SALMO 90:2

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Capitan Messina
00giovedì 6 dicembre 2007 14:31
Prima che i monti stessi nascessero,
Prima che i monti stessi nascessero,
O che tu generassi come con dolori di parto la terra e il paese produttivo,
Sì, da tempo indefinito fino a tempo indefinito tu sei Dio.


Per Gesù è lo Stesso?

La Bibbia dice:Riv. 1:1; 3:14 “Rivelazione di Gesù Cristo”. “. . . Queste son le cose che dice l’Amen, il testimone fedele e verace, il principio della creazione di Dio”.

Col. 1:15 “Egli è l’immagine dell’invisibile Iddio, il primogenito di tutta la creazione”.

Giov. 17:5 “Padre, glorificami presso te stesso con la gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse”.

Chiaramente NO!
andreiu2
00giovedì 6 dicembre 2007 14:51
Re: Prima che i monti stessi nascessero,

La Bibbia dice:Riv. 1:1; 3:14 “Rivelazione di Gesù Cristo”. “. . . Queste son le cose che dice l’Amen, il testimone fedele e verace, il principio della creazione di Dio”.



Naturalmente per chi non è avvezzo con il greco non può comprendere certe sfumature. Il sostantico "arche" in greco non indica soltanto l'inizio, ma anche il principio, il fondamento di una cosa. Tale parola deriva dal verbo "archw" che non significa solo "dare inizio" ma anche "guidare, essere a capo, comandare". Infatti l' "Archegos" era nella letteratura il comandante ad esempio di un esercito in battaglia. Il testo che tu riferisci non indica che Gesù ebbe un inizio, ma che Egli è la causa, il fondamento o in termine lato, Colui che porta a compimento la creazione. Persino nel lessico del Thayer, che era un unitario, a questo testo egli non dà l'accezione di "inizio".


Col. 1:15 “Egli è l’immagine dell’invisibile Iddio, il primogenito di tutta la creazione”.



Mi dovresti spiegare come mai hai "primogenito di ogni creatura" e non "primogenito di Dio". Nella Scrittura il termine prmogenito ha anche l'accezione di "superiorità di rango". Nel greco hai il genitivo che può essere sia di relazione o anche di subordinazione, indicando in questo modo, come è chiaro dal contesto, che Gesù ha il primato in ogni cosa. Paolo lo dice solo qualche passo più in giù. [SM=g7077]


Giov. 17:5 “Padre, glorificami presso te stesso con la gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse”.



Cosa vorresti dimostrare con questo passo? Anzi il testo viene dalla mia parte, visto che il Figlio dichiara di possedere la stessa gloria del Padre, unitamente al Padre. Interessante quando leggiamo in ISAIA che Egli "non darà la gloria ad un altro" (Is 48:11).

[SM=g7073]

Capitan Messina
00giovedì 6 dicembre 2007 15:03
Giovanni 3:16 Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
Giovanni 3:17 Infatti Iddio non ha mandato il suo Figliuolo nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
E sull'unigenito Figliuolo che cosa mi dici?
Capitan Messina
00giovedì 6 dicembre 2007 15:06
Mi puoi citare qualche passo che afferma che Gesù non ha avuto un inizio?
andreiu2
00giovedì 6 dicembre 2007 16:24
Re:
Capitan Messina, 06/12/2007 15.03:

E sull'unigenito Figliuolo che cosa mi dici?




Ti posso dire che il termine "monogenes" che generalmente è tradotto con "unigenito", significa "unico nel suo genere" ed anche in questo caso non vi è nessuna idea di creazione. Si parla di Figlio, in quanto Egli è sottomesso al Padre.




andreiu2
00giovedì 6 dicembre 2007 16:29
Re:
Capitan Messina, 06/12/2007 15.06:

Mi puoi citare qualche passo che afferma che Gesù non ha avuto un inizio?



Se vuoi...

