I Cristiani Testimoni di Geova e la pedofilia

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F.Delemme
00martedì 16 ottobre 2007 09:59
Qual è il nostro punto di vista.
Il Vocabolario della lingua italiana della Treccani definisce la pedofilia “perversione sessuale, caratterizzata da attrazione erotica verso i fanciulli, indipendentemente dal loro sesso”. Certe manifestazioni di questa perversione sono condannate in Deuteronomio 23:17, 18. In questo passo Dio condannava chi diveniva un prostituto di tempio (“o, ‘un catamito; cinedo; ganimede’, un ragazzo tenuto per scopi di perversione sessuale”). Questi versetti vietano pure di portare nella “casa di Geova” il prezzo di “un cane” (“probabilmente un pederasta; uno che pratica il rapporto anale, specialmente con un ragazzo”). Che dire di chi molesta i bambini? Che dire se un cristiano adulto molesta sessualmente un bambino? Ci sono delle conseguenze a cui non potrà sottrarsi. A seconda della legge del paese dove vive, è probabile che debba scontare una condanna al carcere o affrontare altri provvedimenti da parte dello Stato. La congregazione non lo proteggerà da questo. Inoltre l’uomo ha rivelato una grave debolezza di cui si dovrà tener conto da quel momento in poi. Questo, però, non significa che sarà idoneo per servire in un incarico di responsabilità nella congregazione. Quali ragioni scritturali si possono citare per sostenere questo? Una è che l’anziano dev’essere “padrone di sé”. (Tito 1:8) È vero che nessuno di noi ha una perfetta padronanza di sé. (Romani 7:21-25) Ma il cristiano adulto che commette il peccato di molestare sessualmente un minore rivela una debolezza della carne innaturale. L’esperienza mostra che un adulto del genere potrebbe facilmente molestare altri bambini. È vero che non tutti quelli che hanno molestato bambini commetteranno di nuovo il peccato, ma molti sì. E la congregazione non può leggere il cuore per sapere chi potrebbe molestare di nuovo i bambini e chi no. (Geremia 17:9) Quindi nel caso di adulti battezzati che hanno molestato bambini si applica con particolare vigore il consiglio che l’apostolo Paolo diede a Timoteo: “Non porre mai le mani affrettatamente su nessun uomo; e non partecipare ai peccati altrui”. (1 Timoteo 5:22) Al fine di proteggere i nostri bambini, un uomo conosciuto come uno che un tempo molestava i bambini non è idoneo per occupare un incarico di responsabilità nella congregazione. Se una persona fa proposte immorali a un altro adulto, questi dovrebbe essere in grado di resistere a tali proposte. È molto più facile ingannare, confondere o terrorizzare un bambino. La Bibbia dice che il bambino manca di saggezza. (Proverbi 22:15; 1 Corinti 13:11) Gesù usò i bambini per fare un esempio di umile innocenza. (Matteo 18:4; Luca 18:16, 17) L’innocenza del bambino include una completa mancanza di esperienza. La maggior parte dei bambini sono aperti, desiderosi di piacere e quindi vulnerabili, per cui un adulto scaltro che conoscono e nel quale hanno fiducia può facilmente abusarne. La congregazione ha quindi dinanzi a Geova la responsabilità di proteggere i suoi bambini. I bambini bene educati imparano a ubbidire ai genitori, agli anziani e ad altri adulti e a onorarli. (Efesini 6:1, 2; 1 Timoteo 5:1, 2; Ebrei 13:7) Se una di queste persone che sono simbolo di autorità abusasse dell’innocente fiducia di un bambino seducendolo o costringendolo a sottostare ad atti sessuali si macchierebbe di una vergognosa perversione. Quelli che sono stati molestati sessualmente spesso lottano per anni per superare il conseguente trauma emotivo. Perciò chi molesta dei bambini è soggetto a severa disciplina. Se un uomo che molestava i bambini si pente sinceramente, riconoscerà che è saggio applicare i princìpi biblici. Se impara veramente ad aborrire ciò che è malvagio, proverà disgusto per quello che ha fatto e lotterà per evitare di ripetere quel peccato. (Proverbi 8:13; Romani 12:9)
W.01/01/1997 "Aborriamo ciò che è malvagio" pag. 28
F.Delemme
00martedì 16 ottobre 2007 10:00
Le nostre considerazioni.

