[fanfiction e originali] Tarocchi Narranti

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I. Il mago
Un mago o un prestigiatore, in piedi davanti al proprio tavolo di lavoro, è raffigurato mentre solleva la sua bacchetta magica. Diversi oggetti sono posati sul tavolo, e sono tutti riconducibili ai semi delle carte dei tarocchi.

II. La papessa
La carta della papessa rappresenta una donna seduta su di un trono, abbigliata con abiti papali o quantomeno sacri, che tiene sulle ginocchia il libro contenente il sapere universale.

III. L’imperatrice
Una giovane donna con vesti e gioielli regali, seduta sul trono, tiene lo sguardo dritto davanti a lei.

IV. L’imperatore
L’imperatore è un sovrano barbuto – seduto su un trono – che trasmette fermezza e potere. Tutti i simboli del potere sono presenti nella carta: l’abbigliamento del sovrano, il lungo scettro, lo scudo con l’aquila imperiale.

V. Il papa
Un papa seduto su di un trono che con una mano sostiene il pastorale, e con l’altra impartisce una benedizione alle due figure inginocchiate dinanzi a lui.

VI. Gli amanti
Una coppia di innamorati sta per essere unita in matrimonio. La loro unione è sancita da una persona in terra, e da Cupido in cielo. Cupido è sul punto di scoccare la sua freccia, facendo trionfare così l’amore.

VII. Il carro
Un re con corona e scettro conduce il carro trainato da due cavalli, ritornando in città dopo una netta vittoria militare.

VIII. La giustizia
La giustizia regge con una mano la spada e con l’altra una bilancia. La spada simboleggia la giustizia che si fanno gli uomini, e la bilancia rimanda invece alla giustizia naturale.

IX. L’eremita
Un vecchio barbuto, con indosso una lunga veste con cappuccio, procede aiutandosi con un bastone ed illuminando la sua strada con una lanterna.

X. La fortuna
La ruota della fortuna è sormontata da una figura armata di spada – quindi che ha potere – alla quale indubbiamente la fortuna sorride. Altre due figure sono aggrappate alla ruota: una che sale, una che scende.

XI. La forza
Una giovane e bella donna, senza fatica, spalanca le fauci a un leone.

XII. L’appeso
La posizione dell’appeso dei tarocchi è quella di un’antica forma di tortura: essere appesi a testa in giù per un piede, con le mani legate dietro la schiena. L’appeso ha però un volto imperturbato, quasi in meditazione, che sopporta impassibilmente il dolore.

XIII. La morte
Ritroviamo la ben conosciuta immagine dello scheletro armato di falce. La morte è l’arcano maggiore dei tarocchi numero tredici.

XIV. La temperanza
Nei tarocchi la temperanza è rappresentata come una donna alata, in piedi, nell’atto di travasare un liquido, probabilmente l’acqua della vita, tra due coppe o brocche.

XV. Il diavolo
Diavolo cornuto, con ali di pipistrello, e gambe di animale. Il diavolo è posto su di una specie di altare, e sul suo addome si scorge un volto, a testimonianza di come sia guidato dagli istinti inferiori. Ai suoi piedi sono incatenati due demoni, e il diavolo regge una sorta di scettro o di bastone infuocato.

XVI. La torre
Una torre colpita da un fulmine che la incendia e la distrugge. Sulla carta sono raffigurate due persone che precipitano nel vuoto in seguito al crollo della torre.

XVII. Le stelle
Una donna completamente nuda, chinata sulle sponde di un lago o di un fiume, versa il liquido contenuto in due vasi nell’acqua. Sullo sfondo si scorgono degli alberi, a ribadire la fertilità di tutta la carta, quindi anche del terreno.

XVIII. La luna
La luna dei tarocchi ha sotto di sé due cani che le stanno ululando. Compare inoltre la raffigurazione di un gambero, che con la sua peculiarità di camminare a ritroso costituisce un simbolo sinistro ed oscuro. Ai lati della carta compaiono infine due torri.

XIX. Il sole
Il sole risplende su due fanciulli.

XX. L’angelo
L’angelo dell’apocalisse che segna il momento finale in cui tutti saranno giudicati. Squillano le trombe del giudizio e i morti risorgono dalle tombe per affrontare il giudizio finale.

XXI. Il mondo
Una donna seminuda, racchiusa all’interno di una ghirlanda ovale e con una gamba leggermente piegata, tiene in mano due bacchette magiche. Agli angoli della carta appaiono invece i simboli dei quattro evangelisti: un angelo (Matteo), un leone (Marco), un toro (Luca), e un’aquila (Giovanni).

? Il matto
Un vagabondo, forse un giullare, procede aiutandosi con un bastone mentre un cane lo segue e gli morde le vesti. Che la carta del matto non abbia un numero ad essa associato, o al più venga considerata la carta numero zero, ne sottolinea la particolarità.

Di queste potete chiedermi di visionarne fino ad un massimo di quattro – per cui mi raccomando, pesate attentamente le vostre scelte.

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