"Ebrei 7:2 E Abraamo diede a lui la decima di ogni cosa. Egli è anzitutto, traducendo il suo nome, Re di giustizia; e poi anche re di Salem, vale a dire Re di pace.
Ebrei 7:3 È senza padre, senza madre, senza genealogia, senza inizio di giorni né fin di vita, simile quindi al Figlio di Dio. Questo Melchisedec rimane sacerdote in eterno.
". Da notare che Melchisedec è rappresentato come uno "che non ha inizio di giorni, nè fin di vita" ma nonostante questo, egli è solamente "rassomigliato" al Signore Gesù. Gesù infatti è superiore anche a Melchisedec.

Oppure Mi 5:1 > "«Ma da te, o Betlemme, Efrata, piccola per essere tra le migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni". . Le origini del Messia sono "i giorni eterni", stesso termine che si trova nel Sl da te citato "da eternità in eternità tu sei Dio".

Inoltre considerato che tutto è stato creato per mezzo del Figlio, significa che Egli è "avanti ogni cosa", prima di ogni creazione (Cl 1), in poche parole è eterno.

[SM=g7073]


Capitan Messina
00venerdì 7 dicembre 2007 13:35
Prima di risponderti vorrei capire meglio il tuo punto di vista. Ad esempio:
Non ho capito se credi o no , che Gesù sia il figlio di Dio?
[SM=g7069]
andreiu2
00venerdì 7 dicembre 2007 14:07
Re:
Capitan Messina, 07/12/2007 13.35:

Prima di risponderti vorrei capire meglio il tuo punto di vista. Ad esempio:
Non ho capito se credi o no , che Gesù sia il figlio di Dio?
[SM=g7069]



Certo

[SM=g7073]


Capitan Messina
00venerdì 7 dicembre 2007 16:10
Anche prima che venise sulla terra per te è il Figlio di Dio?
andreiu2
00venerdì 7 dicembre 2007 17:16
Re:
Capitan Messina, 07/12/2007 16.10:

Anche prima che venise sulla terra per te è il Figlio di Dio?



Si, ma perchè tutte queste domande?

[SM=g7074]


Capitan Messina
00venerdì 7 dicembre 2007 19:05
Essendo figlio, deve necessariamente avere avuto un'origine da un Padre. Quindi Un "Figlio" non può essere tale se non ha un Padre! E se ha un Padre, vuol dire che è stato creato da qualcuno!!!
andreiu2
00venerdì 7 dicembre 2007 19:08
Re:
Capitan Messina, 07/12/2007 19.05:

Essendo figlio, deve necessariamente avere avuto un'origine da un Padre. Quindi Un "Figlio" non può essere tale se non ha un Padre! E se ha un Padre, vuol dire che è stato creato da qualcuno!!!



Caro Messina, tu stai ragionando in termini umani che sono incompatibili con il pensiero di Dio.
Infatti l'espressione "Figlio" è semplicemente usato in rapporto alla diversa funzione e ruolo che ha Gesù Cristo nei confronti del Padre. Ricorda che il Signore ha dovuto utilizzare un modo per rivelarsi all'uomo e cercare anche di farsi capire da esso. Ma di certo non possiamo comprendere tutta la pienezza di Dio.

Quindi l'espressione "Figlio" è in relazione al rapporto di sottomissione che Egli ha nei confronti del Padre, senza presupporre nessuna creazione!

Ciao


Capitan Messina
00venerdì 7 dicembre 2007 19:40
E biblicamente come puoi dimostrare quanto sostieni?
Asaf
00venerdì 7 dicembre 2007 20:38
Dal fatto che si parla di generazione e non creazione.
andreiu2
00sabato 8 dicembre 2007 04:37
Re:
Capitan Messina, 07/12/2007 19.40:

E biblicamente come puoi dimostrare quanto sostieni?



Su che cosa precisamente vorresti avere dimostrazione?




Capitan Messina
00sabato 8 dicembre 2007 14:14
Sul fatto che Dio non usa la logica umana?
<

Infatti l'espressione "Figlio" è semplicemente usato in rapporto alla diversa funzione e ruolo che ha Gesù Cristo nei confronti del Padre. Ricorda che il Signore ha dovuto utilizzare un modo per rivelarsi all'uomo e cercare anche di farsi capire da esso.>

andreiu2
00domenica 9 dicembre 2007 18:50
Re:
Capitan Messina, 08/12/2007 14.14:

Sul fatto che Dio non usa la logica umana?



