MONDIALI CICLISMO 08

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ti61no
00mercoledì 24 settembre 2008 00:50
ORO A MALORI



VARESE - L'azzurro Adriano Malori ha vinto la prova a cronometro degli Under 23, prima gara dei Mondiali di Varese 2008. L'azzurro, con il tempo di 41'35"98, ha preceduto il tedesco Patrick Gretsch (42'25"65) e l'australiano Cameron Meyer (42'40"34).

NEL 2008 UN TRIS TUTTO D'ORO - Dal titolo italiano, all'oro europeo a Stresa, al trionfo nella crono under 23 che oggi ha aperto il mondiale di Varese: è il 2008 l'anno da incorniciare per Adriano Malori, quello che lo consacra definitivamente nel firmamento del ciclismo italiano e internazionale. Nato a Parma il 28 febbraio 1988, diploma di corrispondente in lingue estere, ha cominciato a vincere le prime gare a quindici anni, da allievo, dimostrando da subito di avere stoffa e grinta. Nel 2007, a dicianove anni, ha corso come dilettante con il Team Parolin, società vicentina, vincendo il campionato regionale crono (Veneto) e il campionato italiano, e conquistando due piazzamenti di prestigio nel campionato europeo (3°) e nel campionato del mondo (5°), nella categoria under 23.

MALORI, QUESTO E' IL MOMENTO PIU' BELLO - E' ai piedi della scaletta del podio e sta per essere accolto dall'abbraccio dei tifosi Adriano Malori, il vincitore della Crono d'apertura di Varese 2008: "Penso che sia il momento più bello nella vita di un ragazzo salire sul podio di un Mondiale", riesce a dire prima di essere accompagnato dall'imponente servizio d'ordine. "Ha menato alla grande - commenta il ct della squadra Rosario Fina che ricorda la gara perfetta di Adriano, in testa fin dal primo intertempo -. Non abbiamo rischiato mai niente è stata una gara perfetta ed è stato un grandissimo Malori".
ti61no
00giovedì 25 settembre 2008 18:59
Crono, oro a Grabsch
Pinotti miglior azzurro: 13°

Il tedesco ha vinto percorrendo i 43,7 km del percorso in 52'01"60, precedendo il canadese Tuft e lo statunitense Zabriskie. Deluso Pinotti, 13°: "Il podio era nei miei sogni, avrei potuto osare di più". Domani prova in linea per gli Under 23
ti61no
00giovedì 25 settembre 2008 19:04
l percorso del Mondiale di Varese 2008
ti61no
00giovedì 25 settembre 2008 19:16
ti61no
00sabato 27 settembre 2008 21:41
Tra le donne vince la Cooke
Dopo l'oro di Pechino, la gallese si aggiudica anche la maglia iridata davanti all'olandese Vos e alla tedesca Arndt. La Bronzini, quattordicesima, è la prima delle azzurre


