Google scegli l'AD donna di 37 anni...

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Gronda
00martedì 17 luglio 2012 07:54
... e da noi c'e' la classe dirigente che sfiora i 70 anni.
La classe politica (ahahhahah) se la cava invece con Bersani 61, Grillo 64... ed ora col gran ritorno di Re Silvio 75.

Siamo un paese vecchio fatto per vecchi (ricchi) destinato a fallire e morire.
Running back
00martedì 17 luglio 2012 09:11
la colpa di chi è ????? che facciamo noi per cambiare questo stato di cose ??
UN BEATO CAZZO !!!!
Uait
00martedì 17 luglio 2012 09:37
Io sto prendendo il porto d'armi, cosa state facendo voi non lo so.
Gronda
00martedì 17 luglio 2012 14:56
Re:
Running back, 17/07/2012 09.11:

la colpa di chi è ????? che facciamo noi per cambiare questo stato di cose ??
UN BEATO CAZZO !!!!




Io alle prossime elezioni non voto nessun partito che abbia uno che ha piu' di 50 anni. Ma anche meno...
Se il candidato del pd sara' bersani voto altro. Al massimo Vendola, ma anche lui avra' 55 anni.
Se il pdl candida alfano, voto il partito dell'amore.
Gronda
00martedì 17 luglio 2012 15:05
Dimenticavo...
...l'AD di google e' incinta. Ad ottobre avra' un bimbo.

Da noi l'avrebbero licenziata.
Running back
00martedì 17 luglio 2012 16:18
Re: Dimenticavo...
Gronda, 17/07/2012 15.05:

...l'AD di google e' incinta. Ad ottobre avra' un bimbo.

Da noi l'avrebbero licenziata.




da noi si sarebbe messa in malattia x 2 anni .........


Guarda che in America non esiste un sistema previdenziale come quello italiano , quindi li poche storie e lavora e cerca di tornare il prima possibile se ci tieni al tuo posto di lavoro .

Uait
00mercoledì 18 luglio 2012 08:12
Re: Dimenticavo...
Gronda, 17/07/2012 15.05:

...l'AD di google e' incinta. Ad ottobre avra' un bimbo.

Da noi l'avrebbero licenziata.




Non si può licenziare causa maternità, e lo sai benissimo.

(Così come non si può licenziare per nessuna ragione al mondo a meno che non ti becco a rubare con 5 telecamere.
5 perchè 4 possono sbagliare.)


Ma il problema non è questo.
Il problema è che da noi sarebbe a casa dal secondo mese causa complicazioni (non esiste più una maternità senza complicazioni in italia).
E rimarrebbe a casa per un anno dopo la nascita causa allattamento (A volte si prolunga fino al secondo anno, in italia abbiamo fattrici che nessun altro paese al mondo ha, noi potremmo vendere latte materno all'africa).

Poi, quando torna, chiederebbe il part time di 6 ore perchè deve andare a prendere il bimbo al nido.
Anche 4 andrebbero bene.



Da noi, Dario, quella signora non potrebbe fare quel mestiere perchè avrebbe altro da fare.


Giustamente, forse.
Anzi, per me senz'altro.
Aiel
00mercoledì 18 luglio 2012 08:51
Noi consoliamoci con la Sicilia che sta fallendo.

E con i suoi n-mila (n=20? non ricordo bene) dipendenti statali.

Praticamente in Sicilia spendono per stipendi meta' di quanto spendono TUTTE le altre regioni.
cri8
00mercoledì 18 luglio 2012 08:52
Paolo, non fare di tutta l'erba un fascio, io qua nell'azienda in cui lavro ho visto giovani donne in carriera, lavorare fino all'ottavo mese di gravidanza, rientrare velocemente quando il bambino aveva 4 mesi (in pratica solo la maternità obbligatoria), farsi davvero dei culi notevoli e poi cmq. proprio perchè madre, trombata.
cri8
00mercoledì 18 luglio 2012 08:55
da noi su più di 100 dirigenti, le dirigenti donne sono 5/6 di cui 1 statunitense. Bon

ne conosco bene una di queste e la sua bambina l'ha cresciuta il padre il quale lavora in azienda anche lui e che non è diventato dirigente, ovviamente.
Uait
00mercoledì 18 luglio 2012 08:59
Re:
cri8, 18/07/2012 08.52:

Paolo, non fare di tutta l'erba un fascio, io qua nell'azienda in cui lavro ho visto giovani donne in carriera, lavorare fino all'ottavo mese di gravidanza, rientrare velocemente quando il bambino aveva 4 mesi (in pratica solo la maternità obbligatoria), farsi davvero dei culi notevoli e poi cmq. proprio perchè madre, trombata.