Non ho detto che Dio non utilizza la logica umana, ma che i pensieri di Dio sono superiori alla razionalità di essa.

Leggi Is 55:8 > " «Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
né le vostre vie sono le mie vie»,
dice il SIGNORE
".

[SM=g7073]
Capitan Messina
00domenica 9 dicembre 2007 21:17
Quindi da quanto mi dici tu, Dio ci ha spiegato la sua natura in maniera sbagliata, visto che noi sappiamo benissimo che un figlio è venuto per forza alla esistenza dopo. Allora d’imi tu come Dio doveva spiegare a noi la sua natura e quella di suo figlio Gesù?
andreiu2
00lunedì 10 dicembre 2007 10:08
Re:
Capitan Messina, 09/12/2007 21.17:

Quindi da quanto mi dici tu, Dio ci ha spiegato la sua natura in maniera sbagliata, visto che noi sappiamo benissimo che un figlio è venuto per forza alla esistenza dopo. Allora d’imi tu come Dio doveva spiegare a noi la sua natura e quella di suo figlio Gesù?



Io ti ho presentato dei precisi testi biblici e tu non me ne hai commentato nemmeno uno. Tu pretendi di spiegare razionalmente Dio? Vuoi tu comprenderne la piena rivelazione?
In Giobbe è scritto "Puoi forse scandagliare le profondità di Dio,
arrivare a conoscere appieno l'Onnipotente?".


L'errore in cui tu cadi è quello di confinare un termine ad un solo significato: per te "primogenito" ha sempre quel significato, "figlio" altrettanto ecc..
Ma nella Scrittura non è così e ti ho presentato i testi.

Poi fai un pò tu...




Capitan Messina
00lunedì 10 dicembre 2007 15:14
Figlio unigenito’: in che senso?LA BIBBIA chiama Gesù l’“unigenito Figlio” di Dio. (Giovanni 1:14; 3:16, 18; 1 Giovanni 4:9) I trinitari dicono che essendo Dio eterno, anche il Figlio di Dio è eterno. Ma come può uno essere figlio e nello stesso tempo coetaneo del padre?

I trinitari affermano che nel caso di Gesù “unigenito” non abbia il senso che i vocabolari attribuiscono a “generare”, e cioè quello di “procreare”, “far nascere”. Dicono che nel caso di Gesù abbia “il senso di relazione senza principio”, estranea a qualsiasi dimensione temporale. (W. E. Vine, An Expository Dictionary of New Testament Words, Londra 1973, vol. III, p. 140) Vi sembra logico? Può un uomo divenire padre di un figlio senza procrearlo, senza dargli la vita?

Inoltre, come mai la Bibbia usa la stessa parola greca resa “unigenito” (come Vine ammette senza alcuna spiegazione) per descrivere la relazione esistente fra Isacco e Abraamo? Ebrei 11:17 parla di Isacco come del figlio “unigenito” di Abraamo. Non possono esserci dubbi che Isacco fosse unigenito nel senso comune del termine, non uguale al padre in quanto a età o posizione.

Sia nel caso di Gesù che in quello di Isacco la parola greca tradotta “unigenito” è monogenès, che deriva da mònos, “unico”, e gìnomai, “generare”, “divenire (venire all’esistenza)”. (James Strong, The Exhaustive Concordance of the Bible, New York 1890) Monogenès è quindi definito “unico nato, unigenito, cioè figlio unico”. — Edward Robinson, A Greek and English Lexicon of the New Testament, New York 1850.

Il Grande Lessico del Nuovo Testamento di Kittel dice: “[Monogenès], dunque, significa unico discendente, cioè senza fratelli né sorelle”. E aggiunge che in Giovanni 1:18; 3:16, 18 e 1 Giovanni 4:9 “la relazione di Gesù con Dio non è soltanto paragonata a quella di un figlio unigenito con suo padre: è quella del Figlio unigenito con il Padre”. — Brescia 1971, vol. VII, coll. 468, 474.

