Le coppie omosessuali hanno diritto ad avere un figlio
di Umberto veronesi
I danesi sono stati i primi al mondo a legalizzare il matrimonio delle coppie omosessuali, nel 1989. Dieci anni dopo hanno autorizzato le adozioni per omosessuali. Un mese fa hanno varato una legge sull’inseminazione artificiale anche per donne single o lesbiche. E la procreazione assistita per le donne sole è consentita anche in Belgio, Gran Bretagna, Olanda, Slovenia e Spagna. Da noi, invece, è ancora un tabù. Ma io sono convinto che tutte le donne abbiano diritto alla maternità, qualsiasi sia il loro orientamento sessuale. Noi siamo iscritti in un disegno biologico che porta naturalmente alla procreazione, così come alla morte. Avere un figlio, desiderarlo, fa parte del nostro dna. E non dobbiamo scandalizzarci se una donna cerchi in tutti i modi di diventare madre, anche se è omosessuale. Fa parte della sua natura.
Certo, il problema dell’educazione dei figli è un argomento che divide. Ma è troppo semplicistico ritenere che un bambino, per crescere in modo equilibrato, abbia bisogno della presenza di un padre e una madre di sesso diverso. A questo proposito possono far riflettere le risoluzioni dell’
American Psychiatric Association (2002) e
dell’American Psychological Association (2004): entrambe, sulla base di osservazioni scientifiche documentate, sostengono che i bambini educati da una coppia omosessuale dimostrano un livello emozionale, cognitivo, sociale simile a quelli cresciuti con genitori eterosessuali. Nessuna ricerca scientifica dimostra che essere figli di omosessuali è pericoloso per l’acquisizione della propria identità di genere. L’educazione migliore per un bambino, dicono gli studi più recenti, non dipende quindi dall’orientamento sessuale dei genitori ma dal loro affetto e della loro attenzione. La verità è che la società ha bisogno di tempo per adattarsi ai cambiamenti. Basti pensare a quello che è successo 30 anni fa ai figli dei separati: allora si sentivano a disagio e cercavano di nascondere la loro realtà. Adesso, invece, essere figli di separati è quasi normale.
Occorre dunque che consideriamo con lucidità la presenza dei bambini delle coppie omosessuali, che anche in Italia ci sono. Fare finta che non esistano, questo sì, va contro il senso della ragione.
[Modificato da (Upuaut) 31/07/2007 21.50]