fascismo e cattolicesimo, quali i veri rapporti?

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= Mr.Gorby=
00lunedì 17 luglio 2006 01:33
Salve a tutti, ho aperto questo topic nella vostra sezione poichè vorrei ricevere alcune delucidazioni circa il rapporto di voi fascisti con il cattolicesimo e con il clero.
Vi domando ciò poichè ho osservato su questo punto da parte di alcuni fascisti atteggiamenti molto contrastanti; infatti ho notato da parte di alcuni fascisti atteggiamenti iperconservatori che traggono forza dal cattolicesimo, d'altra parte ho notato da parte di molti altri fascisti atteggiamenti ostili verso il clero e il cattolicesimo.
Vorrei sapere se il fascismo ed il cattolicesimo sono universi così distanti che la sola visione personale può conciliarli o esiste un qualsiasi legame reale al giorno d'oggi
Caio Logero
00lunedì 17 luglio 2006 11:35
Vi sono storicamente nel fascismo vari tipi di rapporti, anche perchè vi erano due forme del fascismo.
Vi era il fascismo moderato e opportunista di B.Mussolini, quello che presto avrà una spinta quasi conservatrice, il fascismo amante della romanità che con il concordato ha dimostrato il non volersi staccare dalla chiesa, anzi di volerla usare come prestigio. Questo era quello più nazionalista.
Vi era poi il fascismo di strada dei rais, violento e di rivoluzione, che invocava una rivoluzione, quel fascismo che rimarrà fedele al Duce fino alla Repubblica di Salò, un fascismo reazionaro ma pure sempre molto vicino al socialismo, che avevano rapporti quasi da mangiapreti, senza però ad arrivare all'anticlericalismo di socialisti o comunisti.
Per il resto non esiste un vero proprio rapporto, una sorta di forma per cui la chiesa si occupi della religione, lo stato della legge.

[Modificato da Caio Logero 17/07/2006 11.41]

Junio, il Principe Nero
00lunedì 17 luglio 2006 14:24
Io la vedo così: dunque, come in tutti i movimenti politici, anche in quello fascista vi sono correnti cattoliche e correnti atee, dove gli individui sono più o meno concordanti sull'essere o meno cristiani; non ho invece notizia di correnti propriamente anticlericali.

Per la cronaca, il partito fascista cattolico (e dichiarato) per eccellenza è quello di forza nuova.

Come ho già detto, correnti discordanti vi sono in tutte le aree politiche, anche in quella comunista; voglio dire, anche bertinotti (!) va a messa la domenica, no? [SM=x751538]
Caio Logero
00lunedì 17 luglio 2006 15:45
In fin dei conti si lascia la questione religiosa libera....
DVX NOBIS
00martedì 18 luglio 2006 12:05
Scrive Mussolini "....Il fascismo non fa dell'anticlericalismo nel senso demagogico che questa parola ha assunto in Francia e particolarmente in Italia. Meno ancora il fascismo è antireligioso. La religione nel fascismo è veramente un «affare privato», cioè un'attività individuale dello spirito. Lotte di religione in Italia non ci furono mai. Nel fascismo, come del resto in tutti gli altri movimenti, non si chiedono professioni di fede atea o deista. Ognuno è libero di credere o non credere in Dio. Ognuno è libero di rappresentarsi come vuole il suo Dio. La, religione fenomeno collettivo è un fatto storico, psicologico e morale della più alta importanza. La religione dominante in Italia è il cattolicismo. I fascisti non possono e non debbono fare dell'anticattolicismo; non possono e non debbono scatenare accanto ai vecchi, nuovi motivi di divisione e di odio, che potrebbero avere ripercussioni fatali sulla compagine della nazione. I fascisti, i quali - lo sappiano o no, se ne rendano conto o no - sono imbevuti di dottrine spiritualistiche, devono lasciare ai formiconi del razionalismo e dell'anticlericalismo la fatica grottesca e inane di combattere le manifestazioni religiose e di bandire Dio dall'universo. Noi siamo andati oltre queste posizioni filosofiche di trent'anni fa, quando imperava la pseudo-filosofia del positivismo...."
DVX NOBIS
00martedì 18 luglio 2006 12:11
Sempre Mussolini scrive ".....i giovani cattolici convenuti a Roma avevano perfettamente il diritto di gridare «viva il papa!», poiché non si può pretendere che dei cattolici gridino «viva Domizio Torrigiani!». Quello che non si può tollerare, né si deve, è l'altro grido di «viva il papa-re!». Chi lo grida si mette al bando della patria italiana. Dichiara implicitamente guerra all'Italia..."