Lo sai che quando scrivo scrivo così, esagerando.

A me basta che sia chiaro che io sono favorevole alle mamme che ritengono più importante la prole che il lavoro.

Mi basta che non si capisca il contrario.

Io sono orgoglioso e felice di aver dato l'opportunità a mia moglie di dedicare più tempo possibile a nostro figlio.
Lei magari uun giorno rimpiangerà la carriera a cui ha dovuto rinunciare.
Ma per me il suo compito era un altro.

Retrogado?
Può essere, frega un cazzo.


In ogni caso io parlo anche per esperienza e da me la situazione che ho descritto è la norma.
A parma sarà diverso.
Uait
00mercoledì 18 luglio 2012 09:01
Re:
Aiel, 18/07/2012 08.51:

Noi consoliamoci con la Sicilia che sta fallendo.

E con i suoi n-mila (n=20? non ricordo bene) dipendenti statali.

Praticamente in Sicilia spendono per stipendi meta' di quanto spendono TUTTE le altre regioni.




63.000 forestali in italia.
29.000 sono in sicilia.
(dati di ieri a Radio24).

La sicilia ha il più alto tasso di crescita di incendi boschivi
(sempre dati di Radio24).


cri8
00mercoledì 18 luglio 2012 09:19
anch'io sono favorevole alle mamme che ritengono + importanti i figli del lavoro, assolutamente anche xchè alla fine non potrai mai essere una brava mamma ed una brava dirigente, delle due l'una.
se pensi alla carriera allora non fare figli ......
Uait
00mercoledì 18 luglio 2012 09:34
Re:
cri8, 18/07/2012 09.19:

anch'io sono favorevole alle mamme che ritengono + importanti i figli del lavoro, assolutamente anche xchè alla fine non potrai mai essere una brava mamma ed una brava dirigente, delle due l'una.
se pensi alla carriera allora non fare figli ......




E diglielo al dario!
[SM=g27827]
Nivahl
00mercoledì 18 luglio 2012 10:33
L'AD di Google sarà una brava mamma e una brava dirigente perchè con tutti i soldi che si piglierà può permettersi 10 tate che gli curano i bambini...
Da noi o hai la nonna a disposizione 24 h. al giorno se no ciao.
Uait
00mercoledì 18 luglio 2012 10:40
Perchè?
Non ci sono baby sitter in italia?
cri8
00mercoledì 18 luglio 2012 12:00
Vale,
x te essere una brava mamma significa affidare i figli alla tata ?
allora dovremo dire, non brava mamma ma brava tata o brava mamma che hai le possibilità di pagare le tate.
una brava mamma è chi si cura dei propri figli xsonalmente
InterAle
00mercoledì 18 luglio 2012 12:23
Essere una buona mamma non esclude il lavorare bene e avere una buona posizione in un'azienda.

Ovviamente ci sono mille sfumature e mille "dipende" :
dipende dall'azienda in cui lavori
dipende dal livello di responsabilità che hai o che vuoi avere
dipende da quanti anni hanno i tuoi figli
dipende da quanto tempo dedichi al lavoro e alla famiglia
dipende da quanto puoi contare sull'aiuto e la collaborazione di tuo marito, della tua famiglia
ma prima di tutto, secondo me, dipende dalle tue priorità.

Se vuoi fare carriera, diventare una mega manager come la nuova AD di Yahoo (Dario, è Yahoo non Google .. lei arriva da Google) devi essere ovviamente disposta a sacrificare parte della tua vita e quella dei tuoi figli, della tua famiglia.

Devi essere ovviamente disposta a lavorare 10/12 ore al giorno e questo comporta che inevitabilmente ti capiterà di perdere la recita di Natale della scuola o dell'asilo, il ritiro della pagella ... cose così normali ma altrettanto importanti nella vita di un figlio.

Ognuno ha le sue priorità, i suoi obiettivi da raggiungere e - a mio avviso - ognuno di questi obiettivi è rispettabilissimo.

