Vietato il 4 Novembre: "Umilia le minoranze"

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Lpoz
00domenica 2 novembre 2008 16:55


di Paolo Beltramin

Le maestre di una scuola padovana: "Non portiamo i bambini alla cerimonia in piazza". Il motivo? L’alzabandiera può urtare la sensibilità degli immigrati. Il dirigente provinciale: "Decisione assurda, ma non posso farci nulla"

Cari maestri, non raccontate ai bambini cosa fu la Prima guerra mondiale: le minoranze potrebbero sentirsi discriminate. L’ultimo reduce della Grande guerra, Delfino Borroni, se ne è andato la scorsa domenica a 110 anni, dopo una vita passata ad aggiustare biciclette. Adesso non è rimasto più nessuno, di quei tre milioni e 760mila soldati in trincea. Per ottenere un’onorificenza i superstiti dovettero attendere il 1968, esattamente 50 anni dopo l’armistizio firmato a Villa Giusti. Otto chilometri più a est, a Villafranca Padovana, gli insegnanti adesso hanno deciso di non mandare gli alunni alla commemorazione del 4 novembre, festa della vittoria e soprattutto ricordo delle vittime. Il motivo? «La scuola deve tutelare le minoranze».

L’istituto comprensivo di Villafranca Padovana, 800 studenti tra elementari e medie, non ha spiegato al Comune quali sono le minoranze che si sentirebbero offese, di fronte al rito civile dell’alzabandiera e alla deposizione di una corona di fiori davanti al monumento ai caduti. Forse i bimbi con le lentiggini? Forse i più grassottelli, o i più magri? Oppure, visto che va tanto di moda, gli immigrati? «L’ultima ipotesi è la più assurda di tutte – spiega il sindaco, Beatrice Piovan –. Qui a Villafranca, diecimila abitanti, gli extracomunitari sono meno del 4 per cento, e sono perfettamente integrati. Molti di loro il giorno della cerimonia saranno in piazza, come ogni anno». Ma la ragione più profonda è un’altra, banale, verrebbe da dire «scontata». Però scontata, evidentemente, oggi non lo è più. «La memoria collettiva è il fondamento di ogni Paese – continua il sindaco –. Chi vive nel nostro territorio, per un anno o per tutta la vita, bianco o nero, ateo cristiano o musulmano, deve conoscere la nostra storia, anche tragica, e rispettarla».
La direttrice, Maria Grazia Bollettin, non parla coi giornalisti. Peccato, sarebbe interessante chiederle cosa c’è di razzista nell’inchinarsi alla memoria delle migliaia di morti senza nome seppelliti nel fango sull’altopiano di Asiago, o dei più fortunati arrivati fino al sacrario di Redipuglia. Oppure sapere chi offenderà, il 4 novembre, il capo dello Stato, quando visiterà Vittorio Veneto, il paese dove è terminata la carneficina. Il dirigente scolastico provinciale, cioè il responsabile amministrativo di tutte le scuole pubbliche della Provincia di Padova, intervistato dal Gazzettino se l’è cavata così: «Questa decisione è profondamente sbagliata, ma noi non possiamo far nulla. Ogni scuola ha il potere di decidere a quali cerimonie partecipare e a quali no».

Lo scorso 9 maggio 25 chilometri a sud, nel piccolo comune di Teolo, alla tradizionale «festa dello sport» la preside aveva portato via dalla piazza tutti i bambini perché il parroco aveva iniziato a recitare il Padre Nostro. «Se volete fatelo voi, ma non mettetemi in difficoltà», aveva urlato al sindaco prima di andarsene, davanti a tutti i bimbi in fila. Nel Veneto bianco, arcaico e conservatore, è arrivata una strana versione di multiculturalismo. Vietato pregare, vietato guardare i soldati che alzano la bandiera tricolore: i bambini potrebbero restare traumatizzati.

