Origini e nascita del prog

Nick the Toll
00lunedì 6 settembre 2004 12:26
Origini e nascita del prog
Direttamente dal topic sui Procol Harum: mi interessa sapere cosa pensate di quanto segue.

C'è chi pone la nascita del prog nell'anno 1967, con questi sei album:

Beatles: Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band
Pink Floyd: The Piper at the Gates of Dawn
Procol Harum: Procol Harum
Moody Blues: Days of Future Passed
Nice: The Thoughts of Emerlist Davjack
Traffic: Dear Mr. Fantasy

E' corretto? Tutto ruota intorno ad una definizione di prog accettata da tutti, che temo non avremo mai. Questi sei album (almeno i cinque su sei, Nice esclusi, che io conosco) hanno in comune una forte componente di sperimentazione e di contaminazione con generi musicali diversi, dalla musica classica al jazz, fino ad alcune forme minori, come il vaudeville e le ballate folk. E' chiaro che questa è un'area dove non c'è il bianco e nero, ma piuttosto diverse tonalità di grigio. Io tendo ad essere d'accordo, e a considerare "prog" tutti e sei questi album, inclusi i Nice per quanto ho letto su di loro: ho qualche dubbio sui Pink Floyd, pur senza un vero motivo.

Voi che ne dite?

[Modificato da Nick the Toll 06/09/2004 12.46]

ugo.p
00martedì 7 settembre 2004 03:52
riprendo il discorso dal topic dei Procol Harum e mi riallaccio all' intervento di apertura di Nick. Stabilire un confine temporale aldila' del quale poter dire da qui' comincia il prog credo che sia estremamente difficile. Anzi come scrive sopra Nick sarebbe difficile stabilire una definizione universalmente accettabile di progressive. Diciamo per semplificare che attorno alla meta' degli anni '60 in Europa si manifesto' una volonta' di ricercare suoni che uscissero dagli stilemi classici del rock; soprattutto a mio parere vi fu una volonta' o meglio una necessita' da parte di alcuni di confrontare modelli musicali del nuovo e del vecchio mondo. Da una parte la relativa novita' di Jazz e rock'n roll, dall'altra un patrimonio di musica folk ed etnica con tradizioni secolari.
Per capire bene e' necessario ripensare a quale gigantesco laboratorio furono quegli anni. In qualsiasi campo dal cinema al teatro alla letteratura niente era piu' scontato, niente era piu' intoccabile, la voglia di costruire qualcosa di nuovo era totale e coinvolgente per cui niente era accettato come qualcosa di definitivo.
in particolare nella musica, anche relative novita' come il rock'n roll, sbarcato nel vecchio continente alla fine del decennio successivo con una carica dirompente fino allora sconosciuta, apparivano ora come un qualcosa di limitato e limitante. Si ricercavano nuovi suoni, un modo nuovo di esprimersi anche tramite l'utilizzo di strumenti non ortodossi, uscendo dallo schema classico chitarra, basso e batteria. ( pensiamo ad esempio all'uso del sitar indiano)
E' in questa salamoia che prendono avvio i gruppi progressive prendendo strade differenti e provenendo da strade differenti, alcuni con contaminazioni Jazz altri piu' folk od altro ancora.
A questo proposito mi ricordo di un gruppo ( anche se forse siamo un po' dopo) in cui militava Phil Collins prima dei genesis che aveva una forte componente Jazz, non ricordo il nome, Nick mi puoi aiutare?. mi accorgo solo ora di quanto mi sono dilungato[SM=g27813] mi fermo qua[SM=g27816]
Ciao [SM=x520510]
clopat
00martedì 7 settembre 2004 07:36
Dei 6 dischi citati i piu' prog(o almeno quello che intendo io)mi sembrano i Nice,assolutamente no i Pink Floyd,che, soprattutto con questo disco,sono agli antipodi del prog,era psichedelia e sperimentalismo,anche i Beatles di"Sgt Peppers" occhieggiano alla psichedelia ,pero' condita col pop(a meno che non si voglia considerare prog"A day in the life"!?)ed anche i Traffic mi sembrano piu' vicini al rhythm and blues,invece Moody Blues e Procol Harum potrebbero rientrare nella categoria pre-prog.
Nick the Toll
00martedì 7 settembre 2004 08:06
Re:

Scritto da: ugo.p 07/09/2004 3.52
... A questo proposito mi ricordo di un gruppo ( anche se forse siamo un po' dopo) in cui militava Phil Collins prima dei genesis che aveva una forte componente Jazz, non ricordo il nome, Nick mi puoi aiutare?...