VARESE, 27 settembre 2008 - Nel 1995 Jeannie Longo vinse in Colombia uno dei suoi sei titoli mondiali e l’anno dopo trionfò pure ad Atlanta nella gara olimpica. Tredici anni dopo Nicole Cooke ha fatto di meglio: oro a cinque cerchi e maglia iridata a distanza di 57 giorni. Una doppietta incredibile in una corsa che si è accesa all’ultimo giro. Stavolta, a differenza di quanto accaduto a Pechino, l’Italia non ha un bronzo da festeggiare. Bronzini, quattordicesima, è la prima delle azzurre. Tatiana Guderzo (terza in Cina) solo ventinovesima. Sul podio Marianne Vos (Olanda) e Judith Arndt (Germania).
BACCAILLE - Fuga immediata. Vanno via in 12: Armstrong (Stati Uniti) Ziliute e Polikeviciute (Lituania), Egyed (Australia), Salvetat (Francia), Morfin Macouzet (Messico), Sanchis (Spagna), Becker e Keller (Germania), Armistead (Gran Bretagna), Verbeke (Belgio) e l’azzurra Monia Baccaille. Il gruppo le tiene a tiro: 2 minuti dopo 60 km. Poi, dopo la boa dei 4 giri, la media comincia ad alzarsi. Fabiana Luperini è la prima a muoversi con decisione sul terzultimo passaggio sulla salita del Montello. La sua accelerazione fa male, il gap scende da 1’14" a 46". Ma davanti riprendono a marciare grazie al lavoro della Armstrong in discesa.
AFFONDO - Al settimo ingresso nel Cycling Stadium l’australiana Eyged è prima con meno di 20 secondi sul primo gruppo inseguitore. Tutti aspettano che si muovano le più forti: Vos, Arndt, Worrack, Johansson e Cooke. E’ proprio l’olandese, iridata 2006 a Salisburgo, a prendere l’iniziativa trascinandosi dietro le altre. La speranza italiana è affidata alla varesina Noemi Cantele, che si lancia all’inseguimento, resta a 50 metri per un paio di chilometri ma poi cede. Prima di entrare nell’ippodromo è la svedese Johannson a tentare il colpo a sorpresa. Ma sul rettilineo lo spunto di Nicole Cooke è irresistibile. Proprio come a Pechino. "Ad agosto avevo ottenuto la vittoria a cui tenevo di più - ha detto la nuova campionessa mondiale che succede a Marta Bastianelli -. Questa mattina mi sono svegliata tranquilla, ero rilassata perché sapevo di avere a disposizione una squadra forte. Quindi ho corso senza pressione, d’istinto, e alla fine è stato più semplice di quanto potessi immaginare".
anto.73
00domenica 28 settembre 2008 09:46
Che sveglia per gli azzurri Alle 6.35 controlli del sangue
Gli ispettori dell'Uci hanno sottoposto Bettini e gli altri nazionali italiani ai prelievi, a meno di quattro ore dal via. E sul circuito di Varese c'è già grande folla di tifosi e appassionati

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VARESE, 28 settembre 2008 - L’ultimo giorno da corridore di Paolo Bettini è iniziato presto. Alle 6.35 gli ispettori dell’Uci si sono presentati nell’albergo che ospita la Nazionale a Solbiate Olona per effettuare i controlli antidoping a meno di 4 ore dall’inizio del Mondiale. Il primo è stato Cunego, poi è toccato a Rebellin, Bosisio, Paolini e infine Bettini, che oggi potrebbe anche ripetere il "prelievo", obbligatorio per il vincitore.
CON LA MOGLIE - Ieri sera il campione del mondo è salito in camera intorno alle 22.30 dopo aver cenato con la squadra ed aver salutato gli amici e i parenti giunti in Lombardia per quella che nemmeno loro immaginavano come l’ultima recita. C’era anche Monica Bettini, la donna che ha sempre accompagnato Bettini sul podio nei giorni belli e gli è stato accanto anche nella serata che ha sancito il suo addio alle corse.
PARTONO - In questo clima del tutto inatteso, che ha capovolto la tranquillità dei primi giorni di ritiro, Franco Ballerini ha cercato di spostare l’attenzione sulla gara nell’ultima riunione tecnica. I compiti sono assegnati da tempo: Bettini capitano unico; Ballan, Cunego e Rebellin le alternative, in questo ordine di entrata in scena, con l’intento di infiammare la corsa negli ultimi giri per evitare che Freire e Boonen possano lanciarsi nello sprint.
FOLLA - L’ultimo a vincere un Mondiale élite in Italia fu Vittorio Adorni (Imola 1968). Al via (ore 10.30) 206 corridori che percorreranno 260,25 km in 15 giri del tracciato che si snoda attorno al Cycling stadium di Varese, attorno al quale c’è già tantissima gente.