Non tutti a Villafranca Padovana la pensano così. Una minoranza di insegnanti ha deciso di portare comunque i bimbi in piazza. Un centinaio, su ottocento. «Io spero che tanti genitori decideranno di portare i figli alla cerimonia, invece che in classe – conclude il sindaco –. Sarebbe una lezione importante. A scuola evidentemente certe cose non si insegnano più, ma l’Italia non è solo la squadra di calcio che ha vinto i Mondiali».





Qui rasentiamo completamente la pazzia... [SM=x751581]
Vota DC
00domenica 2 novembre 2008 17:28
Da me è l'opposto:tutti stavano da parte dell'Impero quindi il 4 novembre per noi è la festa degli immigrati.
Granduca di Milano
00sabato 8 novembre 2008 08:39
Una sporca guerra combattuta con la scusa di liberare persone che non avevano nessuna voglia di far parte di questo stato delle banane.
Caio Logero
00martedì 2 dicembre 2008 17:14
E vabbé... che vorresti alzare la bandiera della lega Nord sotto il splendete sole padano?!?
-Kaname-chan
00sabato 6 dicembre 2008 16:13
Re:
Granduca di Milano, 08/11/2008 8.39:

Una sporca guerra combattuta con la scusa di liberare persone che non avevano nessuna voglia di far parte di questo stato delle banane.



Quindi saresti contento di stare sotto un governo con capitale Vienna e doverti inchinare a ogni crucco che ti passa davanti casa [SM=x751545]
L'Impero Austriaco incentrava lo sviluppo verso le sole regioni tedesche discriminando tutte le altre, anzi togliendo loro risorse per convogliarle in Austria. E' meglio essere concittadini dei calabresi te lo dico io [SM=x751545]
Granduca di Milano
00domenica 7 dicembre 2008 10:30
Chi gode a dover mantenere mezza Italia e a afrsi prendere per i fondelli continui pure ad essere contento di appartenere al continente africano.
Lux-86
00domenica 7 dicembre 2008 10:47
E chi gode a sparare minchiate continui pure a spararle [SM=x751545]
(scusa, ma non ho resistito)
DarkWalker
00domenica 7 dicembre 2008 11:24
Re:
Granduca di Milano, 07/12/2008 10.30:

Chi gode a dover mantenere mezza Italia e a afrsi prendere per i fondelli continui pure ad essere contento di appartenere al continente africano.




già, mantenere mezzi balcani e foraggiare la propria discriminazione a favore di tedeschi e cechi invece...
La situazione tra l'altro era irreversebile, l'Impero aveva costantemente rifiutato di concedere l'uguaglianza ai sudditi italiani (e slavi).
Cmq ritengo che, in ogni caso, i territori itlaiani del nord si sarebbero cmq uniti, a tavolino, all'indomani della IGM.
Caio Logero
00domenica 7 dicembre 2008 19:51
Re:
Granduca di Milano, 07/12/2008 10.30:

Chi gode a dover mantenere mezza Italia e a afrsi prendere per i fondelli continui pure ad essere contento di appartenere al continente africano.




mmmmm... ceeeerto. Ma in fondo hai ragione: se non fosse per le grandi ed eroiche imprese dei nordisti - chi non ricorda l'eroiche gesta a Casalduni e Pontelandolfo! - l'Italia intera non sarebbe così, non potrebbe reggere, cadrebbe sempre più in mano ai "negri africani"... [SM=x751525]
DarkWalker
00domenica 7 dicembre 2008 22:05
Re: Re:
Caio Logero, 07/12/2008 19.51:




mmmmm... ceeeerto. Ma in fondo hai ragione: se non fosse per le grandi ed eroiche imprese dei nordisti - chi non ricorda l'eroiche gesta a Casalduni e Pontelandolfo! - l'Italia intera non sarebbe così, non potrebbe reggere, cadrebbe sempre più in mano ai "negri africani"... [SM=x751525]




prova a staccare il nord, poi dimmi di quanto l'africa si fa più vicina
Caio Logero
00martedì 9 dicembre 2008 13:50
Re: Re: Re:
DarkWalker, 07/12/2008 22.05:




prova a staccare il nord, poi dimmi di quanto l'africa si fa più vicina




Lo stacchi o non lo stacchi le terre rimangono sempre al loro posto. Sono le azioni umani a determinare la storia dei popoli. E tu dimmi: la storia non è forse così per una serie di determinati e cause concatenanti? E se il nord fosse ora staccato, chissà quante sarebbe ricco? E se non ci fosse stato in passato il meridione sarebbe decollato? E se il Sud non avesse passato quel che ha passato cosa sarebbe successo? E se fossero rimasti gli spagnoli al Nord e non al Sud? E se uno dei tanti se, come e percosi storici non fossero stati tali quale piega avrebbe avuto la storia della penisola italiana?

Quante domande potrebbero nascere, vero? Tuttavia in negativo ed in positivo è inutile, assolutamente inutile fare considerazioni del genere. Perché tutto è collegato... e nessuno dovrebbe avere il coraggio di affermare cose come "il nord mantiene il sud".
Perché potrei rispondere: perché non lo ha un tempo distrutto per quanto povero già fosse?
DarkWalker
00martedì 9 dicembre 2008 14:05
Re: Re: Re: Re:
Caio Logero, 09/12/2008 13.50:




Lo stacchi o non lo stacchi le terre rimangono sempre al loro posto. Sono le azioni umani a determinare la storia dei popoli. E tu dimmi: la storia non è forse così per una serie di determinati e cause concatenanti? E se il nord fosse ora staccato, chissà quante sarebbe ricco? E se non ci fosse stato in passato il meridione sarebbe decollato? E se il Sud non avesse passato quel che ha passato cosa sarebbe successo? E se fossero rimasti gli spagnoli al Nord e non al Sud? E se uno dei tanti se, come e percosi storici non fossero stati tali quale piega avrebbe avuto la storia della penisola italiana?

Quante domande potrebbero nascere, vero? Tuttavia in negativo ed in positivo è inutile, assolutamente inutile fare considerazioni del genere. Perché tutto è collegato... e nessuno dovrebbe avere il coraggio di affermare cose come "il nord mantiene il sud".
Perché potrei rispondere: perché non lo ha un tempo distrutto per quanto povero già fosse?



Mai sentito parlare di metafora?
Cosa c'entra -questo è il succo del discorso- che il sud sia povero per colpa del nord? Anche se fosse vero (e non lo è) non cambia la situazione, attuale, che senza le parti produttive il resto del paese sprofonderebbe a livelli peggiori degli stati dell'est europa.
E non è che ci voglia "coraggio" a dirlo, anzi è l'esatto contrario vista la sua evidenza. Il "coraggio",per così dire, ci vuole semmai ad affermare, ironicamente, che l'italia non potrebbe reggere senza nord, cosa che tu hai fatto.
silvercloud87
00martedì 9 dicembre 2008 14:39
Tutto è minoranza nella nostra società, come è possobole fermare feste/manifestazioni perché urtano le minoranze? Più che altro occorre parlare di civiltà o meno, di tolleranza o meno, di riconoscere che gli italiani sono stati quello che oggi sono gli immigrati, eccetera.

Condivido Caio Logero. In tanti discorsi ci solo elementi positivi portati dal sud, e in altri elementi portati dal nord.
L'Italia è una, e per quanto possa contare il mio parere, tale deve restare.
DarkWalker
00martedì 9 dicembre 2008 16:58
Re:
silvercloud87, 09/12/2008 14.39:


Condivido Caio Logero. In tanti discorsi ci solo elementi positivi portati dal sud, e in altri elementi portati dal nord.
L'Italia è una, e per quanto possa contare il mio parere, tale deve restare.



già, peccato che non si stesse parlando di elementi positivi e/o negativi ma più semplicemente di quale parte del paese mantenga le altre.
princepsoptimus
00martedì 9 dicembre 2008 17:30
Re: Re:
DarkWalker, 09/12/2008 16.58:



già, peccato che non si stesse parlando di elementi positivi e/o negativi ma più semplicemente di quale parte del paese mantenga le altre.




