Messina: scoperta evasione fiscale per 28 milioni di euro, 5 arresti
Cinque persone sono state arrestate a Messina dalla Guardia di Finanza con l’accusa di evasione fiscale. Avrebbero truffato il fisco per 28 milioni di euro. Al centro delle indagini c’è un un gruppo commerciale messinese del settore trasporto merci per conto terzi, composto da 13 società. La truffa sarebbe stata realizzata tra Sicilia e Veneto; il gruppo ha filiali anche a Padova e Venezia. Le Fiamme Gialle hanno rilevato anche 95 posizioni lavorative irregolari.
Tempo Stretto scrive che per i cinque arrestati sono stati disposti gli arresti domiciliari. E sempre oggi a Manduria (Taranto) la GdF ha scoperto un’evasione fiscale pari a circa due milioni di euro. Un impreditore del settore impiantistica industriale è stato denunciato. Anche in questo caso sono stati accertati rapporti di lavoro fittizi. A quanto ammonta l’evasione fiscale in Italia e quali sono i settori più interessati dal fenomeno? Se ne parla in questo articolo di Repubblica del febbraio 2009…
L’evasione fiscale è un “fenomeno di massa” che ammonta a 200 miliardi. Non è la valutazione di una fonte qualsiasi ma ieri è stata il ministero dell’Economia, attraverso il direttore del Dipartimento delle Finanze, Fabrizia Lapecorella, a fornire l’ultima valutazione aggiornata dell’Istat relativa al 2006, in una audizione parlamentare di fronte alla Commissione bicamerale per l’anagrafe tributaria. (…) I settori nei quali si evade di più, ha spiegato Fabrizia Lapecorella, sono i servizi personali, il commercio, la ristorazione e le costruzioni. Risulta invece in lieve diminuzione, tra il 2001 e il 2006, la quota complessiva dell’economia sommersa che viene valutata al 16,1 per cento del Pil pari a circa 230-250 miliardi.
Secondo un recente studio commissionato da Contribuenti.it il Belpaese è al primo posto in Europa per evasione fiscale. Da Uniconsum:
Cresce l’evasione fiscale in Italia che si conferma primatista europeo con il 51,1% del reddito imponibile non dichiarato. Nel 2009, l’imponibile evaso in Italia è cresciuto del 11,4% rispetto al 2008 ed ha raggiunto l’ammontare di 366 miliardi di euro l’anno. In termini di imposte sottratte all’erario siamo nell’ordine dei 143 miliardi di euro l’anno. E’ quanto emerge da un’indagine , diffusa oggi a Capri, effettuata da KRLS Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it, l’Associazione Contribuenti Italiani condotta su dati divulgati dalle Polizie tributarie degli Stati europei. Nella speciale classifica degli evasori, l’Italia è seguita da Romania (42,4% del reddito imponibile non dichiarato), da Bulgaria (39,5%), Estonia (37,1%), Slovacchia (34,5%).
In Italia i principali evasori sono gli industriali (32,8%) seguiti da bancari e assicurativi (28,3%), commercianti (11,7%), artigiani (10,9%), professionisti (8,9%) e lavoratori dipendenti (7,4%). A livello territoriale l’evasione è diffusa soprattutto nel Nord Ovest (29,1% del totale nazionale), seguito dal Sud (27,9%), dal Centro (23,2%) e dal Nord Est (20,8%).Cinque sono le aree di evasione fiscale analizzate da KRLS Network of Business Ethics: l’economia sommersa, l’economia criminale, l’evasione delle società di capitali, l’evasione delle big company e quella dei lavoratori autonomi e piccole imprese.