Suore inglesi procurano una prostituta a un giovane distrofico

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-Giona-
00lunedì 29 gennaio 2007 11:00
www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/01_Gennaio/27/suo...

La storia rivelata dalla Bbc
Suore cercano prostituta per ragazzo malato
Nick Wallis, colpito da una grave forma di distrofia muscolare, voleva almeno una volta nella vita provare a «fare sesso»


LONDRA - «Voglio fare sesso almeno una volta nella vita». A Oxford, in risposta a questo pressante desiderio, le suore di un ospizio hanno partecipato alla ricerca di una prostituta per un ragazzo che rischia di non arrivare ai trent'anni a causa di una grave forma di distrofia muscolare e che era deciso ad avere almeno una volta nella vita un rapporto intimo con una donna.

«Siamo arrivati alla conclusione che era nostro dovere sostenere Nick sotto il profilo emozionale e aiutarlo a garantirsi la sua sicurezza fisica», spiega suor Frances. Non è stata una scelta facile. A capo di Douglas House Hospice, un ospizio da lei fondato nella celebre città universitaria inglese per l'assistenza a bambini e ragazzi affetti da devastanti malattie, la religiosa ha raccontato alla Bbc che in un primo tempo si è sentita totalmente spiazzata quando uno dei giovani invalidi - Nick Wallis, un ragazzo di 22 anni costretto alla carrozzella dalla distrofia muscolare - ha chiesto il loro aiuto nella ricerca di una prostituta. Suore, medici, infermieri, amministratori dell'ospizio hanno dibattuto a lungo sul che fare. Hanno innanzitutto esaminato se rischiavano di commettere qualche reato assecondando la richiesta di Nick e aiutandolo a organizzare un incontro erotico a pagamento. Su questo versante hanno ricevuto risposte rassicuranti.

Il 'comitato etico' dell'ospizio è stato anch'esso sondato e non ha avanzato obiezioni sostanziali quando è stato informato che le condizioni mediche non permettevano a Nick di farsi una fidanzata e di poter quindi conoscere le gioie di un'intimità basata su un legame di amore e di reciproca attrazione. «Nick - racconta Suor Frances alla Bbc che sulle storie umane dell'ospizio ha girato una serie di documentari-verità - desiderava provare un'esperienza sessuale prima di morire e ha deciso che lo poteva fare soltanto a pagamento. Era pronto ad andare avanti con o senza il nostro sostegno e siamo giunti alla conclusione che era nostro dovere morale assisterlo».

Un'infermiera dell'ospizio, Chris Bloor, ha materialmente collaborato con Nick per trovare via Internet una prostituta all'altezza del compito. L'incontro è avvenuto a casa del ragazzo, con un'infermiera del Douglas House Hospice e un secondo adulto in 'standy' in un'altra stanza «in caso di bisogno». Nick ha detto alla Bbc che tutto è andato per il meglio: «Lei si è rivelata una donna affascinante, intelligente e piacevole di quasi trent'anni. Sapeva come fare con le persone nervose. Le due ore sono passate in fretta e in modo soddisfacente. Emozionalmente non è stata un'esperienza al cento per cento appagante ma mi ha dato fiducia e un certo grado di normalità».

Il ragazzo non esclude la possibilità di un bis: «Non credo che necessariamente ripeterò l'esperienza ma nemmeno scarto quest'ipotesi». Suor Frances è contenta di quanto è successo e della pubblicità che il caso sta avendo: «Nick - afferma - ha messo la società di fronte ad un tabù. Anche le persone portatrici di handicap vogliono amore a pieno titolo ma troppo spesso sono vittime di pregiudizi sociali».
28 gennaio 2007

A mio parere, se le suore erano impietosite dal distrofico, dovevano concedersi loro, non cercare un servizio a pagamento. Chissà che faccia farà don Benzi se gli chiederanno un'opinione in merito!
Riccardo.cuordileone
00lunedì 29 gennaio 2007 12:22
Avevo appreso la notizia l'altro giorno, che schifo, capisco il desiderio del ragazzo, però delle suore non possono sostenere e incentivare la lussuria.
-Giona-
00lunedì 29 gennaio 2007 12:34
Re:

Scritto da: Riccardo.cuordileone 29/01/2007 12.22
Avevo appreso la notizia l'altro giorno, che schifo, capisco il desiderio del ragazzo, però delle suore non possono sostenere e incentivare la lussuria.


Mah, piú che "incentivare la lussuria" io farei un ragionamento:
- Per una suora i rapporti extraconiugali sono peccaminosi.
- Procurando la prostituta, hanno fatto peccare il malato, la prostituta ed esse stesse (per favoreggiamento).
- Se invece una suora si concedeva, peccavano solo lei e il malato.

[Modificato da -Giona- 29/01/2007 14.02]

DarkWalker
00lunedì 29 gennaio 2007 14:01
Mh, due ore?
Riccardo.cuordileone
00lunedì 29 gennaio 2007 14:59
Re:

Scritto da: -Giona- 29/01/2007 12.34
Mah, piú che "incentivare la lussuria" io farei un ragionamento:
- Per una suora i rapporti extraconiugali sono peccaminosi.
- Procurando la prostituta, hanno fatto peccare il malato, la prostituta ed esse stesse (per favoreggiamento).
- Se invece una suora si concedeva, peccavano solo lei e il malato.


Bè no dai, la seconda è l'opzione peggiore, rompere la castità è un sacrilegio.
Semplicemente non dovevano procurargli loro la prostituta, al limite dovranno chiudere un occhio quando il ragazzo avrà un rapporto con una prostituta, assoldata però da qualcun altro.
Bright100
00lunedì 29 gennaio 2007 15:42
secondo me il padreterno non ne avrà male per questa cosa,hanno fatto bene così.. è stato un fatto di buon senso dicendolo pubblicamemente hanno dimostrato che non tutte le persone di chiesa sono così chiuse come pensano molti..
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