sbaglio o ad inizio risorgimento il meridione ha letteralmente mantenuto le industrie italiane del nord arretrate rispetto al resto dell'Europa acquistando prodotti a prezzi elevatissimi proprio in virtù dell'arretratezza dell'industria pesante del nord italia, che da quel momento in poi è decollata sfruttando il meridione come una colonia?
Arvedui
00martedì 9 dicembre 2008 17:54
Re: Re: Re:
princepsoptimus, 09/12/2008 17.30:




sbaglio o ad inizio risorgimento il meridione ha letteralmente mantenuto le industrie italiane del nord arretrate rispetto al resto dell'Europa acquistando prodotti a prezzi elevatissimi proprio in virtù dell'arretratezza dell'industria pesante del nord italia, che da quel momento in poi è decollata sfruttando il meridione come una colonia?



Infatti, e non solo le industrie, ma anche altri settori economici, specialmente le banche del nord che sono state rinpinguate con il furto della maggior parte delle riserve delle banche del sud. Prima del "risorgimento" il sud non era disastrato come vogliono farci credere; la colpa delle attuali condizioni del sud è colpa soprattutto degli stramaledetti piemontesi e di quel beota di garibaldi.
DarkWalker
00martedì 9 dicembre 2008 17:57
Re: Re: Re:
princepsoptimus, 09/12/2008 17.30:




sbaglio o ad inizio risorgimento il meridione ha letteralmente mantenuto le industrie italiane del nord arretrate rispetto al resto dell'Europa acquistando prodotti a prezzi elevatissimi proprio in virtù dell'arretratezza dell'industria pesante del nord italia, che da quel momento in poi è decollata sfruttando il meridione come una colonia?



(sbagli, la destra storica aveva fra i suoi dogmi il liberismo, anche per quanto riguardava le dogane).
e questo cosa c'entrerebbe col fatto che senza il nord il resto del paese "non reggerebbe"?
DarkWalker
00martedì 9 dicembre 2008 17:59
Re: Re: Re: Re:
Arvedui, 09/12/2008 17.54:



Infatti, e non solo le industrie, ma anche altri settori economici, specialmente le banche del nord che sono state rinpinguate con il furto della maggior parte delle riserve delle banche del sud.




in realtà le banche del sud investivano (i risparmi del sud) nelle industrie del nord solo perchè era l'unico posto in cui c'era qualcosa da investire.
E di nuovo, è chiesto di verificare un dato di fatto, attuale: chi mantiene chi. La storia (e men che meno una "morale" della storia)non c'entra.
princepsoptimus
00martedì 9 dicembre 2008 18:16
Re: Re: Re: Re:
DarkWalker, 09/12/2008 17.57:



(sbagli, la destra storica aveva fra i suoi dogmi il liberismo, anche per quanto riguardava le dogane).
e questo cosa c'entrerebbe col fatto che senza il nord il resto del paese "non reggerebbe"?




sbagli, in italia in un primissimo momento vi è stata una forte ondata di protezionismo che ha accresciuto i profitti delle arretrate industrie del nord ed ha stroncato sul nascere le esportazioni di prodotti agricoli provenienti dal sud... è un dato di fatto.

Hareios
00martedì 9 dicembre 2008 18:19
Tutti stavano meglio prima; gli unici che ci hanno guadagnato sono quelli del centro^^
Malduin
00martedì 9 dicembre 2008 18:55
ehm la "Destra storica", mi pare sia unanimemente considerata iper-libersita: nessun sostegno economico a nessuno, nessun dazio doganale con l'estero, tasse dirette (es: tassa sul macinato) per far quadrare le finanze (ovvero per manentere l'esercito e l'apparato statale).
DarkWalker
00martedì 9 dicembre 2008 19:48
Re: Re: Re: Re: Re:
princepsoptimus, 09/12/2008 18.16:




sbagli, in italia in un primissimo momento vi è stata una forte ondata di protezionismo che ha accresciuto i profitti delle arretrate industrie del nord ed ha stroncato sul nascere le esportazioni di prodotti agricoli provenienti dal sud... è un dato di fatto.





