Rory.22, 21/08/2014 14:17:Gentile dott. Levita, Come neolaureata Le espongo alcuni dubbi a cui sicuramente avrà risposto già decine di volte, la ringrazio anticipatamente per la cortesia. Il mio sogno da anni é quello di intraprendere una carriera in magistratura e l'intenzione è sempre stata quella di iscrivermi alla sspl dopo la laurea. Da qualche tempo tuttavia mi affligge il dubbio (in seguito alla discussione con una collega universitaria) che questa possa non essere la strada migliore come invece pensavo. La mia collega mi suggerisce di intraprendere la pratica forense affiancando la fequentazione di corsi privati tenuti da magistrati che, a suo avviso, sarebbero più mirati e utili al superamento del concorso, in seguito superare l'esame di abilitazione all'avvocatura per poi accedere al concorso in magistratura. Secondo lei in caso si debba ripiegare sull'avvocatura, visto che il concorso non è per niente facile e le probabilità di fallimento molto alte, la situazione non sarebbe delle più rosee dato che si avrebbe rischiato di perdere due anni alla fine dei quali si dovrebbe COMUNQUE frequentare un corso privato mirato data la generalità delle lezioni tenute alla sspl ed in aggiunta si avrebbe una totale assenza di CV. Avrei bisogno di un consiglio da parte sua, è così sbagliata la mia idea di iscrivermi alla sspl e nel contempo svolgere la pratica la mattina (dato che ho trovato un ottimo studio legale)? O la scuola è così inutile e rischiosa come sostiene la mia collega? La ringrazio molto, Cordialità
Luigi Levita, 21/08/2014 14:43: Gentilissima, riuscire a conciliare le cose sarebbe la soluzione migliore. Del resto, anche se le SSPL in generale non han dato sinora buona prova di sè, esistono in Italia alcune scuole caratterizzate da una soddisfacente didattica. Molto dipende quindi da dove lei intende rivolgersi. Cordialmente