Gesù, il Figlio unigenito, ebbe dunque un principio. E l’Iddio Onnipotente può essere giustamente chiamato il suo Genitore, o Padre, nello stesso senso di un padre terreno, come Abraamo, che genera un figlio. (Ebrei 11:17) Perciò, quando la Bibbia parla di Dio come del “Padre” di Gesù, intende proprio questo, e cioè che si tratta di due individui distinti. Dio è il maggiore, Gesù è il minore, sia sotto l’aspetto temporale che in quanto a posizione, potenza e conoscenza.

Se si tiene conto che Gesù non fu l’unico figlio spirituale di Dio a essere creato in cielo, si comprende perché sia chiamato ‘Figlio unigenito’. Innumerevoli altre creature spirituali, gli angeli, sono pure chiamate “figli di Dio”, nello stesso senso in cui lo era Adamo, perché la loro forza vitale ebbe origine da Geova Dio, la Fonte della vita. (Giobbe 38:7; Salmo 36:9; Luca 3:38) Ma questi furono tutti creati per mezzo dell’“unigenito Figlio”, l’unico generato direttamente da Dio. — Colossesi 1:15-17.
Capitan Messina
00lunedì 10 dicembre 2007 15:38


Io ti ho presentato dei precisi testi biblici e tu non me ne hai commentato nemmeno uno. Tu pretendi di spiegare razionalmente Dio? Vuoi tu comprenderne la piena rivelazione?
In Giobbe è scritto "Puoi forse scandagliare le profondità di Dio,
arrivare a conoscere appieno l'Onnipotente?".

Dio si è rivelato a noi come il padre di Cristo (Matteo 16:16 Tu sei il Cristo, il Figliuol dell'Iddio vivente.
Matteo 16:17 E Gesù, replicando, gli disse: Tu sei beato, o Simone, figliuol di Giona, perché non la carne e il sangue t'hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è ne' cieli.) è poi tu caro Andrea, mi dici che non è cosi , è impossibile perché prima Dio si rivela in una maniera è poi è tutto il contrario che razza di Dio sarebbe andrebbe contro i suoi principi. Vedi Tito 1:1 Paolo, servitor di Dio e apostolo di Gesù Cristo per la fede degli eletti di Dio e la conoscenza della verità che è secondo pietà,
Tito 1:2 nella speranza della vita eterna la quale Iddio, che non può mentire, promise avanti i secoli,
Ebrei 6:17 Così, volendo Iddio mostrare vie meglio agli eredi della promessa la immutabilità del suo consiglio, intervenne con un giuramento,
Ebrei 6:18 affinché, mediante due cose immutabili, nelle quali è impossibile che Dio abbia mentito, troviamo una potente consolazione noi, che abbiam cercato il nostro rifugio nell'afferrar saldamente la speranza che ci era posta dinanzi,

Numeri 23:19 Iddio non è un uomo, perch'ei mentisca, né un figliuol d'uomo, perch'ei si penta. Quand'ha detto una cosa non la farà? o quando ha parlato non manterrà la parola?

andreiu2
00martedì 11 dicembre 2007 09:38
Re:
Capitan Messina, 10/12/2007 15.38:


Dio si è rivelato a noi come il padre di Cristo



E chi lo mette in discussione? Tu confondi la dottrina trinitaria con il modalismo che anche io giudico sbagliata.




andreiu2
00martedì 11 dicembre 2007 09:53
Re:
Capitan Messina, 10/12/2007 15.14:

Figlio unigenito’: in che senso?LA BIBBIA chiama Gesù l’“unigenito Figlio” di Dio. (Giovanni 1:14; 3:16, 18; 1 Giovanni 4:9) I trinitari dicono che essendo Dio eterno, anche il Figlio di Dio è eterno. Ma come può uno essere figlio e nello stesso tempo coetaneo del padre?



Vedi che ragioni sempre in termini umani? Tutto deve risultare secondo la nostra razionalit, altrimenti è da rigettare. Ti ho già spiegato in che senso va inteso il termine Figlio.


Vi sembra logico? Può un uomo divenire padre di un figlio senza procrearlo, senza dargli la vita?



Stesso ragionamento di prima...


Inoltre, come mai la Bibbia usa la stessa parola greca resa “unigenito” (come Vine ammette senza alcuna spiegazione) per descrivere la relazione esistente fra Isacco e Abraamo? Ebrei 11:17 parla di Isacco come del figlio “unigenito” di Abraamo. Non possono esserci dubbi che Isacco fosse unigenito nel senso comune del termine, non uguale al padre in quanto a età o posizione.



