La "Commemorazione" è una festa?

I nostri detrattori non mi meravigliano più di tanto, ma spesso oltre a fare le figure degli asini, fanno odore di "tanfo".

Non avendo altro da fare, ci accusano o trovano ridicolo che noi commemoriamo la morte di Gesù. Si chiedono perché FESTEGGIAMO la commemorazione e non la risurrezione di Cristo.
Questi imbecilli, abituati a fare festa ad ogni rintocco di campana, festa della mamma, del papà, del nonno, del carnevale, della donna, di halloween, del lavoro, della Repubblica, del corpus domini, dello statuto albertino, dell' ottava di Natale, di Capodanno, dell'Epifania, dell'assunzione di Maria Vergine, di tutti i santi, dell'Immacolata Concezione, del Natale, della pasquetta, di santo Stefano, del santo patrono, della ss. Trinità, della pentecoste, dell'ascensione, e non basterebbe il calendario di 365 giorni. Meno male che hanno abolito la festa della natività di Maria, presentazione di Gesù al tempio, genetliaco del re, anniversario della scoperta dell'America,...
Sulla scia godereccia di queste feste, questi fenomeni di ex testimoni di Geova, ubriachi dell'ultima festa in onore del "primo peto del pronipote del re Vitt. Emanuele II" hanno scoperto la "festa" della Commemorazione della morte sacrificale di Cristo.
Alla faccia degli ex vescovi e pure imbecilli.

La Commemorazione e il periodo che precede questo avvenimento è molto sentito dai testimoni di Geova.
La nostra pubblicazione "Esaminiamo le scritture ogni giorno" nel periodo che va dal 9 al 16 nisan ci consiglia la meditazione e la riflessione sull'anniversario della morte di Gesù.
Una cosa molto seria per noi testimoni di Geova.