band: Gli Atroci
provenienza: Bologna
line-up:
Il Profeta - Voce
La Bestia Assatanata - Chitarra
L'Orrendo Maniscalco - Basso
Il Professor Tetro - Tastiere
Il Lurido Cavernicolo - Batteria
Voto: 9/10
Il successore del primo omonimo e grandioso debut album si presenta sotto vesti lussuose e piene di fronzoli e barocchismi. artwork curato e divertente, ottimo suono e ospiti d'eccellenza come Pino Scotto e Michele Luppi (MrPig).
si parte con l'intro classico dei due sfigati che scappano ansimando dalla minaccia degli atroci per poi aprire in grande stile con Fratelli Nella Fede, una cavalcata simil-power con tematiche elettorali e il partito del Sole Con Le Borchie che vuole essere eletto al potere e presenta il suo programma.
secondo intermezzo del feroce Gattino Fuffi, dire che è esilarante è poco, va ascoltata e goduta, sopratutto nel dialetto bolognese della nonnina.
iniziamo a fare sul serio con La Zincatura, dai sapori sperimentali e sul pericoloso limite tra metallo e malefico crossover, ottima composizione e risate assicurate.
anche se non del tutto inedita Volevo Un Taglio Semplice regala ottimi momenti, cantabile e divertente, con un video esilarante ambientato in un Beauty Center. arriviamo quindi a quella che è la perla del disco a parere di chi scrive, Sette Uomini, una ballata country-western arrangiata divinamente con suoni da fattoria e calpestii di cavalli in sottofondo.
altro intermezzo in La Consegna Delle Tavole, tavole dei 10 Metallamenti, 10 regole per dominare il mondo e spisciarsi dalle risate. aggressività e gelosia classiche del metallaro fottuto in amore per Lasciala Stare, metallo vecchio stile, evoluzioni chitarristiche e crudeltà gratuita. dopo una Ragazzi A pezzi, a mio parere un po' troppo lenta e priva di idee davvero divertenti arriva un'altro di quegli intermezzi parlati da far sentire agli amici 300 volte, Le Megere, dialogo classico tra due truzze che sfottono il metallaro di turno che ci prova con una di loro, luoghi comuni e tanta autoironia che è la vera bravura di questa band, attenta sempre a non diventare pacchiana, ma piuttosto, a saper ridere degli aspetti più esagerati del metal.
è il momento di Nemico Dell'Igiene, sulla falsa riga dei pezzi storici degli AC/DC (da Hell's Bells a Highway To Hell e Shook Me All Night Long), voce imitata piuttosto bene e tematiche trash a dire poco, dove si esalta il non lavarsi e lo sporco corporeo. altro piccolo capolavoro del disco è Vedi Gli Atroci e Poi Muori, in napoletano-emiliano con tanto di mandolino e introduzione in dialetto. è il momento del grande ospite, Pino Scotto, che, impersonificando il classico rocker anni 80 (G'n R?) si immedesima in un sadico chirurgo incapace, come dice, che cuce pancreas ai culi e lascia pazienti agonizzanti in corsia.
altro episodio secondo me non stupendo è quello del binomio Il Mago Crisantemo/Italo Porcu, gag sulle truffe dei maghi televisivi in stile Vanna Marchi, ma forse un po' esasperata e priva di idee del tutto originali.
è il momento del Gran Finale coi botti, la Fuga Pt 2 sa ancora regalare un bel sorriso anche se è riadattata dal primo speldido lavoro della band, e le ultime due tracce lasciano davvero un buon sapore in bocca, Quel Mazzolin di Borchie, coro di montagna da metallari classici, elementi immancabili come borchie, birra, pogo e donne che mancano, per concludere con CHe Musica Ti Piace, dove una specie di Bombolo, conosciuto dai non giovanissimi dei film trash italiani, spesso di spalla a Thomas Milian dialoga con un nerd-metallaro con apparecchio dentale, al quale consiglia di ascoltarsi Brusse-Prinstin, dato che Gli Atroci a lui gli fanno cacà.
Un disco ben fatto e divertente, capace di mantenere il livello raggiunto col primo Long Playing e che rispecchia una band in ottima forma, una band che se su disco spacca, dal vivo è 10 volte meglio, ottimi musicisti, conoscitori sopraffini dei loro strumenti ma capaci di calamitare la platea du di loro, anche i non metallari infedeli che capitano da quelle parti, una gag dopo l'altra e un gruppo davvero di razza.
[Modificato da Behind Space 02/02/2005 14.29]