Secoli fa la Bibbia metteva in guardia contro uomini malvagi e pericolosi che erano ‘maestri di idee cattive’ e ‘tramavano di fare il male’. (Proverbi 24:8) Il profeta Geremia li definì “uomini malvagi”, le cui case erano “piene d’inganno”. Agendo come uccellatori, costoro tendevano ‘rovinose trappole’ per catturare uomini e ‘guadagnare ricchezze’. (Geremia 5:26, 27) Grazie alla tecnologia, gli odierni “uomini malvagi” hanno a disposizione trappole molto più raffinate e insidiose. Analizziamone alcune che possono mettere in grave pericolo i cristiani. La pornografia on-line è un’industria con un giro d’affari di circa 2 miliardi di euro l’anno. Negli ultimi cinque anni il numero delle pagine Web a contenuto pornografico è aumentato in maniera vertiginosa di quasi il 1.800 per cento. Si calcola che attualmente esistano più di 260 milioni di pagine del genere, e il numero continua ad aumentare più rapidamente che mai. “Su Internet la pornografia sta dilagando a tal punto che oggigiorno è difficile evitare di imbattersi in essa, e questo aumenta le probabilità di diventare schiavi del cibersesso”, ha detto la dottoressa Kimberly S. Young, che dirige un centro istituito per combattere l’Internet-dipendenza. La Bibbia spiega che “ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio”. (Giacomo 1:14) Coloro che diffondono pornografia, per i quali chiunque possieda un computer rappresenta una potenziale vittima, usano diverse tattiche proprio per stuzzicare il “desiderio della carne” e il “desiderio degli occhi” di ciascuno. (1 Giovanni 2:16) Il loro obiettivo è quello di adescare (nel senso letterale di “attirare con un’esca”) gli incauti utenti di Internet e di ‘cercare di sedurli’. — Proverbi 1:10. Al pari degli uomini malvagi dei tempi biblici, spesso i pornografi ricorrono all’inganno. Si calcola che, per attirare nuovi clienti, ogni giorno vengano spediti circa due miliardi di messaggi di posta elettronica a contenuto pornografico. Spesso questi messaggi non richiesti sono camuffati in maniera tale che, prima di aprirli, sembrano trattare di tutt’altro argomento. Basta aprirne uno, però, per scatenare un fuoco di fila di immagini immorali difficile da fermare. Se uno chiede che il proprio nome venga cancellato dalla “mailing list” (l’elenco dei destinatari a cui vengono inviati questi messaggi) può ritrovarsi sommerso da un numero ancora maggiore di messaggi pornografici non richiesti. Chi vuole catturare un uccello dispone con cura dei semi lungo un percorso. L’uccello becca incautamente questi semi saporiti uno dopo l’altro fino a quando la trappola scatta inesorabile. Allo stesso modo, la curiosità spinge alcuni a sbirciare immagini erotiche, sperando che nessuno li osservi. Eccitati da queste immagini provocanti e potenti, alcuni tornano a guardarle sempre più spesso. Forse sono tormentati da sensi di colpa e dalla vergogna. Con il passar del tempo, quello che all’inizio era scioccante non li sconvolge più. Per quelli che sono attratti dalla pornografia, Internet è come un fertilizzante che fa sì che i desideri crescano rapidamente fino a trasformarsi in azioni peccaminose. (Giacomo 1:15) Costoro possono finire per sviluppare “un ‘lato oscuro’ della personalità caratterizzato da bassi istinti e privo di valori morali”, spiega Victor Cline, uno psicologo che ha avuto in cura centinaia di pazienti che erano caduti in questo laccio. I pericoli delle chat room Le chat room possono far perdere un sacco di tempo e sempre più spesso hanno un effetto disgregatore sulle famiglie. Esasperato da tutto il tempo che sua moglie trascorre collegata a Internet, un uomo ha scritto: “Quando rientra dal lavoro, la prima cosa che fa è accendere il computer, e prima che lo spenga possono passare cinque ore o più. Il nostro matrimonio ne sta soffrendo”. È un fatto che tutte le ore dedicate a Internet sono ore che non si dedicano al proprio coniuge e ai propri familiari. Angela Sibson, direttore generale dell’organizzazione di consulenza matrimoniale Relate, sostiene che Internet “porta ad allacciare altre relazioni. Queste possono esercitare un’influenza molto forte e destabilizzare le relazioni esistenti”. Si fa molto presto a passare da un’amichevole chiacchierata in una chat room a qualcosa di più serio. Persone ‘astute di cuore’ che vogliono allacciare relazioni immorali ricorrono all’adulazione e dicono alle potenziali vittime le cose che queste desiderano sentirsi dire. (Proverbi 6:24; 7:10) In Gran Bretagna una ventiseienne che è caduta in questa trappola spiega: “Mi bombardava di messaggi amorosi. Continuava a dirmi che ero stupenda e io ci sono cascata”. Secondo Al Cooper, il curatore di un manuale che analizza i rapporti tra sesso e Internet, bisogna “avvertire la gente che è molto facile iniziare con il flirtare on-line e poi scivolare lungo una china che spesso porta dritti al divorzio”. — Sex and the Internet: A Guidebook for Clinicians.

I bambini sono ancora più esposti al rischio di diventare vittime di chi usa il computer per commettere reati di natura sessuale. In maniera subdola, usando “perversità di parola” e discorsi ‘tortuosi’, i pedofili prendono di mira i bambini, approfittando della loro inesperienza. (Proverbi 4:24; 7:7) Li colmano di attenzioni, di affetto e di gentilezze per farli sentire importanti. Sono informatissimi su tutto ciò che interessa loro, comprese le loro canzoni preferite e i loro hobby. Ingigantiscono qualsiasi piccolo problema esista nella famiglia del bambino per creare una barriera tra lui e la sua famiglia. Per soddisfare i propri desideri perversi i pedofili possono addirittura spedire alla loro vittima un biglietto per fare un viaggio in un’altra città. I risultati sono spaventosi.
F.Delemme
00giovedì 22 novembre 2007 23:59
I Testimoni di Geova si preoccupano delle vittime di abusi all’infanzia (Risposta alla NBC)
Negli interessi delle vittime di questi casi, siamo lieti di annunciare che è stato raggiunto un accordo. Abbiamo a cuore tutti quelli che soffrono a causa di un abuso nell’infanzia. I Testimoni di Geova di tutto il mondo sono uniti nella loro ripugnanza per questo peccato e crimine.—Romani 12:9.

Non condoniamo né proteggiamo chi molesta i bambini. I nostri anziani espellono i peccatori impenitenti che commettono questo crimine. (1 Corinti 5:13) Negli Stati Uniti, attualmente oltre 80’000 anziani servono in oltre 12.300 congregazioni. (Atti 20:28) Durante gli ultimi 100 anni, solo undici anziani sono stati citati per abusi all’infanzia in tredici cause legali presentate negli Stati Uniti. In sette di queste cause contro degli anziani, la corte ha respinto le accuse contro la stessa Società Torre di Guardia. Naturalmente, una vittima è una vittima di troppo. Tuttavia, l’incidenza di questo crimine è raro tra i Testimoni di Geova.

Gli anziani di congregazione si attengono alle leggi su denunce di abusi all’infanzia. (Marco 12:17; Romani 13:1) Noi non mettiamo a tacere le vittime. I nostri membri hanno l’assoluto diritto di riportare alle autorità quest’orribile crimine. Il numero di ottobre 2007 della nostra rivista mensile Svegliatevi! contiene la serie di copertina: “Proteggete i vostri figli”. Questi articoli mostrano chiaramente quanto ci preoccupiamo di proteggere i bambini dagli abusi sessuali.

Fonte: JW Media
F.Delemme
00venerdì 1 agosto 2008 16:44
jwfelix
00venerdì 1 agosto 2008 22:41
Re:
F.Delemme, 01/08/2008 16.44:





GUARDANDO l'immagine allegata mi chiedo: ma come possono eccitarsi e provare piacere con simili creature innocenti?

Fanno schifo!!!!!!!! [SM=g7362]
Gepy84
00lunedì 4 agosto 2008 21:13
La pedofilia è una piaga mondiale. Io la chiamerei pedofobia.
Chi si macchia di questo crimine, sia come Caino.

Se poi a praticarla è uno che appartiene ad un gruppo religioso, sia anatema.

Saluti
Gepy


Lascia stare i BAMBINI
Alex69rm
00lunedì 4 agosto 2008 22:29
Re:
Gepy84, 8/4/2008 9:13 PM:

La pedofilia è una piaga mondiale. Io la chiamerei pedofobia.
Chi si macchia di questo crimine, sia come Caino.

Se poi a praticarla è uno che appartiene ad un gruppo religioso, sia anatema.