Sono perfettamente daccordo con Paolo quando dice che in Italia una cosa del genere non potrà MAI accadere perchè, per mille motivi (spesso anche condivisibilissimi), in Italia 8 donne su 10 si mettono in maternità anticipata alla 1° settimana di gravidanza e rientrano quando il figlio ha almeno 1/2 anni.

Io ho fatto 2 gravidanze lavorando entrambe le volte fino all'8° mese e rientrando quando i miei figli avevano 5/6 mesi.
Non sono ambiziosa per niente, me ne frega zero di diventare super manager, mi bastava la mia posizione ma sono stata fortunata ad avere lo stesso l'opportunità di crescere un po', ho preso l'occasione mettendo in chiaro sin da subito che dopo la seconda gravidanza non ci stavo dentro a fare 8 ore, ora ne lavoro 6 ed ho raggiunto il mio equilibrio perfetto tra lavoro e famiglia.


D o n a t o
00mercoledì 18 luglio 2012 12:53
Salve,
hanno ragione tutti quelli che dicono "dipende".

Per esempio è dall'inizio di novembre che una mia collega (anzi dovrei scrivere LA collega perchè non ci sono nè altre nè altri) dopo avere saputo di essere in duplice dolce attesa di due gemelli (ha spanzato il 2 luglio u.s.) mi ha salutato e ha gia fatto sapere che prima di gennaio 2013 nisba.

La stessa persona quattro anni prima era diventata mamma per la prima volta ma quella volta rimase in servizio fino al settimo mese e rientrò in servizio dopo pochissimo.
Però all'epoca non eravamo ancora colleghi.

Quindi?

Dipende.

Dipende dalla mia sfiga?
cri8
00mercoledì 18 luglio 2012 13:01
ripeto qua nell'azienda in cui lavoro io, ho visto di tutto, alla fine xò solo i maschi fanno carriera, ll donna è sempre penalizzata, anche quelle che hanno come priorità il lavoro e non la famiglia.
Uait
00mercoledì 18 luglio 2012 13:12
Re:
cri8, 18/07/2012 12.00:

Vale,
x te essere una brava mamma significa affidare i figli alla tata ?
allora dovremo dire, non brava mamma ma brava tata o brava mamma che hai le possibilità di pagare le tate.
una brava mamma è chi si cura dei propri figli xsonalmente




quoto integralmente

Con la sola eccezione che non ritengo una cattiva madre chi non può curare il figlio 24 ore al giorno perchè deve mandare avanti la baracca lavorando.

Non è una questione di grandezza.
E' una questione di opportunità di scelta, ove si possa prendere.
Uait
00mercoledì 18 luglio 2012 13:13
Re:
InterAle, 18/07/2012 12.23:

Essere una buona mamma non esclude il lavorare bene e avere una buona posizione in un'azienda.

Ovviamente ci sono mille sfumature e mille "dipende" :
dipende dall'azienda in cui lavori
dipende dal livello di responsabilità che hai o che vuoi avere
dipende da quanti anni hanno i tuoi figli
dipende da quanto tempo dedichi al lavoro e alla famiglia
dipende da quanto puoi contare sull'aiuto e la collaborazione di tuo marito, della tua famiglia
ma prima di tutto, secondo me, dipende dalle tue priorità.

Se vuoi fare carriera, diventare una mega manager come la nuova AD di Yahoo (Dario, è Yahoo non Google .. lei arriva da Google) devi essere ovviamente disposta a sacrificare parte della tua vita e quella dei tuoi figli, della tua famiglia.

Devi essere ovviamente disposta a lavorare 10/12 ore al giorno e questo comporta che inevitabilmente ti capiterà di perdere la recita di Natale della scuola o dell'asilo, il ritiro della pagella ... cose così normali ma altrettanto importanti nella vita di un figlio.

Ognuno ha le sue priorità, i suoi obiettivi da raggiungere e - a mio avviso - ognuno di questi obiettivi è rispettabilissimo.

Sono perfettamente daccordo con Paolo quando dice che in Italia una cosa del genere non potrà MAI accadere perchè, per mille motivi (spesso anche condivisibilissimi), in Italia 8 donne su 10 si mettono in maternità anticipata alla 1° settimana di gravidanza e rientrano quando il figlio ha almeno 1/2 anni.