Mi pare fossero i Flaming Youth. Qui però l'autorità è Pholas...[SM=x520499]
ugo.p
00mercoledì 8 settembre 2004 06:52
tornando ai sei dichi sopra citati, devo dire che ne ho sentiti solo quattro: Beatles: Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, Pink Floyd:The Piper at the Gates of Dawn ,Procol Harum: Procol Harum e Traffic: Dear Mr. Fantasy.
Non e' praticamente possibile trovare un minimo comune multiplo fra questi se non un comune lavoro di ricerca. ad esempio sono d'accordo con Clopat quando scrive che pink floyd di The Piper at the Gates of Dawn siano Psichedelia (Sid Barret docet)potremmo forse considerare la fase psichedelica come base o come uno dei momenti di formazione della musica prog? se si' nella lista a quel punto potremmo includere anche Soft Machine, Gong ecc.
questo per dire come un discorso purista sia di fatto molto problematico. ad esempio alcuni dei gruppi sopracitati fanno un lavoro di recupero del mondo diciamo classico ( almeno da un punto di vista di uso di strumenti) Penso ad esempio ai Beatles e ai Procol Harum ( anche se in diverso modo). Tutt'altro discorso per i Traffic che invece si rifanno parecchio a sonorita' Jazz o Blues, molto simili trovo e fra l'altro se non ricordo male precedenti ( devo stare attento perche' la memoria ultimamente vacilla) erano i Family, altro gruppo che dovrebbe credo essere considerato fra i pionieri del Prog inglese al meno al pari dei Traffic.
Per quanto riguarda i Nice non li ho mai ascoltati e dei Moody Blues ho solo vaghi ricordi, troppo poco per dare un giudizio.
Per concludere credo che come ho detto anche nell'apposito topic siano i Procol Harum probabilmente coloro che maggiormente hanno influenzato o forse sarebbe piu' corretto dire ,coloro che maggiormente hanno saputo interpretare una musica che unisse tradizione ed innovamento (Rock e Classicismo) in modo da lasciare il segno.
Azz. scrivo sempre troppo[SM=x520489]
Uno spunto di riflessione. Pensando ad America ed Europa non credete che la nascita del prog sia anche da ricercarsi nel fatto di avere un diverso sistema scolastico e didattico? penso ad esempio ai conservatori da cui sono usciti molti musicisti prog ( vedi Banco ecc )



Nick the Toll
00mercoledì 8 settembre 2004 08:33
Re:

Scritto da: ugo.p 08/09/2004 6.52
... Uno spunto di riflessione. Pensando ad America ed Europa non credete che la nascita del prog sia anche da ricercarsi nel fatto di avere un diverso sistema scolastico e didattico? penso ad esempio ai conservatori da cui sono usciti molti musicisti prog ( vedi Banco ecc )


Certamente. Io allargherei il discorso: la musica "classica" o "colta" è patrimonio quasi esclusivo della Vecchia Europa (lasciamo da parte la musica orientale, che per quel poco che ne so poggia su fondamenta completamente diverse). Così come lo conosciamo noi, il prog poteva nascere solamente qui.

La tradizione musicale dell'America è figlia delle tradizioni dei diversi popoli immigrati laggiù in questi due-tre secoli: la sua forza nasce proprio dalla vastità e dalla diversità di queste tradizioni. Invece di "classico" nella cultura americana non c'è nulla...
ugo.p
00venerdì 10 settembre 2004 09:04
Re: Re:

Scritto da: Nick the Toll 08/09/2004 8.33

Certamente. Io allargherei il discorso: la musica "classica" o "colta" è patrimonio quasi esclusivo della Vecchia Europa (lasciamo da parte la musica orientale, che per quel poco che ne so poggia su fondamenta completamente diverse). Così come lo conosciamo noi, il prog poteva nascere solamente qui.