Saluti
Gepy


Lascia stare i BAMBINI



perchè "pedofobia"??? La pedofobia credo sia la paura dei bambini, no? [SM=g7264]

csssstrinakria
00martedì 5 agosto 2008 12:47
Probabilmente Gepy faceva riferimento alla lotta contro questo crimine.
Se per pedofilia intendiamo amicizia e/o amore per i bambini o i fanciulli, diciamo che non si può considerare tale. Qui siamo lontani dall'amore e dall'amicizia. Ci troviamo di fronte ad una patologia sociale che continua ad allargarsi indisturbata. Riguarda l’organizzazione mondiale del "turismo sessuale", il "turismo" dello stupro etnico, di cui l'Europa è un fulgido esempio. Troppo denaro e troppi interessi gravitano attorno ad esso.

Alcuni Stati hanno paura a scoperchiare la pentola piena e stracolma di queste brutture. Quindi è un sistema sociale pedofobo che genera queste squallide figure che additiamo come pedofili.
Il pedofilo/pedofobo ha odio verso i fanciulli e i bambini, non amore e affetto.

Christian E. Maccarone
Alex69rm
00martedì 5 agosto 2008 20:16
si, ma state coniando dei neologismi.. [SM=g7258]
csssstrinakria
00martedì 5 agosto 2008 23:22

Il termine "Pedofobia" esiste da molto tempo. E' usato poco, ma esiste.
[SM=j2114]
Alex69rm
00mercoledì 6 agosto 2008 21:51
Re:
csssstrinakria, 8/5/2008 11:22 PM:


Il termine "Pedofobia" esiste da molto tempo. E' usato poco, ma esiste.
[SM=j2114]



si, esiste, ma non nel significato che gli stai dando.. [SM=g7308]

F.Delemme
00giovedì 7 agosto 2008 23:41

La pedofobia è la paura di trovarsi di fronte ad una piaga mondiale. Questa paura porta i governi e alcune istituzioni a non rivelare questo schifo di violenza.

Il pensiero di Gepy e Christian credo sia questo. [SM=g7532]
F.Delemme
00sabato 9 agosto 2008 09:23
Re: Re: Re: Re: Re: Re: I Testimoni di Geova si preoccupano delle vittime di abusi all’infanzia (Risposta alla NBC)
MatriXRevolution, 09/08/2008 1.23:



Guarda che "tacciando di essere bugiarde" le vittime di pedofilia che hanno avuto il coraggio di fare "outing" e di puntare il dito contro chi gli ha fatto del male, ti metti dalla stessa parte di quelli che hanno fatto del male.



Tu stai dicendo cose che non ho mai detto. Noi non diciamo che sono bugiarde le vittime di tali abusi.

Noi condanniamo la strumentalizzazione e il protagonismo. Noi condanniamo le persone come te che strumentalizzano ed approfittano di questi tristi casi per creare polveroni.

I casi di pedofilia che si sono riscontrati nella nostra Confessione, che non sono quelli sbandierati (questa è la vergogna) non sono occultati o nascosti. Nè tanto meno difese le persone coinvolte.

Chi "inventa" tutti questi casi, chi fa clamore, sta schifosamente approfittando delle sofferenze di innocenti. Una cosa è fare informazione, un'altra è infangare.

Abbiamo l'esempio di quel pedofilo con l'Alfa Romeo che il forum di Lorenzi ha etichettato subito come tdG. Pur avendo saputo che non era un testimone di Geova, hanno speculato sulla notizia.
Ed un altro forumista, ingenuo, dopo tanto tempo ha riportato la stessa notizia dandola in pasto ai famelici frequentatori di quella bolgia.
L'ultimo in ordine cronologico di un tizio di cui non si dice fosse un testimone, ma subito considerato tale e tutti ad infangare la nostra Confessione perché la madre di questo tizio AVREBBE affermato che i testimoni di Geova gli vogliono ancora bene.
Naturalmente questo particolare, messo in ben evidenza anche dal sito "silent" dimostra che c'è la mala fede e l'intenzione di approfittare di queste situazioni. Chi approfitta e specula, per me è peggio di chi si macchia di questi orrendi crimini.

Ma sai, ho saputo che qualche frequentatore di quel forum non sia in odore di santità...


csssstrinakria
00martedì 11 novembre 2008 17:51
Ho letto le accuse di una certa Mikela su dei presunti casi di pedofilia che sarebbero stati nascosti dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.

Naturalmente ci troviamo sempre di fronte a denunce non provate, di accuse senza fondamento. Chiunque su internet può scrivere quello che vuole, nascosti dall'anonimato, ma è anche normale che quello che gli altri considerano "libere espressioni" o "semplici chiacchiere" possono essere dei vili attacchi ad una Comunità.
Nessuno ha mai detto che in questa Organizzazione non siano sorti questi problemi o che non ci siano stati casi di pedofilia.
È altrettanto vero che questa stessa Organizzazione ha scritto le seguenti parole, postate tempo addietro da Filippo Delemme:

Il Vocabolario della lingua italiana della Treccani definisce la pedofilia “perversione sessuale, caratterizzata da attrazione erotica verso i fanciulli, indipendentemente dal loro sesso”. Certe manifestazioni di questa perversione sono condannate in Deuteronomio 23:17, 18. In questo passo Dio condannava chi diveniva un prostituto di tempio (“o, ‘un catamito; cinedo; ganimede’, un ragazzo tenuto per scopi di perversione sessuale”). Questi versetti vietano pure di portare nella “casa di Geova” il prezzo di “un cane” (“probabilmente un pederasta; uno che pratica il rapporto anale, specialmente con un ragazzo”). Che dire di chi molesta i bambini? Che dire se un cristiano adulto molesta sessualmente un bambino? Ci sono delle conseguenze a cui non potrà sottrarsi. A seconda della legge del paese dove vive, è probabile che debba scontare una condanna al carcere o affrontare altri provvedimenti da parte dello Stato. La congregazione non lo proteggerà da questo. Inoltre l’uomo ha rivelato una grave debolezza di cui si dovrà tener conto da quel momento in poi. Questo, però, non significa che sarà idoneo per servire in un incarico di responsabilità nella congregazione. Quali ragioni scritturali si possono citare per sostenere questo? Una è che l’anziano dev’essere “padrone di sé”. (Tito 1:8) È vero che nessuno di noi ha una perfetta padronanza di sé. (Romani 7:21-25) Ma il cristiano adulto che commette il peccato di molestare sessualmente un minore rivela una debolezza della carne innaturale. L’esperienza mostra che un adulto del genere potrebbe facilmente molestare altri bambini. È vero che non tutti quelli che hanno molestato bambini commetteranno di nuovo il peccato, ma molti sì. E la congregazione non può leggere il cuore per sapere chi potrebbe molestare di nuovo i bambini e chi no. (Geremia 17:9) Quindi nel caso di adulti battezzati che hanno molestato bambini si applica con particolare vigore il consiglio che l’apostolo Paolo diede a Timoteo: “Non porre mai le mani affrettatamente su nessun uomo; e non partecipare ai peccati altrui”. (1 Timoteo 5:22) Al fine di proteggere i nostri bambini, un uomo conosciuto come uno che un tempo molestava i bambini non è idoneo per occupare un incarico di responsabilità nella congregazione. Se una persona fa proposte immorali a un altro adulto, questi dovrebbe essere in grado di resistere a tali proposte. È molto più facile ingannare, confondere o terrorizzare un bambino. La Bibbia dice che il bambino manca di saggezza. (Proverbi 22:15; 1 Corinti 13:11) Gesù usò i bambini per fare un esempio di umile innocenza. (Matteo 18:4; Luca 18:16, 17) L’innocenza del bambino include una completa mancanza di esperienza. La maggior parte dei bambini sono aperti, desiderosi di piacere e quindi vulnerabili, per cui un adulto scaltro che conoscono e nel quale hanno fiducia può facilmente abusarne. La congregazione ha quindi dinanzi a Geova la responsabilità di proteggere i suoi bambini. I bambini bene educati imparano a ubbidire ai genitori, agli anziani e ad altri adulti e a onorarli. (Efesini 6:1, 2; 1 Timoteo 5:1, 2; Ebrei 13:7) Se una di queste persone che sono simbolo di autorità abusasse dell’innocente fiducia di un bambino seducendolo o costringendolo a sottostare ad atti sessuali si macchierebbe di una vergognosa perversione. Quelli che sono stati molestati sessualmente spesso lottano per anni per superare il conseguente trauma emotivo. Perciò chi molesta dei bambini è soggetto a severa disciplina. Se un uomo che molestava i bambini si pente sinceramente, riconoscerà che è saggio applicare i princìpi biblici. Se impara veramente ad aborrire ciò che è malvagio, proverà disgusto per quello che ha fatto e lotterà per evitare di ripetere quel peccato. (Proverbi 8:13; Romani 12:9)

Amministrazione Forum.
00mercoledì 12 novembre 2008 11:26
Se è stato scritto più volte che la vostra Congregazione non proteggerà persone che si dovessero macchiare di questo orrendo crimine, non capisco perché in altri forum scrivono il contrario.

Questo dimostra che alcuni sono più vili dei pedofili approfittando di uno spazio virtuale.

In un post precedente sono presentate queste parole:

Gli anziani di congregazione si attengono alle leggi su denunce di abusi all’infanzia. (Marco 12:17; Romani 13:1) Noi non mettiamo a tacere le vittime. I nostri membri hanno l’assoluto diritto di riportare alle autorità quest’orribile crimine. Il numero di ottobre 2007 della nostra rivista mensile Svegliatevi! contiene la serie di copertina: “Proteggete i vostri figli”. Questi articoli mostrano chiaramente quanto ci preoccupiamo di proteggere i bambini dagli abusi sessuali.

Allora perché scrivono che i testimoni di Geova nascondono i casi di pedofilia?
Queste sono vergognose accuse strumentalizzate da gente senza scrupoli.

Admin-Rosvita
Amministrazione Forum.
00venerdì 14 novembre 2008 17:30
Le riconfermiamo qual è il nostro punto di vista, ricordandole che non siamo stati noi a parlare del singolo caso, ma è stata lei che ha pubblicamente informato gli utenti.

"Il Vocabolario della lingua italiana della Treccani definisce la pedofilia “perversione sessuale, caratterizzata da attrazione erotica verso i fanciulli, indipendentemente dal loro sesso”. Certe manifestazioni di questa perversione sono condannate in Deuteronomio 23:17, 18. In questo passo Dio condannava chi diveniva un prostituto di tempio (“o, ‘un catamito; cinedo; ganimede’, un ragazzo tenuto per scopi di perversione sessuale”). Questi versetti vietano pure di portare nella “casa di Geova” il prezzo di “un cane” (“probabilmente un pederasta; uno che pratica il rapporto anale, specialmente con un ragazzo”). Che dire di chi molesta i bambini? Che dire se un cristiano adulto molesta sessualmente un bambino? Ci sono delle conseguenze a cui non potrà sottrarsi. A seconda della legge del paese dove vive, è probabile che debba scontare una condanna al carcere o affrontare altri provvedimenti da parte dello Stato. La congregazione non lo proteggerà da questo. Inoltre l’uomo ha rivelato una grave debolezza di cui si dovrà tener conto da quel momento in poi. Questo, però, non significa che sarà idoneo per servire in un incarico di responsabilità nella congregazione. Quali ragioni scritturali si possono citare per sostenere questo? Una è che l’anziano dev’essere “padrone di sé”. (Tito 1:8) È vero che nessuno di noi ha una perfetta padronanza di sé. (Romani 7:21-25) Ma il cristiano adulto che commette il peccato di molestare sessualmente un minore rivela una debolezza della carne innaturale. L’esperienza mostra che un adulto del genere potrebbe facilmente molestare altri bambini. È vero che non tutti quelli che hanno molestato bambini commetteranno di nuovo il peccato, ma molti sì. E la congregazione non può leggere il cuore per sapere chi potrebbe molestare di nuovo i bambini e chi no. (Geremia 17:9) Quindi nel caso di adulti battezzati che hanno molestato bambini si applica con particolare vigore il consiglio che l’apostolo Paolo diede a Timoteo: “Non porre mai le mani affrettatamente su nessun uomo; e non partecipare ai peccati altrui”. (1 Timoteo 5:22) Al fine di proteggere i nostri bambini, un uomo conosciuto come uno che un tempo molestava i bambini non è idoneo per occupare un incarico di responsabilità nella congregazione. Se una persona fa proposte immorali a un altro adulto, questi dovrebbe essere in grado di resistere a tali proposte. È molto più facile ingannare, confondere o terrorizzare un bambino. La Bibbia dice che il bambino manca di saggezza. (Proverbi 22:15; 1 Corinti 13:11) Gesù usò i bambini per fare un esempio di umile innocenza. (Matteo 18:4; Luca 18:16, 17) L’innocenza del bambino include una completa mancanza di esperienza. La maggior parte dei bambini sono aperti, desiderosi di piacere e quindi vulnerabili, per cui un adulto scaltro che conoscono e nel quale hanno fiducia può facilmente abusarne. La congregazione ha quindi dinanzi a Geova la responsabilità di proteggere i suoi bambini. I bambini bene educati imparano a ubbidire ai genitori, agli anziani e ad altri adulti e a onorarli. (Efesini 6:1, 2; 1 Timoteo 5:1, 2; Ebrei 13:7) Se una di queste persone che sono simbolo di autorità abusasse dell’innocente fiducia di un bambino seducendolo o costringendolo a sottostare ad atti sessuali si macchierebbe di una vergognosa perversione. Quelli che sono stati molestati sessualmente spesso lottano per anni per superare il conseguente trauma emotivo. Perciò chi molesta dei bambini è soggetto a severa disciplina. Se un uomo che molestava i bambini si pente sinceramente, riconoscerà che è saggio applicare i princìpi biblici. Se impara veramente ad aborrire ciò che è malvagio, proverà disgusto per quello che ha fatto e lotterà per evitare di ripetere quel peccato. (Proverbi 8:13; Romani 12:9)"
Gepy84
00sabato 15 novembre 2008 07:40
Vergognosa strumentalizzazione
Ho letto questa notizia presentata nel solito sito. Il thread riporta queste testuali parole: "Dalla Francia condannati 4 pedofili TDG"