Io ho fatto 2 gravidanze lavorando entrambe le volte fino all'8° mese e rientrando quando i miei figli avevano 5/6 mesi.
Non sono ambiziosa per niente, me ne frega zero di diventare super manager, mi bastava la mia posizione ma sono stata fortunata ad avere lo stesso l'opportunità di crescere un po', ho preso l'occasione mettendo in chiaro sin da subito che dopo la seconda gravidanza non ci stavo dentro a fare 8 ore, ora ne lavoro 6 ed ho raggiunto il mio equilibrio perfetto tra lavoro e famiglia.






Ti avessi letto prima avrei potuto evitarmi la risposta: quoto tutto.

InterAle
00mercoledì 18 luglio 2012 13:25
Re: Re:
Uait, 18/07/2012 13.13:




Ti avessi letto prima avrei potuto evitarmi la risposta: quoto tutto.




[SM=g27822] [SM=g27838]

Detto ciò, ci sono delle volte in cui non mi farebbe schifo poter stare a casa a portare avanti la baracca ...
Il compromesso ideale famiglia/lavoro per le donne è, a mio avviso, il part-time : sono fermamente convinta che se tutte le aziende italiane favorissero il part-time alle donne che lo richiedono il loro grado di soddisfazione e il modo di lavorare ne gioverebbe.
InterAle
00mercoledì 18 luglio 2012 13:28
Re:
cri8, 18/07/2012 13.01:

ripeto qua nell'azienda in cui lavoro io, ho visto di tutto, alla fine xò solo i maschi fanno carriera, ll donna è sempre penalizzata, anche quelle che hanno come priorità il lavoro e non la famiglia.




Non in generale Cri, probabilmente nella tua azienda sì ma - a mio avviso - non è così ovunque.

Conosco donne manager che sono state disposte a perdersi anni della vita dei loro figli per correre dietro alla carriera che hanno sempre desiderato e sognato ... ci sono anche riuscite ma è quasi inevitabile perdere qualcosa per strada.
Qualcuna ha perso il marito, qualcun'altra si è trovata ad avere un pessimo rapporto con i figli .. sono rischi che, se vuoi scalare, devi essere disposta a prendere.
Uait
00mercoledì 18 luglio 2012 13:33
Re:
Aiel, 18/07/2012 08.51:

Noi consoliamoci con la Sicilia che sta fallendo.





A lombardo son venuti i 5 minuti!

Dice che la regione sta da dio e la notizia è completamente priva di fondamento.
Il debito che hanno rispetto al fatturato è una cosa ridicola e rientrano come ridere.

E noi che ci siamo preoccupati per un cazzo!!!


Meno male!
Uait
00mercoledì 18 luglio 2012 13:36
Re: Re: Re:
InterAle, 18/07/2012 13.25:



[SM=g27822] [SM=g27838]

Detto ciò, ci sono delle volte in cui non mi farebbe schifo poter stare a casa a portare avanti la baracca ...
Il compromesso ideale famiglia/lavoro per le donne è, a mio avviso, il part-time : sono fermamente convinta che se tutte le aziende italiane favorissero il part-time alle donne che lo richiedono il loro grado di soddisfazione e il modo di lavorare ne gioverebbe.




Io prima ho portato un esempio realistico: l'ultima mamma mi ha chiesto il part time che le è stato concesso.

Il problema che prima volevo sottolineare, ma non credo di esserci riuscito con successo, è per chi può farla quella scelta.

Rinunceresti ad una carriera brillante per dedicare più tempo a tuo figlio?

C'è chi dice si e chi dice no.

Per me tutte e due le scelte sono rispettabilissime.
Poi io ho una mia idea ma ovviamente vale per me.


Di sicuro credo che in italia sia più facile trovare donne che rinunciano alla carriera piuttosto che in svezia (per dire).

Giusto? Sbagliato?
Ne l'uno ne l'altro.

Ma non è che in italia non si possa fare.

Bon, direi che mi son rotto i coglioni.
[SM=x618683]
cri8
00mercoledì 18 luglio 2012 14:02
Ale,
io come esempio posso portare quello dell'azienda in cui lavoro, sono contenta che in altre aziende non sia così e concordo al milione per cento che il giusto compromesso donne/famiglia lavoro è il par-time, dovrebbe essere obbligatorio.
una donna nel momento in cui diventa mamma, par-time
che bello che sarebbe
Uait
00mercoledì 18 luglio 2012 16:18
Re: Re:
Uait, 18/07/2012 13.33:




A lombardo son venuti i 5 minuti!

