Il conquistatore del Dente AU.

il francese65
00mercoledì 19 ottobre 2011 15:12
Oggi ,19 ottobre ,mi piace ricordare la figura del ten. Ferdinando Urli,medaglia d'oro al V.M.,uno degli eroi del Pasubio.

Infatti,il 19 ottobre 1916,dopo aver conquistato e tenuto per quasi due giorni il Dente Au . ,piuttosto che retrocedere,gia' ferito e al comando dei suoi alpini dell'Aosta ,cadeva nella bolgia infernale senza piu' lasciare traccia di se'.
Nessuno lo vide cadere ,mai fu ritrovato il suo corpo ne' tantomeno qualche effetto personale.

Cosi' lo ricorda il gen. Graziani:
"Da una posizione retrostante ho assistito a questa epica lotta e non ho mai visto prove di valore piu' sublimi,in tutta questa guerra ,di quelle date dal tenente Urli."

Il Francese [SM=g7285]
FlorianDimai
00mercoledì 19 ottobre 2011 15:39
Azione simile ... 1 anno prima (18 ottobre, per la precisione) ... MOVM al s.ten. Fusetti per l'azione sul Sasso di Stria.

Idem per quanto riguarda il corpo mai più ritrovato ...

Coincidenze ... gli eroi spariscono

[SM=g7285]

sbilfro
00mercoledì 19 ottobre 2011 16:33
Il maggiore Testa Fochi si rivolge ad Urli gia' ferito e gli dice calmo:"Urli le ordino di scendere ai Sogli rossi! Urli lo guarda e, per la prima volta da che e' al battaglione , forse per la prima volta in vita sua, disobbedisce. Risponde testualmente : Vado a morire coi miei alpini- ed esce dalla baracca" Da Storia del Battaglione Aosta
97°
00mercoledì 19 ottobre 2011 17:49
RE
Eccolo il conquistatore:Tenente di Complemento medaglia d'oro Fernando Urli,Onore.. [SM=g7285]
v980144
00mercoledì 19 ottobre 2011 19:09
qualche nota anagrafica in più...
...Urli era nato in Transilvania, precisamente a Tycvani, ma all'età di 11 anni, venne a salutare parenti in Italia, fermatosi, dopo entrò nel
Seminario di Udine.

Altra coincindeza con Fusetti, che entrambi appartenevano
alla Gioventù CAttolica Italiana.

Info tratte da:

"Glorie di Guerra - Ferdinando Urli"
di Don Roberto Merluzzi
Stab. Arti Grafiche G. Tabacco - S. Daniele del Friuli 1930




Robedaciodi
00mercoledì 19 ottobre 2011 19:21
Qualche cenno ...

Ferdinando Urli nasce in Transilvania – a Steierdorf – da genitori friulani il 20 settembre 1893.
Studia teologia nel Seminario di Udine.
Prima è del Batt. Val Natisone , quindi è alla 42ª Compagnia del Batt. Aosta.
In un mese consegue una medaglia di bronzo, una d’argento e la promozione speciale da Sottotenente a Tenente; con la morte la medaglia d’oro.

Presente da Tolmino alla conca di Plezzo, compreso il Monte Nero, poi allo Stelvio, quindi all’Altissimo e sull’Adamello.

Dice di lui il tenente Bressani: “Non era mica un alpino tarchiato, di quelli che ciccano, bevono molta grappa, e bestemmiano per complimento, e caricano su le spalle due pesanti affardellati per otto ore di marcia forzata. Viso pallido e occhi azzurri e malanconici; corpo gracile, lo studente, forse lo studioso, l’appassionato, forse il mistico … il prete??? Si, il prete! Nessuno lo superò in fegato; faceva girare la testa anche ai vecchi lupi de la montagna! Era fantasma? La sentinella, colta a la sprovvista, non lo riconosce, e gli spara a bruciapelo. Il rimprovero nel rapporto: ‘Ha sparato un caricatore senza colpire!’. Rapporto al tribunale di guerra perché ‘non uccideva l’ispezione a bruciapelo’. Solo i buoni uffici del Maggiore sventarono il novissimo processo. Ma che hai dovuto fare tu o sentinella, sfortunata nella tua fortuna?”

Da uno scritto di Ferdinando Urli che parla del Crozzon del Diavolo (quota 3.100), da lui conquistato con altri 10 uomini:
“Si stava in tane scavate nella neve; continuo pericolo per la tormenta. Per evitare l’assireramento dovevamo fare del moto, percuoterci, darci pugni, ungere piedi, mani e faccia con grassi speciali. Gli occhi irritati dal biancore de la neve (non ostante gli occhiali colorati) si facevano sanguigni e in continua lacrimazione con pericolo di congiuntiviti fulminee. La pelle scottata dai riflessi calorifici della neve e sotto l’azione dei raggi chimici che sovrabbondano in alta montagna, diventava nera, si screpolava, si essiccava, si levava a falde, a scaglie. Impossibile lavarsi o farsi la barba; non si mangiava che a secco.” (Comunicato del 15 maggio 1916).

Un altro scritto da Zugna Torta dove prende un trincerone con 4 mitragliatrici e parecchi lanciabombe:
“Mi offersi volontario per dare un assalto ad una ridotta nemica avanzata che proteggeva e sovrastava gli altri trinceramenti del vecchio forte austriaco di Mattassone. Riuscii a prenderla, entrando il primo in trincea, facendo arrendere molti prigionieri tran silvani.” (Comunicato del 27 giugno 1916)

Motivazione della Medaglia d'Oro:
"A capo di un energico manipolo di volontari, con mirabile ardimento si slanciava per primo nelle trincee nemiche, fugandone il presidio e catturandovi un numero di avversari cinque volte superiore a quello dei suoi soldati. Per trentasei ore dava continua, fulgida prova di coraggio, opponendo una ostinata resistenza ai sempre più violenti attacchi nemici. Circondato dall’avversario si rifiutava di arrendersi, seguitando coi pochi suoi superstiti a battersi con bombe a mano e colla baionetta, finchè, sopraffatto dal numero degli assalitori e colpito a morte, cadde eroicamente sul campo. Dente del Pasubio, 17- 19 ottobre 1916".



Paxubi
00venerdì 21 ottobre 2011 13:58
Eroi di altri tempi...mi ha fatto piacere leggere queste righe...grazie a tutti.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:51.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com