La notizia è come al solito, FALSA.
I quattro testimoni di Geova condannati non ERANO PEDOFILI.
Erano quattro anziani che nell'esercizio del loro incarico, ministri di culto, si erano avvalsi della facoltà del segreto confessionale.

C'è da notare che è una notizia vecchia 1985 ed è stata pescata per creare il solito scandalo.
Il solito gruppo, perché si tratta di un lavoro di squadra, ha mandato in prima linea una certa Daniela47 con la notizia bomba.
Alla richiesta di dimostrare l'origine della notizia, un altro del gruppo, subito ha postato il link di collegamento.
E il gioco è fatto.

Naturalmente questa vergogna continua impunemente ad essere manifestata in modo selvaggio ed ipocrita.


C'è da ricordare che ormai è da diversi anni che i i ministri di culto testimoni di Geova, contrariamente a quanto continua a fare la chiesa cattolica, non sono più legati al segreto confessionale e denunciano chi si macchia di questo reato.

Questo i vili e gli ipocriti non lo dicono
.

Gepy84
00sabato 15 novembre 2008 08:36
Questo invece è un fatto vero e più fresco come data

Francia, incriminato vescovo: non denunciò prete pedofilo.
Il prelato porta a sua discolpa il segreto confessionale. «Mi arrivò una lettera che rivelava quei fatti, ma la cestinai: era anonima»


DAL NOSTRO INVIATO PARIGI - Il vescovo sapeva, ma ha taciuto. Sapeva che il suo parroco, ora condannato a 18 anni di prigione, era un pedofilo. Ma ha taciuto, perché si è sentito vincolato dal segreto confessionale. I parenti delle vittime non gliel' hanno perdonato e ora il prelato è stato rinviato a giudizio. Sarà processato a giugno, dal tribunale di Caen, nel Calvados, per «mancata denuncia di molestie sessuali e maltrattamenti su minori di 15 anni». Non era mai accaduto in Francia, e probabilmente in tutta Europa, che un vescovo dovesse rispondere di omertà a vantaggio di un pedofilo. Né che fosse messa in discussione l' inviolabilità del segreto dei sacerdoti: «Monsignore doveva forse denunciare il suo parroco?» chiede Thierry Massis, avvocato difensore del vescovo di Bayeux. «E' colpevole d' aver coperto dei fatti di cui era a conoscenza», gli risponde indirettamente l' avvocato delle famiglie delle vittime, Jean Chevais. I fatti, dunque: il 6 ottobre scorso, il tribunale di Caen condanna a 18 anni di reclusione l' abate René Bassey, parroco della chiesa di Chemin Vert, per atti di pedofilia su diversi ragazzini che frequentavano l' oratorio, negli anni ' 90. Denunciando il sacerdote, i genitori dei ragazzini denunciano anche il suo superiore gerarchico, il vescovo Pierre Pican, in carica a Bayeux dal 1988: «Non poteva non sapere». In effetti, sapeva. Nel 1990 aveva ricevuto una lettera anonima, che lo informava delle malsane attenzioni di un prete per i bambini della parrocchia di Chemin Vert. Che ne aveva fatto? «L' ho cestinata - ha risposto il vescovo, durante la sua burrascosa testimonianza al processo -. Era anonima, come ne arrivano a centinaia». Ma nel dicembre del 1996, con l' intermediazione del vicario generale, Michel Morel, monsignor Pican riceve analoga testimonianza dalla madre di uno dei bambini della parrocchia. Ne segue un incontro tra il parroco e il suo superiore e, «anche se nulla cambia nei fatti - ammette il difensore del vescovo - monsignore ha preso provvedimenti». L' anno dopo, l' abate René Bassey viene prima «pensionato» e inviato in una casa di riposo, poi destinato a un' altra parrocchia, sempre nel Calvados. Troppo poco, per le famiglie dei bambini: «Ha cercato solo di coprire lo scandalo, senza nessuna pietà per la sorte dei nostri figli». Uno di loro, che aveva 14 anni dieci anni fa, si è fatto intervistare di spalle dalla rete televisiva Lci: «Mi ha rovinato la vita. Ho pensato anche al suicidio». In Francia, la Conferenza episcopale non si pronuncia sulla decisione della magistratura: «Se l' aggressore è un prete, è doppiamente grave. Ma per un vescovo è difficile raccogliere prove sicure di colpevolezza». Elisabetta Rosaspina

Rosaspina Elisabetta


ciamardo
00sabato 15 novembre 2008 08:51
Re: Re: Re: Vergognosa strumentalizzazione

Invece di dire le solite sciocche e logore cose,


a cosa ti riferisci???

perché li difendi? Chi difende si macchia degli stessi reati.


io ho solo chiesto per chè c'è l'hai tanto su con il "bunker" visto che sei una persona del "mondo" anzi una "moglie incredula"!

Vuoi vedere che appartieni anche tu alla classe dei vili?


bhe se lo dici te non so cosa dirti....

Come a loro anche a te non interessa il reato e chi l'ha subito, ti interessa fare spettacolo.


è un problema comune di molti forum

Vergognati. Altro che detrattori, sono i mercenari delle disgrazie altrui.


mi devo vergognare perchè non la penso come te??? mah...