sbagli tre volte. Sulla consistenza delle industrie piemontesi e lombarde, sulla concezione che solo il meridione avesse una economia agricola (propria, invece, di tutto il paese), e sopratutto, come ti ha detto malduin, sulle politiche protezionistiche dei primi governi unitari.
Il protezionismo venne dopo la caduta della destra storica (anni '80 del XIXsec), con il determinante appoggio proprio dei latifondisti meridionali.
Pius Augustus
00martedì 9 dicembre 2008 19:48
Io faccio l'esempio dell'abruzzo: là nessuno si lamenta della crudeltà dei piemontesi perchè l'abruzzo quando era provincia del regno di napoli era economicamente uno zero, oggi ha il pil pro capite pari a quello del lazio, cessando di essere una regione sottosviluppata. A quanto pare solo chi non ha le palle per risollevarsi da solo affibbia colpe ad altri.
Arvedui
00martedì 9 dicembre 2008 19:49
Re: Re: Re: Re: Re:
DarkWalker, 09/12/2008 17.59:




in realtà le banche del sud investivano (i risparmi del sud) nelle industrie del nord solo perchè era l'unico posto in cui c'era qualcosa da investire.
E di nuovo, è chiesto di verificare un dato di fatto, attuale: chi mantiene chi. La storia (e men che meno una "morale" della storia)non c'entra.



Chi mantiane chi è lampante, e forse oggi scaricare il sud sarebbe un bene per il nord, e per il centro sarebbe un bene scaricare tutti quanti, nord e sud [SM=x751542]
Io comunque non ti parlavo di investimenti, ma di furti. Prima i meridionali investivano dove volevano, ma i depositi delle banche del sud, compresi i risparmi degli abitanti del regno furono saccheggiati senza pietà dai piemontesi. In definitiva: se il sud è in queste condizioni, cioè schifose, è colpa soprattutto del nord e dei maledetti "patrioti" italiani. Prima si saccheggia e poi si abbandona: e non questo non sarebbe un caso morale?


Malduin
00martedì 9 dicembre 2008 20:01
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Arvedui, 09/12/2008 19.49:


[...]se il sud è in queste condizioni, cioè schifose,[...]



il Sud in "queste condizioni" ci è dal 1500 circa eh, se vuoi dar colpa a qualcuno ti conviene cominciare da qui: www.realcasadiborbone.it/index/indexhome.php
Se il Regno delle due Sicilie fosse stato un paese Europeo e non "l'Africa comincia qui" (cit.) probabilmente oggigiorno esisterebbe ancora.

Giusto per dare un occhiata alla situazione "pre-untiaria" conviene guardare qui: www.homolaicus.com/storia/moderna/monarchie_nazionali/riforme_stati_italiani...


DarkWalker
00martedì 9 dicembre 2008 20:05
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Arvedui, 09/12/2008 19.49:



Chi mantiane chi è lampante, e forse oggi scaricare il sud sarebbe un bene per il nord, e per il centro sarebbe un bene scaricare tutti quanti, nord e sud [SM=x751542]
Io comunque non ti parlavo di investimenti, ma di furti. Prima i meridionali investivano dove volevano, ma i depositi delle banche del sud, compresi i risparmi degli abitanti del regno furono saccheggiati senza pietà dai piemontesi. In definitiva: se il sud è in queste condizioni, cioè schifose, è colpa soprattutto del nord e dei maledetti "patrioti" italiani. Prima si saccheggia e poi si abbandona: e non questo non sarebbe un caso morale?






