che litiga con fagioli, costituente della sinistra, oh poverino sansonetti etc etc) oltre all'appoggio incondizionato dell'attuale redazione del quotidiano di partito... una bella potenza di fuoco

se penso a quanti compagni pisani (praticamente tutti giovani) che conosco sono passati a rifondazione per la sinistra in assoluta buona fede mi viene da piangere
Pius Augustus
00venerdì 9 gennaio 2009 14:20
Spartak puoi spiegarmi con precisione la situazione?
Granduca di Milano
00sabato 10 gennaio 2009 08:59
Mi spiegate come faranno a costruire una vera forza di opposizione a sinistra se si stanno polverizzando in micro guppi? [SM=x751530]
Lux-86
00sabato 10 gennaio 2009 09:22
Non gliene frega nulla di fare opposizione, a questi interessa solo avere il proprio salotto.
princepsoptimus
00sabato 10 gennaio 2009 15:05
Re:
Lux-86, 10/01/2009 9.22:

Non gliene frega nulla di fare opposizione, a questi interessa solo avere il proprio salotto.




è il principio primo dei radical chic infatti...
Granduca di Milano
00domenica 11 gennaio 2009 09:04
Condivido e mi spiace, perchè preferisco dei veri avversari politici che delle marionette condizionate dal dio denaro. [SM=x751531]
Pilbur
00domenica 11 gennaio 2009 11:00
Dici che i comunisti non sono interessati al denaro? [SM=x751525]
daetil
00domenica 11 gennaio 2009 16:14
Pochi ma qualcuno che lo fa perchè ci crede c'è rimasto. Ferrero è un decelebrato (politicamente parlando) ma certo non riesco a immaginarlo in cattiva fede. Contrario esatto vale per Bertinotto.
..SpartaK..
00lunedì 12 gennaio 2009 22:30
Re:
Pius Augustus, 09/01/2009 14.20:

Spartak puoi spiegarmi con precisione la situazione?




per farla breve quelli che oggi sono i vendoliani rappresentano quella che è stata per quindici anni la maggioranza del partito, che ha condotto il prc attraverso la svolta istituzionalista fino al governo, che oggi, come passo conclusivo di questo cammino, avrebbero voluto sciogliere rifondazione comunista all'interno di un partito di sinistra non identitaria alternativo ma alleato del pd a livello locale ed a livello nazionale.
naturalmente in questa operazione hanno incontrato l'appoggio dei ds/pd e di buona parte dei media italiani (repubblica, corriere,... liberazione è un discorso a parte ancora più scandaloso): loro hanno permesso a rifondazione comunista di avere molte seggioline in più nelle amministrazioni locali (e nel 2006 al governo) e hanno iniziato a considerarla una forza "rispettabile"; rifondazione in cambio si è impegnata nel pervenire gradualmente ad una svolta a destra, annacquando la sua identità e il suo messaggio politico fino a snaturarli, approdando ad un orizzonte socialdemocratico ed istituzionale.

solo che ci si mette di mezzo il risultato di aprile e nel congresso di luglio gli equilibri interni del partito vengono rovesciati.
il neo-segretario riesce a far approvare un documento finale di compromesso tra i ferreriani e tutte le minoranze del partito (tra cui c'è pure chi vorrebbe l'unità comunista col pdci, e qui ferrero ha dovuto fare i salti mortali per non escluderla al 100% cercando allo stesso tempo di non renderla vincolante... io per la cronaca sono contrario all'idea della fusione dei due partiti) che tenta un analisi della sconfitta la più oggettiva possibile e conclude esprimendo la necessità di rilanciare sul piano organizzativo il prc (e con questo si intende fare tutto il possibile per tornare nelle fabbriche, nelle scuole, nei luoghi di lavoro e di disagio sociale, recuperare il rapporto con l'elettorato, devastato da anni di svolte politiche incomprensibili, piovute dall'alto sulla testa dei militanti), rinunciare se necessario nel breve termine alla lotta istituzionale, rinunciare alla costituente di sinistra se questo dovesse significare la svendita della storia, dell'identità comunista, del patrimonio critico ed antagonista del partito.