Gepy84
00sabato 15 novembre 2008 09:41
Re: Re: Re: Re: Vergognosa strumentalizzazione
ciamardo, 15/11/2008 8.51:


Invece di dire le solite sciocche e logore cose,


a cosa ti riferisci???

perché li difendi? Chi difende si macchia degli stessi reati.


io ho solo chiesto per chè c'è l'hai tanto su con il "bunker" visto che sei una persona del "mondo" anzi una "moglie incredula"!

Vuoi vedere che appartieni anche tu alla classe dei vili?


bhe se lo dici te non so cosa dirti....

Come a loro anche a te non interessa il reato e chi l'ha subito, ti interessa fare spettacolo.


è un problema comune di molti forum

Vergognati. Altro che detrattori, sono i mercenari delle disgrazie altrui.


mi devo vergognare perchè non la penso come te??? mah...





Ma quanto sei ipocrita. Non la devi pensare come me, devi essere d'accordo con la verità e sai bene che il titolo di quel thrend è un falso.
Sarò una moglie incredula, ma non credulona. Se non conosci il significato delle parole, lascia stare la tua infelice ironia.

Perché non dici se sei d'accordo con quello che è stato scritto, invece di fare critica inutile.

csssstrinakria
00sabato 15 novembre 2008 09:56
La tragedia e la commedia.
Il teatro è propriamente un riflesso speculare della società, luogo privilegiato di contemplazione, nel senso etimologico del termine greco théatron.
La storia del teatro si identifica con la tragedia e la commedia.
La visione è il tessuto stesso della rappresentazione, il fantasma proiettivo della mente umana.
La tragedia pefigura la conoscenza "culmine ed essenza della vita".
La tragedia riflette l'esperienza personale o di gruppo ed è suggerita da varie considerazioni indiziarie.
Assistere ad una forma di teatro tragico è connesso al significato di theoréin "guardare con stupore" o avere una "visione di meraviglia".Di fronte ad una tragedia noi siamo spettatori di questa "visione di meraviglia" e della “cosa contemplata,” che non a caso i greci indicavano con la parola theòrema.
Théatron, Theoréin e Theòrema: tre termini legati alla stessa radice e che culminano nella tragedia.
Forse non tutti sanno che la parola tragedia è formata da tràgos e odé, cioè, canto del capro.
Io darei un significato logico al "canto del capro e lo assocerei al "capro espiatorio".
In effetti, nella tragedia c'è sempre, o quasi sempre, un capro espiatorio, una o più vittime. Il capro è l’animale ‘tragico’ per eccellenza.

Il teatro è anche commedia. Non a caso il teatro è indicato dalle due maschere dionisiache: tragica e comica.
Sul significato di tragico ho dato una definizione abbastanza “pragmatica”. Cos'è la commedia, l'altra faccia della maschera?
A differenza della tragedia, la commedia è di genere comico e si adatta ai cambiamenti politici, culturali, religiosi e sociali. La commedia è un passatempo un divertimento più o meno lecito e non privo di ipocrisia.

Sono diverse le facce della commedia, ma tutte dimostrano doppiezza e falsità. È una parodia della lealtà e della considerazione affettiva.

"Dalla Francia condannati 4 pedofili TDG". La tragedia che diventa commedia.

Leggendo la discussione si scopre che non si tratta di quattro pedofili (la commedia e l'ipocrisia). Si tratta di quattro anziani che a quel tempo, secondo le disposizioni della loro Confessione, venuti a conoscenza di un fatto criminale di pedofilia, non denunciarono all'autorità competente, l'autore di siffatto crimine.
Trasposizione di una tragedia accaduta nel 1985 e definita nel 1998. Questa tragedia è resa visibile in un quadro moderno in modo tale da presentare agli spettatori un punto di abbeveramento. Qui le fiere, stimolate dall’aroma della ghiotta ed ipocrita notizia, si avvicinano, bevono finché c’è da bere e, approfittando della loro ubriachezza, si danno alle feste dionisiache.

Quindi, in questa commedia, i quattro anziani (ministri di culto per incarico affidatogli da una confessione religiosa ), diventano quattro pedofili.

È doveroso precisare che la legislazione è, solitamente, comune a tutte le confessioni religiose e sancisce dei diritti e doveri generali per ogni ministro di culto. Uno dei principali è quello del segreto confessionale, ovvero il dovere e il diritto del ministro di culto a non palesare quanto confessato da un fedele.
Da molti anni la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova ha dato disposizioni ben precise ai suoi ministri di culto. Il post iniziale di questa discussione chiarisce esaustivamente il pensiero odierno dei testimoni di Geova.

Gli anziani di congregazione si attengono alle leggi su denunce di abusi all’infanzia. (Marco 12:17; Romani 13:1) Noi non mettiamo a tacere le vittime. I nostri membri hanno l’assoluto diritto di riportare alle autorità quest’orribile crimine.

La congregazione non lo proteggerà da questo
.
F.Delemme
00sabato 15 novembre 2008 12:54

Noto da qualche tempo che alcuni forumisti, in una sorta di gioco al rimbalzo, ci inviano risposte di una certa sostanza.
Non a caso, subito dopo la nostra denuncia, qualcuno ha corretto il tiro (vedi il caso dei quattro anziani francesi "PRESENTATI COME PEDOFILI" da una persona intollerante e "sputaveleno").

Ci "accusano" di apostrofarli con "parole volgari" e di offese innominabili. Altri in vena di "comicità spicciola" vittime delle loro ombre, si lamentano di essere stati trattati male.

Non voglio pronunciarmi in merito, potrei essere offensivo.
La verità è una, pensavano impunemente di avere la strada sgombra e dire tutto quello che di più diffamante la mente umana potesse elaborare contro i testimoni di Geova.
Si sono fatti male i conti.
Fino a quando diranno falsità, è certo, da parte nostra ci saranno le controrisposte che dimostreranno le loro imposture.

Niente di personale, non vi prendiamo in considerazione perché non contate nulla, neanche un classico fico secco, vogliamo ristabilire soltanto la verità.
F.Delemme
00sabato 15 novembre 2008 13:23
Questa notizia non fa "NOTIZIA"?

Gepy, novella immondezzaia (in senso scherzoso), fra i rifiuti di questa umanità ha raccolto una notizia relativa ad un caso di pedofilia.

Non vogliamo cadere nello squallore, ma mi pare "onesto" applicare la legge mosaica.

Il prete pedofilo e il Vescovo reticente.

La notizia ai "santarellini" è sfuggita? O forse è troppo scomoda?

Vi rinfresco la memoria.

