Carletto vive, carlo è con noi, carlo vive...
Tutte stronzate, il ragazzo è morto, in maniera stupida e prematuramente, solo perchè era un casinaro, uno che SFRUTTAVA il mito dei black block e dell'insurrezione SOLO per divertirsi ed esternare la sua voglia di distruggere le vetrine (o di contrastare la polizia).
Molta gente avrà sussultato alla notizia della sua morte, e avrà arricciato il naso con disgusto pensando al G8, alla polizia, alle forze dell'ordine. Quindi è un favorevole (come alcuni in questo forum) all'insurrezione e alla rivolta violenta.
Ma io, piuttosto che alle cazzate da provetti anarchici, pensavo alle auto prese a mazzate, alle vetrine distrutte... Pensavo ai gestori di quei locali, a quei piccoli negozi che venivano messi a ferro e fuoco e ai rispettivi titolari, impotenti d'innanzi a questi "disordini".
Cosa c'entravano quei negozianti con il G8? Cosa c'entravano le auto (magari qualcuna era di un povero operaio!), i cassonetti.. A rivedere quelle immagini mi sale il nervoso, anche io possiedo due negozi e penso che caverei gli occhi volentieri a chi mi butta giù la vetrina... Uno fa i sacrifici e degli idioti rivoltosi ti smontano l'attività...
Non è quello il modo di manifestare.
Ed è del tutto fuori luogo il ricordare come un martire quell'imbecille, morto nella sua imbecillità. Basta con ste mitizzazioni, non è un mito, non è un eroe.
[Modificato da Tanner85 11/10/2005 17.42]