a questo punto la scissione era già inevitabile, come non ha tardato a testimoniare il comportamento dei bertinottiani che mo' si chiamano vendoliani, i quali immediatamente rifiutano l'offerta di una gestione collegiale del partito e iniziano una campagna sconcertante di demonizzazione della neo-maggioranza.
rifondazione per la sinistra (questo il nome della corrente vendoliana) inizia ad organizzare iniziative autonome e in molti casi politicamente opposte alla linea democraticamente decisa a chianciano ed adottata dal partito, viene boicottata in ogni modo l’azione della maggioranza in quei territori dove la mozione 2 aveva vinto, il quotidiano di partito si schiera (come già aveva fatto in fase congressuale) decisamente e spudoratamente dalla parte della minoranza.
si cerca insomma in ogni modo di avvelenare il clima onde accelerare la scissione, possibilmente in tempo per le europee/amministrative (soprattutto per le amministrative) onde correre eroicamente in soccorso al pd (che nemmeno un anno fa ci ha chiuso la porta in faccia e attribuito ogni colpa nel fallimento del governo prodi in modo da poter correre da solo ma insieme a idv e radicali e succhiarci via tutti i nostri voti che non sono andati all’astensione).

la questione del giornale è se possibile quella più deprimente, e in ogni caso è stata adottata dai vendoliani come il casus belli per arrivare finalmente alla scissione.
liberazione ha sempre avuto una redazione di bertinottiani di ferro e ok, lo posso capire… un quotidiano di partito, i bertinottiani sono maggioranza del partito da sempre, è lecito aspettarsi che il direttore non sia un anti-bertinottiano (può anche esserlo, ma il giornale di partito mica può lavorare contro il partito stesso)… arriviamo a chianciano: liberazione, che in quanto quotidiano di tutto il prc dovrebbe dare eguale spazio a tutti i documenti congressuali, in una serie di editoriali di sansonetti si schiera nettamente a favore della mozione 2, a congresso finito già iniziano a parlare di stalinismo e continuano imperterriti a contestare ogni atto di questa maggioranza.
ora, figuriamoci se non sono per l’autonomia assoluta dell’informazione, ma qui parliamo di un quotidiano di partito, il cui target sono militanti e simpatizzanti di rifondazione, che va in stampa grazie ai soldi del partito… è lecito aspettarsi che si impegni a esporre la linea del partito in merito alle diverse questioni senza volerla strumentalmente confutare in ogni modo.
questo giornale, oltre ad aver registrato un calo impressionante delle vendite ed oltre ad essere in rosso di tre milioni (ragione peraltro a mio avviso sufficiente per commissariarne la direzione), contesta quotidianamente la linea della maggioranza del partito, una maggioranza democraticamente indicata dall’ultimo congresso nazionale, sponsorizza le iniziative di una minoranza il cui obbiettivo primario è distruggere il partito per scioglierlo all’interno di una specie di sinistra arcobaleno meno il pdci e una parte di verdi.
ora… voi che fareste?
la segreteria del partito annuncia qualche giorno fa la sua intenzione di licenziare, nella riunione del 12 gennaio della direzione nazionale, il direttore di liberazione sansonetti.
vendola & soci approfittano per accusare subito, in modo sguaiato e sospetto, la maggioranza di essere stalinista (loro che non hanno mai criticato una volta una bertinotti, e che hanno accettato cose che sfiorano il culto della personalità), autoritaria (loro che hanno ridicolizzato ogni forma di dissenso per 12 anni, hanno cacciato ferrando e turigliatto perchè hanno "recato grave danno all'immagine del partito", hanno commissariato di recente il circolo di avellino perché contrario alla decisione della federazione provinciale, vendoliana, di presentarsi in lista insieme al pd per le amministrative), giustizialista e addirittura omofoba!!!

morale della favola sansonetti viene oggi licenziato dalla direzione del partito, e sostituito da dino greco, i rappresentanti di rifondazione per la sinistra abbandonano la riunione al momento del voto, e se non fosse stato per la permanenza in aula degli esponenti vendoliani contrari alla scissione sarebbe mancato il numero legale.
e così ci avviamo ad una scissione che i vendoliani, che hanno spadroneggiato sul partito per più di un decennio, non hanno voluto provare ad impedire in nessun modo, nessun accomodamento, nessun tentativo di compromesso.
ognuno per la sua strada e vedremo se la vicinanza al pd e la piena accettazione da parte del sistema politico/mediatico italiano basteranno a vendola per riconquistare la fiducia con gli ex elettori di rifondazione

questa è più o meno la situazione, mi scuso per l’inevitabile mancanza di imparzialità
cointreau il possente
00lunedì 12 gennaio 2009 22:58
Re: Re:
..SpartaK.., 12/01/2009 22.30:




ora… voi che fareste?