"Francia, incriminato vescovo: non denunciò prete pedofilo."
Il prelato porta a sua discolpa il segreto confessionale. «Mi arrivò una lettera che rivelava quei fatti, ma la cestinai: era anonima»


DAL NOSTRO INVIATO PARIGI - Il vescovo sapeva, ma ha taciuto. Sapeva che il suo parroco, ora condannato a 18 anni di prigione, era un pedofilo. Ma ha taciuto, perché si è sentito vincolato dal segreto confessionale. I parenti delle vittime non gliel' hanno perdonato e ora il prelato è stato rinviato a giudizio. Sarà processato a giugno, dal tribunale di Caen, nel Calvados, per «mancata denuncia di molestie sessuali e maltrattamenti su minori di 15 anni». Non era mai accaduto in Francia, e probabilmente in tutta Europa, che un vescovo dovesse rispondere di omertà a vantaggio di un pedofilo. Né che fosse messa in discussione l' inviolabilità del segreto dei sacerdoti: «Monsignore doveva forse denunciare il suo parroco?» chiede Thierry Massis, avvocato difensore del vescovo di Bayeux. «E' colpevole d' aver coperto dei fatti di cui era a conoscenza», gli risponde indirettamente l' avvocato delle famiglie delle vittime, Jean Chevais. I fatti, dunque: il 6 ottobre scorso, il tribunale di Caen condanna a 18 anni di reclusione l' abate René Bassey, parroco della chiesa di Chemin Vert, per atti di pedofilia su diversi ragazzini che frequentavano l' oratorio, negli anni ' 90. Denunciando il sacerdote, i genitori dei ragazzini denunciano anche il suo superiore gerarchico, il vescovo Pierre Pican, in carica a Bayeux dal 1988: «Non poteva non sapere». In effetti, sapeva. Nel 1990 aveva ricevuto una lettera anonima, che lo informava delle malsane attenzioni di un prete per i bambini della parrocchia di Chemin Vert. Che ne aveva fatto? «L' ho cestinata - ha risposto il vescovo, durante la sua burrascosa testimonianza al processo -. Era anonima, come ne arrivano a centinaia». Ma nel dicembre del 1996, con l' intermediazione del vicario generale, Michel Morel, monsignor Pican riceve analoga testimonianza dalla madre di uno dei bambini della parrocchia. Ne segue un incontro tra il parroco e il suo superiore e, «anche se nulla cambia nei fatti - ammette il difensore del vescovo - monsignore ha preso provvedimenti». L' anno dopo, l' abate René Bassey viene prima «pensionato» e inviato in una casa di riposo, poi destinato a un' altra parrocchia, sempre nel Calvados. Troppo poco, per le famiglie dei bambini: «Ha cercato solo di coprire lo scandalo, senza nessuna pietà per la sorte dei nostri figli». Uno di loro, che aveva 14 anni dieci anni fa, si è fatto intervistare di spalle dalla rete televisiva Lci: «Mi ha rovinato la vita. Ho pensato anche al suicidio». In Francia, la Conferenza episcopale non si pronuncia sulla decisione della magistratura: «Se l' aggressore è un prete, è doppiamente grave. Ma per un vescovo è difficile raccogliere prove sicure di colpevolezza».

Rosaspina Elisabetta


[SM=g7348]
Gepy84
00domenica 16 novembre 2008 17:08

La pedofilia è la piaga del nostro secolo. Spero Dio fulmini queste persone.

Sino a che esistono paesi compiacenti, questa "strage di innocenti" continuerà.

Sarebbe necessaria la pena di morte per queste persone o chiuderli a vita in una prigione.

Gepy
[SM=g10790] [SM=g7308]
F.Delemme
00giovedì 8 gennaio 2009 17:20
Postato anche in un'altra discussione.
Fra le centinaia di migliaia di pagine presenti sotto l'esponente "Testimoni di Geova" ho trovato anche una dichiarazione ufficiale dei testimoni di Geova sull'argomento pedofilia e tutela dei bambini:

"Gli abusi ai danni dei bambini sono qualcosa di ripugnante per i Testimoni di Geova. Questo è in completa armonia con il principio descritto in Romani 12:9. Anche se solo un bambino subisce degli abusi ciò che accade è qualcosa di veramente grave. Per decenni i periodici La Torre di Guardia e Svegliatevi! hanno pubblicato articoli per insegnare sia ai Testimoni stessi che al pubblico l'importanza ed il bisogno di proteggere i bambini dagli abusi e dalle violenze che potrebbero subire. Tra i vari articoli, ricordiamo quello intitolato “Aborriamo ciò che è malvagio”, pubblicato su "La Torre di Guardia" del 1° gennaio 1997; oppure l'articolo “Aiuto per le vittime dell'incesto”, comparso su "La Torre di Guardia" del 1° aprile 1984; "I vostri figli sono in pericolo!", "Come possiamo proteggere i nostri figli?", "Prevenzione in famiglia" , tutti articoli pubblicati sulla Svegliatevi! dell'8 ottobre 1993, così come l'articolo "Molestie sessuali ai bambini: l'incubo di tutte le madri”, pubblicato sulla Svegliatevi! del 22 giugno 1985.

Quando un qualsiasi Testimone di Geova è accusato di aver commesso abusi ai bambini, ci si aspetta che gli anziani locali di congregazione investighino sul caso. Quindi due anziani incontrano in privato sia colui che accusa la violenza subita, sia l'accusato, affinchè gli anziani abbiano una veduta ampia di ciò che è accaduto. Se l'accusato nega il fatto, i due anziani possono invitare sia lui che la vittima ad esprimere le proprie versioni dei fatti di fronte ad altri testimoni, con presenti pure gli anziani. Ma nel caso l'accusato, anche di fronte a testimoni, neghi l'accaduto e non esistano altri che possano testimoniare contro, gli anziani non possono in questa occasione agire di fronte alla congregazione. Perché non possono? Dato che i Testimoni di Geova sono un'organizzazione che basa il suo insegnamento sulla Bibbia, aderiscono a cosa dicono le Scritture al riguardo, e di come ci si debba comportare, ovvero che "nessun testimone singolo deve levarsi contro un uomo rispetto a qualunque errore o a qualunque peccato - la questione dev'essere stabilita per bocca di due testimoni o per bocca di tre testimoni”. (Deuteronomio 19:15) Gesù riaffermò la validità di questo principio come riportato in Matteo 18:15-17. Tuttavia, se ci sono due persone, che sono testimoni in episodi diversi dello stesso tipo di peccato commesso, la loro testimonianza può essere sufficiente per agire di conseguenza.