Condivido e sull'onda di questo ragionamento propongo uno, anzi due o meglio piu' spunti di riflessione.
In quegli anni vi sono stati alcuni tentativi non solo di compenetrazione ma di vera e propria coesistenza fra rock e classica (penso ad esempio ad alcuni Lp come Deep Pourple in concert at the Royal Albert Hall ecc) in cui appunto si accostavano semplicemente i due generi. cosa ne pensate?
Secondo spunto. A vostro giudizio il lavoro di sintesi fra le sonorita' del vecchio e del nuovo mondo, cioe' fra musica colta (come l'ha definita pertinentemente Nick) ed una musica derivata o frutto di miscelazione quale il rock od anche il Jazz, nel prog e' effettivamente riuscita? se si' quale gruppo ne coglie appieno lo spirito?
Oppure trovate che negli anni vi siano state modifiche tali da portare alla nascita di un prodotto di fatto lontano dal percorso originariamente intrapreso?
Vi faccio un esempio: ragionando sul percorso di alcuni gruppi che magari a tutt'oggi suonano o lo hanno fatto fino a poco fa, paragonando le loro musiche iniziali con le attuali si puo' parlare di elaborazione, tradimento, commercializzazione. In pratica quando e' che si puo' stabilire una forma di deviazionismo?
Un mio amico smise alla fine degli anni '70 di comprare il banco perche' la batteria non era piu' in controtempo e vedeva in questo una conferma della loro progressiva commercializzazione. Condividete?
Rileggendomi mi viene il sospetto di aver esagerato.[SM=x520495]
Cho Cho Sandra
00lunedì 13 settembre 2004 00:57
Re: Origini e nascita del prog

Scritto da: Nick the Toll 06/09/2004 12.26
Direttamente dal topic sui Procol Harum: mi interessa sapere cosa pensate di quanto segue.

C'è chi pone la nascita del prog nell'anno 1967, con questi sei album:

Beatles: Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band
Pink Floyd: The Piper at the Gates of Dawn
Procol Harum: Procol Harum
Moody Blues: Days of Future Passed
Nice: The Thoughts of Emerlist Davjack
Traffic: Dear Mr. Fantasy

E' corretto? Tutto ruota intorno ad una definizione di prog accettata da tutti, che temo non avremo mai. Questi sei album (almeno i cinque su sei, Nice esclusi, che io conosco) hanno in comune una forte componente di sperimentazione e di contaminazione con generi musicali diversi, dalla musica classica al jazz, fino ad alcune forme minori, come il vaudeville e le ballate folk. E' chiaro che questa è un'area dove non c'è il bianco e nero, ma piuttosto diverse tonalità di grigio. Io tendo ad essere d'accordo, e a considerare "prog" tutti e sei questi album, inclusi i Nice per quanto ho letto su di loro: ho qualche dubbio sui Pink Floyd, pur senza un vero motivo.



Per quanto Sergent's pepper sia innovativo rispetto ai precedenti lavori beatlesiani, non sono asssolutamente d'accordo[SM=x520512] nel definire quella musica rock progressive: dov'è l'uso smodato di tastiere che tanto caratterizza i lavori per esempio dei vecchi Genesis? [SM=x520506] Dove sono i continui cambi di tempo, e il saltare da un accordo all'altro senza una una apparente logica? [SM=x520496]
E' sicuramente un eccezionale esperimento psichedelico, ma di progressive, sinceramente non trovo alcunchè.[SM=g27833]



(Tidus scrive: "Ho corretto il post perchè il QUOTE era errato e non si capiva quale fosse il tuo effettivo intervento)

[Modificato da Tidus forever 13/09/2004 10.46]

mauropa59
00martedì 21 giugno 2005 13:05
Re: Re:
La musica classica è patrimonio di tutti. Ed esiste la musica classica americana. Keith Emerson s'ispirava ad entrambe, indifferentemente. Sotto questo punto di vista era il più completo.



Scritto da: Nick the Toll 08/09/2004 8.33

Certamente. Io allargherei il discorso: la musica "classica" o "colta" è patrimonio quasi esclusivo della Vecchia Europa (lasciamo da parte la musica orientale, che per quel poco che ne so poggia su fondamenta completamente diverse). Così come lo conosciamo noi, il prog poteva nascere solamente qui.

La tradizione musicale dell'America è figlia delle tradizioni dei diversi popoli immigrati laggiù in questi due-tre secoli: la sua forza nasce proprio dalla vastità e dalla diversità di queste tradizioni. Invece di "classico" nella cultura americana non c'è nulla...

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