Ed inoltre aggiunge

" ...giova precisare le nostre posizioni mentali e pratiche. Fu detto e ripetuto a sazietà che il fascismo non è un movimento antireligioso. Esso non si propone di bandire, come pretendevano orgogliosamente e stupidamente insieme, talune parole materialistiche, «Dio dal cielo e le religioni dalla terra». Il fascismo non considera la religione come una invenzione dei preti o un trucco dei potenti a scopo di dominazione sulla povera gente. Tali idiote spiegazioni del fenomeno religioso appartengono all'epoca del più degradante anticlericalismo. Non antireligioso in genere, il fascismo non è anticristiano o anticattolico in particolare. Il fascismo vede nel cattolicismo lo sfogo gigantesco e riuscito di adattare ad un popolo come il nostro una religione nata in Oriente fra uomini di altra razza e di altra mentalità. Il cattolicismo è la sintesi fra la Giudea e Roma, fra Cristo e Quirino. E’ la religione praticata da secoli e secoli dall'enorme maggioranza delle popolazioni italiane. Universale, perché creato sull'armatura di un impero universale, il cattolicismo fa di Roma uno dei centri più potenti della vita dello spirito religioso nel mondo. Come si vede, la posizione del fascismo di fronte al cattolicismo è ben diversa da quell'anticlericalismo in voga nell'Italia mediocre dell'anteguerra...."
Junio, il Principe Nero
00martedì 18 luglio 2006 13:53
Sempre molto chiaro ed esauriente! E' un piacere discutere con te sul forum, DUX! Ma quali sono le tue fonti?
DVX NOBIS
00martedì 18 luglio 2006 14:05
Libri, Internet, articoli di giornali...

A proposito Junio ho comprato il libro "La rivoluzione in camicia nera" a dir la verità me l'ha regalato la mia ragazza per il compleanno [SM=x751525]

Ho letto già le prime 20 pagine circa introduzione più la metà del capitolo sulle origini del fascismo rivoluzionario.
Fino adesso devo dire veramente un bel libro scritto bene in piena obiettività con tanto di citazione delle fonti.
Essendo un libro di 250 pagine circa e dati tutti gli impegni credo che per la fine di agosto lo avrò finito..e ti darò un commento più esaustivo.
Però al momento si presenta bene.
Junio, il Principe Nero
00martedì 18 luglio 2006 14:48
Io sto leggendo "Io Fascista" di Giorgio Pisanò, è molto interessante, e ho appena finito una libro di 400 pagine che s'intitola "I Figli dell'Aquila"; è un resoconto dettagliato della storia della divisione San Marco, ed è molto oggettivo, anche perchè l'autore è Giampaolo Pansa, che scrive su Repubblica.
Ma più di tutti ti consiglio "Colloqui con Mussolini" di Emil Ludwig, un'intervista fatta al Duce nel '33 con libertà di parola dove si parla di tutto il contesto politico e sociale del ventennio, delle varie forme di idealismo dell'epoca e ovviamente dei punti di vista del Duce. E' davvero molto interessante.
Appena avrò tempo (anche perchè devo leggere anche i libri per la scuola [SM=x751550] ) leggerò anch'io "Rivoluzione in Camicia Nera", l'ho già comprato! [SM=x751525]
DVX NOBIS
00martedì 18 luglio 2006 15:15
Re:

Scritto da: Junio, il Principe Nero 18/07/2006 14.48

Appena avrò tempo (anche perchè devo leggere anche i libri per la scuola [SM=x751550] ) leggerò anch'io "Rivoluzione in Camicia Nera", l'ho già comprato! [SM=x751525]



Ah!!! Grande !!!
Lpoz
00martedì 18 luglio 2006 15:28
Re:

Scritto da: Junio, il Principe Nero 18/07/2006 14.48
Io sto leggendo "Io Fascista" di Giorgio Pisanò, è molto interessante, e ho appena finito una libro di 400 pagine che s'intitola "I Figli dell'Aquila"; è un resoconto dettagliato della storia della divisione San Marco, ed è molto oggettivo, anche perchè l'autore è Giampaolo Pansa, che scrive su Repubblica.
Ma più di tutti ti consiglio "Colloqui con Mussolini" di Emil Ludwig, un'intervista fatta al Duce nel '33 con libertà di parola dove si parla di tutto il contesto politico e sociale del ventennio, delle varie forme di idealismo dell'epoca e ovviamente dei punti di vista del Duce. E' davvero molto interessante.
Appena avrò tempo (anche perchè devo leggere anche i libri per la scuola [SM=x751550] ) leggerò anch'io "Rivoluzione in Camicia Nera", l'ho già comprato! [SM=x751525]



di pisanò consiglio pure "gli utlimi 5 secondi di mussolini"
molto obbiettivo, pur essendo pisanò, dichiaratamente di destra...
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