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ti61no
00domenica 28 settembre 2008 17:15
[SM=x1322619] BALLAN CAMPIONE DEL MONDO [SM=x1322619]

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ti61no
00lunedì 29 settembre 2008 00:43
Ballan, scatto Mondiale


VARESE, 28 settembre 2008 - Alessandro Ballan ha vinto il Mondiale di Varese nel modo con cui ha ottenuto i successi più importanti della sua carriera, il Giro delle Fiandre e la classica di Amburgo. Una "sparata secca", irresistibile, a 3 chilometri dal traguardo, che ha mandato in tilt le strategie dei belgi più che degli spagnoli, travolti dalla scelta di dare spazio a Joaquin Rodriguez.
PER BETTINI - L’impresa, 40 anni dopo Imola ’68 (Adorni) e 36 dopo la doppietta francese Basso-Bitossi, è riuscita al campione di Castelfranco Veneto, che compirà 29 anni a novembre, ha avuto da poco una figlia di nome Azzurra e che quasi si scusa, con l’oro al collo, per aver strappato il sogno iridato a Bettini nel giorno della sua ultima corsa. "E’ una vittoria inaspettata, sapevo di andar forte ma siamo partiti tutti per Paolo, che ancora una volta si è dimostrato un grande uomo e un grande compagno, ha lasciato via libera a noi tre e questo è da ammirare".

CORSA DURA - L’Italia ha fatto la corsa dall’inizio alla fine. Si è presa carico di chiudere la fuga di Poos, Ochoa e Chodkha, ha animato gli attacchi cruciali: quello con Bettini e Valverde al dodicesimo giro, quelli di Rebellin e Cunego e infine l’ultimo, quello decisivo. "Avevo già visto quest’arrivo e sapevo dove si poteva attaccare. Quello era il punto che faceva più male, dove bisognava cambiare il ritmo e avere le gambe quando la strada spianava. L’obiettivo era quello di fare la gara dura, ma a un certo punto ero stremato... Ho iniziato ad attaccare quando mancavano 55 km ma le urla della gente mi spingevano a resistere, dandomi fiducia. In quei momenti ho pensato che avrei potuto piantarmi sulla rampa dell’ippodromo come era successo nella gara femminile (a Marianne Vos, ndr). Solo ai 500 metri ho visto che il vantaggio era ancora buono e ho iniziato a immaginare questa maglia su di me", ha detto Ballan, che ha dedicato al padre scomparso una decina d’anni fa il suo successo più importante.

NUOVA VITA - L’erede di Paolo Bettini lancia infine un messaggio al mondo del ciclismo, in difficoltà: "Spero d’aver dato qualcosa anch’io, qui in Italia, mi auguro che si cominci a risalire, che il doping ci lasci un po’ tranquilli. La mia vita? Cambierà un po’, sarò riconosciuto in giro, ma spero di rimanere sempre lo stesso".

CUNEGO - Il secondo posto di Damiano Cunego, anche lui della Lampre, completa una giornata memorabile per l’Italia: "Paolo ha fatto una grande carriera, dispiace tantissimo che da oggi non sia più nel gruppo. Oggi era troppo marcato e il nostro ruolo era quello di entrare nelle fughe, ma senza un riferimento preciso. Alessandro ha sfruttato l’occasione giusta. Del resto sarebbe stato il colmo perdere questo Mondiale, eravamo in tre e ci siamo comportati benissimo. E’ una giornata fenomenale. Questo argento vale molto, e ho davanti ancora tanti mondiali". Poi una stoccata alle polemiche: "Ogni anno la mia convocazione è criticata - ha detto il corridore di Cerro Veronese, preferito a Danilo Di Luca - ma le scelte di Franco sono state sempre ripagate dai risultati e anche oggi abbiamo dimostrato che noi italiani quando siamo in condizione sappiamo correre meglio di tutti".

dal inviato della gazzetta
Antonino Morici
ti61no
00mercoledì 26 novembre 2008 15:39
Ballan e la vita da iridato "Il successo mi ha travolto"
Il campione del mondo stordito da feste e impegni: "Quando vado al bar devo mettere gli occhiali scuri". Le responsabilità in corsa: "Alle classiche del nord ho già fatto il capitano, ma dentro mi resterà l'istinto del gregario"



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