Sì è lampante ma chissà come mai quando pongo questa domanda ci si rifugia nella storia e/o si fa un caso morale, anzichè rispondere direttamente.
A quanto pare la verità detta da pius qua sopra deve bruciare e anche parecchio.
Lux-86
00martedì 9 dicembre 2008 20:34
Però i soldi "rubati" dai Piemontesi venivano usati anche per costruire ferrovie (anche) nel Sud (e se qualcuno cita ancora la Napoli-Portichetto faccio una strage [SM=x751547] ) mentre i briganti, loro sì veri patrioti, assaltavano i cantieri. Mi sembra comunque poco difendibile uno stato che ha le banche piene di soldi, mentre i cittadini vivono in condizione da attuale terzo mondo (ammesso che fosse davvero così) Rendiamoci conto che stiamo parlando di uno stato abbattuto da MILLE volontari (senza contare, ovviamente, le cento armate imperiali inglesi radunate da ogni angolo del globo), siamo seri: nemmeno l'Italia di oggi farebbe una fine così misera. I motivi del sottosviluppo meridionale vanno cercati altrove, in un'economia endemicamente debole da Diocleziano in poi e in una rassegnazione secolare.
Arvedui
00martedì 9 dicembre 2008 20:47
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
DarkWalker, 09/12/2008 20.05:




Sì è lampante ma chissà come mai quando pongo questa domanda ci si rifugia nella storia e/o si fa un caso morale, anzichè rispondere direttamente.
A quanto pare la verità detta da pius qua sopra deve bruciare e anche parecchio.



Hai controllato il tuo tasso alcolico? [SM=x751574] ti ho detto che per il nord probabilmente sarebbe conveniente scaricare il sud. Ma non è molto corretto che a dirlo siano proprio coloro che lo hanno conquistato e brutalizzato. O forse sì? [SM=x751578]


DarkWalker
00martedì 9 dicembre 2008 20:53
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Arvedui, 09/12/2008 20.47:



Hai controllato il tuo tasso alcolico? [SM=x751574] ti ho detto che per il nord probabilmente sarebbe conveniente scaricare il sud. Ma non è molto corretto che a dirlo siano proprio coloro che lo hanno conquistato e brutalizzato. O forse sì? [SM=x751578]






già, al secondo tentivo e rispondendo a una domanda che nemmeno ti avevo posto.
Scherzi, sono quasi 5 minuti che non bevo! [SM=x751538]
Arvedui
00martedì 9 dicembre 2008 20:54
Re:
Lux-86, 09/12/2008 20.34:

Però i soldi "rubati" dai Piemontesi venivano usati anche per costruire ferrovie (anche) nel Sud (e se qualcuno cita ancora la Napoli-Portichetto faccio una strage [SM=x751547] ) mentre i briganti, loro sì veri patrioti, assaltavano i cantieri. Mi sembra comunque poco difendibile uno stato che ha le banche piene di soldi, mentre i cittadini vivono in condizione da attuale terzo mondo (ammesso che fosse davvero così) Rendiamoci conto che stiamo parlando di uno stato abbattuto da MILLE volontari (senza contare, ovviamente, le cento armate imperiali inglesi radunate da ogni angolo del globo), siamo seri: nemmeno l'Italia di oggi farebbe una fine così misera. I motivi del sottosviluppo meridionale vanno cercati altrove, in un'economia endemicamente debole da Diocleziano in poi e in una rassegnazione secolare.



I mali del sud sono nati soprattutto dopo la conquista angioina e la conseguente dipendenza dal sud da stati stranieri, ma sono stati ingigantiti dalla conquista -pardon, liberazione- piemontese. Considera poi che la grande emigrazione dei meridionali è cominciata dopo la conquista piemontese ed il conseguente "sviluppo" portato dai "liberatori" che si è rivelato essere composto da: coscrizione obbligatoria; saccheggio; tasse, tasse, tasse; e soprattutto un mare di piombo per chi osasse ribellarsi ai "liberatori". Guarda caso l'unica guerra veramente vinta dagli italiani è stata quella contro i "briganti" del sud, cioè un'esercito di straccioni: sono stati gli unici a non farci fare una figura di M.
E soprattutto, il sud era uno stato unitario, indipendente e che si faceva gli affari suoi, senza inventarsi balle sull'unificazione ed altre fregnacce simili, che alla popolazione non gliene importava una mazza.
Per non parlare poi della ferrovia Napoli-Portici che era davvero un prodigio ingegneristico ed un vanto per tutto il meridione [SM=x751525]

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