darei un bacino in fronte al francescano ferrero, la cui mozione riunisce 5 correnti, che in comune hanno poco e niente, in funzione anti-bertinottiana, per ottenere uno striminzito 50% dei voti e poco più, e me ne andrei.
Postmetto che:
ritengo che la sinistra possa diventare forza influente nel paese solo aggregandosi e non atomizzandosi in infinite ricerche dell'identità più pura e più alternativa - anzi, antagonista -(ricordando che c'è sempre qualcuno più puro e più antagonista) in una rivisitazione mitica del passato comunista che chiamerei ghetto (quello del ghetto con i mitra auto-puntati verso l'interno è un concetto che ho espresso più volte, e valido anche per i presunti o veri antagonisti - Newroz -, anarchici e quant'altro).
questo mi pone di default a fianco dei vendoliani.
non sono certo tenero con l'ex classe dirigente del PRC, la cui azione è una delle cause del disastro (ma d'altronde si rema male contro il vento dei tempi) e di certo non farei tornare al potere proprio quella classe.
Condivido tuttavia quel progetto.
Va dato merito a Vendola di essere l'unico con l'appeal mediatico e il carisma in grado di presentarsi di fronte all'opinione pubblica, anche per la sua storia personale; Ferrero - che pure non mi è dispiaciuto come ministro* - lo vedrei bene a recitare ora et labora nel chiostro di un convento.
Bertinottiano o no, che Liberazione si sia sbarazzata di Sansonetti è solo un vantaggio. E' un cretino.

E questo te lo dico io che i militanti del PRC li conosco bene e che a Pisa mi sono formato.
Bye.

* ho alcuni amici in Africa Insieme, che hanno avuto a che fare col defunto ministero della Solidarietà Sociale (ma un nome più coglione no?), che me ne hanno sempre parlato benissimo. Nonostante anche lui parecchio fumo e un quarto d'arrosto.
Bye



..SpartaK..
00lunedì 12 gennaio 2009 23:23
non vorrei, cointreau, tu mi avessi scambiato per un fanatico ferreriano, perchè non lo sono assolutamente, chiedo scusa per non aver chiarito maggiormente la MIA posizione
i limiti di questa nuova segreteria li vedo perfettamente, si tratta di un compromesso delicatissimo, raggiunto tra correnti molto diverse, alcune di loro con posizioni anacronistiche (penso a falce e martello, la corrente operaista), ferrero non è un verginello, ha condiviso in pieno la linea politica bertinottiana di questi anni, seppure con diverse sfumature critiche
condivido anche in una certa misura la tesi dei vendoliani che l'attuale linea di rifondazione comunista sia una condanna alla marginalità politica.

ma non sono disposto ad accettare, nella maniera più assoluta, la rinuncia totale all'identità che le logiche governiste dei vendoliani impongono.
perchè qua, con i vendoliani, non si sta parlando di attualizzare la propria posizione per combattere meglio un sistema che si ritiene ingiusto, anch'io considero in una certa misura "ghettizzante" la rivisitazione mitica del passato comunista cui tu accenni... qua la questione è buttare nel cesso la propria identità ed aderire o meno alle consuetidini, alle prassi di questo sistema politico che si vuole cambiare, normalizzarsi, accettare le sue regole per tentare di migliorarlo dall'interno, e questa è una logica che non ha mai portato risultati che non fossero scarsi ed in ogni caso effimeri.

sono cosciente del rischio drammatico di ininfluenza che la sinistra italiana oggi sta correndo, ma onestamente non credo che il modo per impedirlo siano alchimie politiche stile sinistra arcobaleno... mi piacerebbe che ci fossero tentativi di unità di azione di tutte le sinistre, ma che questo non imponga a me di rinunciare ad una identità nella quale, scusami, mi riconosco, che non mi imponga di accettare politiche di destra varate da governi di centrosinistra anche con il mio voto, che non mi imponga di accettare in toto questo sistema politico corrotto e che corrompe.
mi piacerebbe ma per ora è fantascienza
rikycccp.17
00martedì 13 gennaio 2009 13:48
Nella questione Liberazione si dimentica sempre il lato economico:
il partito non e' piu' in grado di reggere un deficit annuale di 3 milioni e mezzo di euro, come quello che ha fatto registrare Liberazione nel 2008, il PRC è un partito fuori dal parlamento con poche risorse, ha dato un giro di vita agli stipendi di funzionari ed eletti (che percepiranno uno stipendio di 2000 euro, ancora tanto, ma già un passo avanti), quindi buttare i soldi i un giornale che per di più contrasta apertamente la tua linea politica è da dementi; Sansonetti vuole fare un giornale che spari a zero sulla dirigenza del PRC pontifica sull'unità a sinistra ecc.? benissimo, ma non con i soldi degli iscritti di rifondazione.