Dice che la regione sta da dio e la notizia è completamente priva di fondamento.
Il debito che hanno rispetto al fatturato è una cosa ridicola e rientrano come ridere.

E noi che ci siamo preoccupati per un cazzo!!!


Meno male!




Ora non so più se fidarmi di lombardo!
[SM=g27813]




Esiste in Italia un ufficio pubblico dove c'è un dirigente ogni sei impiegati. Si trova a palazzo dei Normanni, Palermo: è la presidenza della Regione siciliana. Ma il governatore Raffaele Lombardo sappia che non è l'unico in Europa a guidare un esercito pieno zeppo di generali. Il premier britannico David Cameron è nelle sue stesse condizioni: anche a Downing Street ogni dirigente ha in media sei sottoposti. Il fatto è che pure i numeri sono più o meno gli stessi. Cameron ha 198 dirigenti, Lombardo 192. Quanto ai dipendenti il Cabinet Office, equivalente della nostra presidenza del Consiglio, ne ha 1.337: quarantotto meno dei 1.385 che la presidenza della Regione siciliana contava alla fine del 2011


la sicilia come il regno unito?
[SM=g27825]



Afferma la relazione della Corte dei conti sul rendiconto del bilancio 2011 che la Regione siciliana ha ufficialmente 17.995 dipendenti. Su questo numero si è a lungo polemizzato, anche a proposito di paragoni che pure in Sicilia non vengono ritenuti congrui come quello con la Lombardia, Regione che ha il doppio degli abitanti ma un quinto del personale

Metà abitanti rispetto alla lambardia e cinque volte il personale?
[SM=g27825] [SM=g27825]


Un totale, però, anch'esso incompleto. Dove mettiamo, infatti i 7.291 dipendenti delle 34 società controllate o collegate alla Regione siciliana? Se contiamo anche quelli arriviamo a 28.796. E facciamo grazia di forestali e lavoratori socialmente utili (24.880) in forza a molti Comuni, in parte a carico della casse regionali.

Fan 55.000 dipendenti?!
[SM=g27825] [SM=g27825] [SM=g27825]


Gronda
00mercoledì 18 luglio 2012 21:11
La mia forzatura sul licenziamento...
...era appunto una forzatura.
La legge impedisce di essere licenziata se sei incinta e la ritengo una grande conquista.
Come non ritengo una grande conquista che se uno ruba, ma ha amici sindacalisti, allora diventa un inferno poterlo licenziare.
Il mio spunto sul tema di questa discussione era rispetto all'eta' della persona, piu' che al sesso.
Spesso persone piu' grandi di me mi dicono che sono un ragazzo.
Un ragazzo un cazzo. Sono un uomo di quasi 40anni. I ragazzi hanno la meta' dei miei anni. Di ragazzi di 50anni in Italia siamo pieni, ma e' una questione di testa, non di eta' anagrafica.

E quel volerti chiamare ragazzo a 40 anni e' una piccola pacca sulla spalla per farti sentire giovane, quando giovane non sei. E me lo ricordano tutte le sere le mie bimbe quando torno a casa e gioco con loro, e dopo 20 minuti son collassato e loro mi dicono: "ANCORA PAPA' DAI..."

Quando ero ragazzo questo non mi succedeva. Il fisico vuole la sua parte.

Sono andato oltre al semplice messaggio della discussione, ma spero si sia capito il mio pensiero.
Nivahl
00giovedì 19 luglio 2012 10:43
Scusate ma il mio post era ironico... forse non si è capito.

Per me non esiste una brava mamma o una cattiva mamma, o meglio, non dipende se una sceglie la carriera oppure di stare a casa.

Conosco donne che lavorano 8 ore e poi vanno a casa dai figli e sono madri meravigliose, o donne che sono a casa per curare i figli e sbraitano dalla mattina alla sera manco fossero dei terroristi in erba.

E se una decide di far carriera e ha dei figli deve avere o le possibilità economiche per permettersi la tata oppure ha i genitori che tengono il figlio tutto il giorno.
Tutti i giorni.

A parte quello, da me su 5 dirigenti uomini ce n'è una che è una donna (ma sembra un uomo) e di sicuro non ha nessun figlio da curare.

E i dirigenti cmq sono giovani.
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