Tuttavia, anche se gli anziani non possono intraprendere un'azione disciplinare in congregazione, ci si aspetta che essi segnalino la cosa alla filiale dei Testimoni di Geova del proprio paese, sempre se lo consentono le leggi locali in materia di privacy. Oltre a scrivere un rapporto dettagliato alla filiale, gli anziani sono tenuti, se la legge lo consente, a non segnalare i fatti alle autorità (segreto confessionale). Se la legge in vigore invece non lo consente, gli anziani sono invitati a riportare i fatti alle autorità. Inoltre, la vittima potrebbe voler segnalare lei stessa la cosa alle autorità, ed è un suo diritto agire di conseguenza.

Se invece, quando avviene il confronto, l'accusato confessa di essere colpevole di abusi ai danni di bambini, gli anziani possono procedere con l'azione disciplinare nella congregazione. Se il trasgressore non è pentito, non gli sarà permesso di restare un membro della congregazione. Anche nel caso egli sia pentito, un pentimento di cuore motivato da una profonda determinazione ad evitare un simile comportamento in futuro, si segue una rigorosa procedura spiegata nell'articolo di studio Torre di Guardia del 1° gennaio 1997. L'articolo diceva: "Al fine di proteggere i nostri bambini, un uomo conosciuto come uno che un tempo molestava i bambini non è idoneo per occupare un incarico di responsabilità nella congregazione. Non può nemmeno fare il pioniere né svolgere alcun altro servizio speciale a tempo pieno". Non potrebbe soddisfare i requisiti scritturali. (1° Timoteo 3:2, 7-10) Intraprendiamo una simile azione perché ci preoccupiamo di seguire i principi scritti nella Bibbia e di proteggere i nostri figli. Ogni componente della nostra organizzazione ci si aspetta che soddisfi i requisiti scritturali, che impongono purezza fisica, mentale, morale e spirituale. – 2° Corinti 7:1; Efesini 4:17-19; 1° Tessalonicesi 2:4."

Naturalmente la "Rete" è piena di commenti, interpretazioni ed analisi di questo documento. Sono presenti commenti equilibrati ed onesti del tipo:

"Mi sembra che i testimoni di Geova non trascurino questo argomento, come alcuni hanno affermato".

"Da questo mi sembra tutto molto corretto il comportamento della WTS".

"Bisognerebbe imitare questa organizzazione, sempre attenta ai bisogni della collettività."


Cercando ancora nella vasta Rete ho trovato commenti tutt'altro che positivi, probabilmente di qualcuno che è interessato NON ALLA TUTELA DEI BAMBINI ma a criticare la WT:

Si noti che in questo suo comunicato la WTS riconosce:

1) L'esistenza del problema fra le sue file;


Questo tizio ha notato che la WT riconosce l'esistenza del problema pedofilia fra le sue fila. Non si è accorto che lo scritto DIFENDE I BAMBINI E CONDANNA chi si macchia di questo delitto.
No!, è interessato a fare speculazione.

Tutto questo è internet:


1. La notizia;
2. Chi la commenta onestamente;
3. Chi approfitta delle miserie umane e vuol dimostrare di essere persona per bene.


[SM=g7294]
F.Delemme
00domenica 11 gennaio 2009 23:57
Come volevasi dimostrare, la dottoressa "ha ricevuto" un'email di un caso di omosessualità all'interno della nostra Religione.
Nello specifico si tratta di una disassociazione di un testimone di Geova che praticava questo tipo di rapporto sessuale.
Il caso in oggetto è presente in internet da diversi anni e credo esista anche un video su YouTube.
La dottoressa non ne era a conoscenza ed ora l'ha saputo.

Non mancherà una prossima mail o una lettera di un ex drogato espulso dalla nostra Confessione. È certo, la dottoressa riceverà un'altra segnalazione.

Il gioco della dottoressa era prevedibile. [SM=g7314]
Conosco "veri" professionisti che operano in maniera diversa.

F.Delemme
00mercoledì 30 settembre 2009 22:59
Di tanto in tanto esce fuori qualche discussione su questo argomento e sulla vergognosa speculazione di alcuni che non sono molto lontani da coloro che si macchiano di questo crimine.

È giusto ricordare a queste persone il nostro punto di vista.
Gepy84
00giovedì 1 ottobre 2009 10:15
Non si stancano mai di fare gli ipocriti. In questo forum non sono mai state inserite discussioni relative a casi di pedofilia (le cronache sono piene tutti i giorni e vedono coinvolte persone di tutte le confessioni religiose. Oggi si parla di un prelato canadese) per il semplice fatto che bisogna non criminalizzare ma fare di tutto affinchè non si ripetano casi di questo genere.
Ma le persone amano giocare anche con queste porcherie, mi sorge un dubbio: vuoi vedere che sotto sotto non sono interessate a dare un contributo costruttivo e le troviamo a godere di queste infami azioni?

Gepy [SM=g6687]
(Gladio)
00giovedì 1 ottobre 2009 16:06
Re:
Gepy84, 01/10/2009 10.15:

Non si stancano mai di fare gli ipocriti. In questo forum non sono mai state inserite discussioni relative a casi di pedofilia (le cronache sono piene tutti i giorni e vedono coinvolte persone di tutte le confessioni religiose. Oggi si parla di un prelato canadese) per il semplice fatto che bisogna non criminalizzare ma fare di tutto affinchè non si ripetano casi di questo genere.
Ma le persone amano giocare anche con queste porcherie, mi sorge un dubbio: vuoi vedere che sotto sotto non sono interessate a dare un contributo costruttivo e le troviamo a godere di queste infami azioni?

Gepy [SM=g6687]




Dovrebbero solo vergognarsi di infangare e calunniare.......ma è la cosa che gli riesce meglio.

Lasciamoli fare [SM=g7258]
F.Delemme
00giovedì 8 ottobre 2009 14:51
In rete ho letto quanto segue:
"Per quale ragione un pedofilo "normale" viene visto con ribrezzo, rispetto ad un pedofilo "famoso"?
Perché gente famosa, come Polanski è pronta ad una difesa ad oltranza quando sappiamo benissimo che costui è stato un farabutto che ha abusato di una minorenne?"


Una delle tante risposte:
Innanzitutto nessuno perdona la pedofilia di Polanski.
Si fa solamente una separazione tra la sua arte e la sua vita privata.
E' un fatto umano adorare i cantanti, gli attori, un po' come si faceva anticamente con gli dei. E nello stesso tempo dimenticarne, si fa per dire, il suo orrore.
Ma non è un perdonare, è un mettere tra parentesi. [SM=g8916]


Che squallore!

[SM=g7364]
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