Per quanto riguarda la scissione vendoliana è ormai inevitabile.
Le prospettive strategiche sono completamente differenti.
Da una parte la nuova maggioranza che punta ad un rilancio del PRC come perno dell'opposizione e della ricostruzione della sinistra, e dall'altra i vendoliani che puntano alla creazione di un nuovo soggetto che faccia da stampella sinistra del PD, utile solo a riciclare ceto politico trombato delle varie formazioni della sinistra.
cointreau il possente
00martedì 13 gennaio 2009 21:15
Re:
..SpartaK.., 12/01/2009 23.23:

non vorrei, cointreau, tu mi avessi scambiato per un fanatico ferreriano, perchè non lo sono assolutamente, chiedo scusa per non aver chiarito maggiormente la MIA posizione
i limiti di questa nuova segreteria li vedo perfettamente, si tratta di un compromesso delicatissimo, raggiunto tra correnti molto diverse, alcune di loro con posizioni anacronistiche (penso a falce e martello, la corrente operaista), ferrero non è un verginello, ha condiviso in pieno la linea politica bertinottiana di questi anni, seppure con diverse sfumature critiche
condivido anche in una certa misura la tesi dei vendoliani che l'attuale linea di rifondazione comunista sia una condanna alla marginalità politica.

ma non sono disposto ad accettare, nella maniera più assoluta, la rinuncia totale all'identità che le logiche governiste dei vendoliani impongono.
perchè qua, con i vendoliani, non si sta parlando di attualizzare la propria posizione per combattere meglio un sistema che si ritiene ingiusto, anch'io considero in una certa misura "ghettizzante" la rivisitazione mitica del passato comunista cui tu accenni... qua la questione è buttare nel cesso la propria identità ed aderire o meno alle consuetidini, alle prassi di questo sistema politico che si vuole cambiare, normalizzarsi, accettare le sue regole per tentare di migliorarlo dall'interno, e questa è una logica che non ha mai portato risultati che non fossero scarsi ed in ogni caso effimeri.

sono cosciente del rischio drammatico di ininfluenza che la sinistra italiana oggi sta correndo, ma onestamente non credo che il modo per impedirlo siano alchimie politiche stile sinistra arcobaleno... mi piacerebbe che ci fossero tentativi di unità di azione di tutte le sinistre, ma che questo non imponga a me di rinunciare ad una identità nella quale, scusami, mi riconosco, che non mi imponga di accettare politiche di destra varate da governi di centrosinistra anche con il mio voto, che non mi imponga di accettare in toto questo sistema politico corrotto e che corrompe.
mi piacerebbe ma per ora è fantascienza



capisco [SM=x751538]

rikycccp.17, 13/01/2009 13.48:

i vendoliani che puntano alla creazione di un nuovo soggetto che faccia da stampella sinistra del PD, utile solo a riciclare ceto politico trombato delle varie formazioni della sinistra.



con quella elitè, utile soprattutto a riciclare i trombati


DarkWalker
00martedì 13 gennaio 2009 21:32
onestamente io la vedo come cointreu. Del resto non capisco come si possa credere al comunismo se non in funzione della socialdemocrazia.
Vota DC
00mercoledì 14 gennaio 2009 18:16
Re:
DarkWalker, 09/01/2009 9.51:

Spero non si riducano come i socialisti, o ci vorrà il microscopio per vederli.




Eh ma almeno quelli hanno infiltrato gli altri partiti,basti pensare che PD e PDL hanno tuttora molti aspetti craxiani.

Non so molto della situazione,ma Sansonetti pochi Annozero fa era scandaloso....il PRC sotto Prodi faceva la sinistra "frocista" e come risultato i gay hanno votato in massa per il Pdl (e comunque di sicuro non PRC dal momento che Upuaut sostiene che sono il 10% della popolazione).Penso che Ferrero stava andando nella direzione giusta e che Sansonetti volesse ricreare il partito radicale.
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