Forse non ti rendi conto che aver citato Eb 11:17, vieni dalla mia parte. Infatti "monogenes" nella LXX è tradotto anche con "agapetos" cioè diletto. Ed è in questo senso che va intesto "monogenes" legato al Signore Gesù.


Sia nel caso di Gesù che in quello di Isacco la parola greca tradotta “unigenito” è monogenès, che deriva da mònos, “unico”, e gìnomai, “generare”, “divenire (venire all’esistenza)”. (James Strong, The Exhaustive Concordance of the Bible, New York 1890) Monogenès è quindi definito “unico nato, unigenito, cioè figlio unico”. — Edward Robinson, A Greek and English Lexicon of the New Testament, New York 1850.



Sbagliato..."monogenes" deriva da "mono" e "genos". Quest'ultimo termine indica la razza, la stirpe, la specie. Ecco perchè si può benissimo tradurre con "unico del suo genere".


Il Grande Lessico del Nuovo Testamento di Kittel dice: “[Monogenès], dunque, significa unico discendente, cioè senza fratelli né sorelle”. E aggiunge che in Giovanni 1:18; 3:16, 18 e 1 Giovanni 4:9 “la relazione di Gesù con Dio non è soltanto paragonata a quella di un figlio unigenito con suo padre: è quella del Figlio unigenito con il Padre”. — Brescia 1971, vol. VII, coll. 468, 474.



Non vedo come queste riflessioni inficino la dottrina trinitaria, tra l'altro il Kittel è un opera protestante e perciò trinitaria...


Gesù, il Figlio unigenito, ebbe dunque un principio.



Non sei riuscito ancora a dimostrarlo



E l’Iddio Onnipotente può essere giustamente chiamato il suo Genitore, o Padre, nello stesso senso di un padre terreno, come Abraamo, che genera un figlio. (Ebrei 11:17)



Non nello stesso modo di un padre terreno, ragioni sempre in termini umani...



Perciò, quando la Bibbia parla di Dio come del “Padre” di Gesù, intende proprio questo, e cioè che si tratta di due individui distinti.



Chi ha mai detto il contrario?



Dio è il maggiore, Gesù è il minore, sia sotto l’aspetto temporale che in quanto a posizione, potenza e conoscenza.



Gesù disse che il Padre era maggiore di lui, in quanto Egli si era umiliato, rivestendo corpo umano. E pensa che tutto questo l'ha fatto per amore di me e di te. Ma poi basta che dai uno sguardo all'Apocalisse per renderti conto della gloria del Figlio.




Se si tiene conto che Gesù non fu l’unico figlio spirituale di Dio a essere creato in cielo,



Continui ad andare avanti per la tua strada senza soffermarti sulle mie obiezioni. Non hai ancora risposto ai testi che ti ho presentati nei post precedenti ed ancora non mi hai fatto vedere un brano in cui è scritto che il Figlio è stato creato.


[SM=g7073]

Capitan Messina
00martedì 11 dicembre 2007 14:07

Continui ad andare avanti per la tua strada senza soffermarti sulle mie obiezioni. Non hai ancora risposto ai testi che ti ho presentati nei post precedenti ed ancora non mi hai fatto vedere un brano in cui è scritto che il Figlio è stato creato.



Proverbi 8:22 Il Signore mi ha creato all'inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, fin d'allora.





Ancora non capisco perché allora nelle Bibbie viene tradotto come figlio comprese quelle evangeliche sono state manipolate?
Poi Dio secondo te non conosce la nostra logica; ci ha creati ci conosce meglio di noi; poi ricordati che la Bibbia e la parola ispirata da Dio e ci serve per insegnare è visto che Dio ha fatto mettere per iscritto che suo figli tu come ossi dire il contrario?
andreiu2
00martedì 11 dicembre 2007 22:11
Re:
Capitan Messina, 11/12/2007 14.07:


Proverbi 8:22 Il Signore mi ha creato all'inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, fin d'allora.





Ancora non capisco perché allora nelle Bibbie viene tradotto come figlio comprese quelle evangeliche sono state manipolate?



Ma viene tradotto come "figlio" dove, in Pr 8:22? Non ti seguo.. Inoltre già ti ho spiegato che il termine che abbiamo in ebraico (ed è la lingua che ci interessa nell'ambito dell'AT) è "qanah" che non significa propriamente "creare", ma "possedere, avere con sè". Quindi possiamo benissimo tradurre e sarebbe anche meglio "L'Eterno mi ebbe con sè..."


Poi Dio secondo te non conosce la nostra logica; ci ha creati ci conosce meglio di noi; poi ricordati che la Bibbia e la parola ispirata da Dio e ci serve per insegnare è visto che Dio ha fatto mettere per iscritto che suo figli tu come ossi dire il contrario?



Scusa, ma non hai capito niente. Non ho detto che Dio è contro la logica umana ma che tu con tutta la tua intelligenza, non puoi capire pienamente Dio. Se ci riuscissi saresti Dio anche tu...
Poi è chiaro che Dio ha usato uomini per far scrivere la Sua Parola, ma questo cosa c'entra?

[SM=g7073]
Capitan Messina
00martedì 11 dicembre 2007 22:28
Poi è chiaro che Dio ha usato uomini per far scrivere la Sua Parola, ma questo cosa c'entra?

In modo da rendere il mesaggio più chiaro possibile.Non mi hai spiegato bene perchè la parola figlio non va bene come la capiamo noi?
andreiu2
00mercoledì 12 dicembre 2007 09:06
Re:
Capitan Messina, 11/12/2007 22.28:


In modo da rendere il mesaggio più chiaro possibile.Non mi hai spiegato bene perchè la parola figlio non va bene come la capiamo noi?



Per quello che la Bibbia dice di questo "Figlio". Nessun figlio in senso umano può vantare queste caratteristiche "le sue origini risalgono ai giorni antichi, ai giorni eterni". Viene utilizzato lo stesso termine "olam" che hai nel Sl 90 quando si parla dell'eternità di Dio. E questo è uno dei testi che già ti avevo presentato. Per favore considerali, altrimenti la discussione perde di senso. Io ai tuoi testi ho sempre risposto.
Da un punto di vista umano, sono tante le cose che non si possono capire: l'incarnazione di Cristo, la realtà della risurrezione ecc.., eppure si credono per fede, ricorda cosa è scritto in Eb 11:1

[SM=g7073]

Capitan Messina
00mercoledì 12 dicembre 2007 13:16
Mi puoi dire quado compare nella Bibbia le parole figlio di Dio come si dovrebbe tradure correttamente?
Ad Esp. Matteo 3:13 In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui.
Matteo 3:14 Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?».
Matteo 3:15 Ma Gesù gli disse: «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Allora Giovanni acconsentì.
Matteo 3:16 Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.
Matteo 3:17 Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».
andreiu2
00giovedì 13 dicembre 2007 09:51
Re:
Capitan Messina, 12/12/2007 13.16:

Mi puoi dire quado compare nella Bibbia le parole figlio di Dio come si dovrebbe tradure correttamente?
Ad Esp. Matteo 3:13 In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui.
Matteo 3:14 Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?».
Matteo 3:15 Ma Gesù gli disse: «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Allora Giovanni acconsentì.
Matteo 3:16 Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.
Matteo 3:17 Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».



Lo tradurrei con "figlio", anche se nel greco vi è una distinzione tra "uios" (riferito a Gesù) e "tekna" che ad esempio è riferito a noi. Non colgo però il senso della domanda e rimangono ancora i testi che ti ho presentato che tu non hai minimamente considerato...




Capitan Messina
00giovedì 13 dicembre 2007 14:26
Giov. 20:29-31, Na “Gli disse Gesù: ‘Perché mi hai veduto, o Tommaso, hai creduto; beati coloro che non hanno visto ed hanno creduto’. Gesù dunque fece in presenza dei suoi discepoli anche molti altri prodigi, che non sono scritti in questo libro. E questi sono stati scritti, affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio d’Iddio”.
Giov. 10:36, Ga “Perché a me, che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, dite: Tu bestemmi’ perché ho detto: ‘Sono il Figlio di Dio’?”
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